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Avventisti del settimo giorno: “Il divieto di mangiare alcuni cibi e di bere alcune bevande”

28 aprile 2011

Avventisti del settimo giorno: “Il divieto di mangiare alcuni cibi e di bere alcune bevande”

IL DIVIETO DI MANGIARE ALCUNI CIBI E DI BERE ALCUNE BEVANDE

La dottrina avventista

Per quanto riguarda il divieto di mangiare certi cibi citerò due divieti; quello di non mangiare nessun tipo di carne, e quello di non mangiare solo le carni considerate impure dalla legge di Mosè. La ragione è perché Ellen G. White insegnò ad astenersi da ogni tipo di carne, mentre gran parte degli Avventisti di oggi si limitano ad insegnare di non mangiare solo certi tipi di carne (anche se l’astensione totale dalla carne è considerata sempre come la dieta migliore[1] e un gran numero di Avventisti, attaccati di più a Ellen White, continuano a considerarla un precetto divino).

L’astensione totale dalla carne.

Ellen G. White, i cui scritti ricordiamo sono per gli Avventisti ‘una continua ed autorevole fonte di verità e provvedono al conforto della chiesa, alla sua guida, alla sua istruzione e alla sua correzione’, ha affermato le seguenti cose sulla carne: ‘L’al­imentazione carnea è dannosa alla salute, e tutto ciò che agisce sul corpo ha un effetto corrispondente sulla mente e sull’anima (…) la carne si deve sostituire con cibi sani e non molto costosi (…) Come possono coloro che cercano di diventare puri, gentili e santi, per poter godere la compagnia degli angeli celesti, continuare ad usare come cibo delle cose che hanno un influsso così dannoso sull’anima e sul corpo?…’.[2] Ed ancora: ‘Mi è stato mostrato che la carne ingerita tende a sollecitare gli istinti più bassi della natura umana. Questo alimento priva uomini e donne dell’amore e della simpatia che dovrebbero caratterizzare i loro rapporti e permette che gli istinti più bassi dominino le facoltà più elevate dell’animo (…) Non vogliamo noi dare una decisa testimonianza contro il soddisfacimento di appetiti pervertiti? I ministri del Vangelo proclamano le più solenni verità che mai siano state date ai mortali. Essi vorranno forse dare il cattivo esempio di ritor­nare alle pignatte di carne dell’Egitto? (…) Quanto all’alimenta­zione carnea, noi dovremmo educare la gente a eliminarla. L’uso della carne è contraria al migliore sviluppo delle facoltà fisi­che, mentali e morali’.[3] Nel Dizionario di dottrine bibliche troviamo espressa la stessa dottrina infatti vi si legge: ‘In questo senso sembra avere grande importanza la diminuzione o, meglio, l’eliminazione della carne dalla dieta, ivi compresa quella degli animali ‘puri’ che comunque Lev 11 permette’.[4] Ma come fanno gli Avventisti a sostenere questa loro dottrina con la Parola di Dio? Gli Avventi­sti, quando consigliano, ma è meglio dire quando ordinano di non mangiare carne (abbia­mo visto infatti in che termini si è espressa Ellen G. White, i cui scritti secondo gli Avventisti sono ispirati dal Signore) fanno questo ragionamento; all’inizio della creazione l’uomo era vegetariano e non si nutriva di carne perché è scritto: “Dio disse: Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento”,[5] quindi l’uomo dovrebbe tornare ad alimentarsi solo di vegetali e frutta. Ma l’astensione totale dalla carne gli Avventisti la ordinano anche per un motivo sentimentale, se così si può definire, infat­ti Ellen G. White ha detto: ‘Pensa­te alle crudeltà inevitabili verso gli animali per farsene un cibo, e agli effetti che ne derivano in quelli che le infliggono e in quelli che le vedono. Come viene distrutta la tenerezza colla quale noi dovremmo guardare queste creature di Dio! L’in­telligenza mostrata da molti animali si avvicina tanto all’intel­ligenza umana, che è un mistero: gli animali vedono e odono, amano, temono e soffrono; essi usano i loro organi molto meglio di quanto molti esseri umani non usino i loro; manifestano simpa­tia e tenerezza verso i loro compagni di sofferenze; molti mo­strano un affetto per coloro che li curano, molto superiore all’affetto mostrato da taluni della razza umana; essi stringono coll’uomo delle amicizie che non s’interrompono senza grandi sofferenze per loro. Quale uomo che abbia un cuore umano, se mai ha avuto cura di animali domestici, guardando nei loro occhi tanto pieni di fiducia e d’affetto potrebbe ancora sentirsi il coraggio di mandarli sotto il coltello del macellaio? Come po­trebbe divorare la loro carne come una leccornia?’[6]

L’astensione dai cibi considerati impuri dalla legge di Mosè.

Nel loro autorevole libro da me ripetutamente citato nell’esposizione delle loro dottrine, cioè Questions on Doctrine, sembrerebbe che gli Avventisti non vietano di mangiare tutta la carne ma solo alcuni tipi di animali. Dico sembrerebbe perché in realtà essi sono come la White per l’eliminazione totale della carne, ma presentano solo l’eliminazione di certe carni. E’ la tattica che usano per insegnare in un secondo tempo l’eliminazione totale della carne. La White infatti disse: ‘Nell’insegnare i principi della riforma sanitaria, come del resto nell’opera evangelistica, noi dobbiamo avvicinare le persone là dove si trovano (…). Non dobbiamo esagerare esponendo già d’allora i suggerimenti più avanzati, relativi a una dieta conforme ai principi della riforma sanitaria’.[7] Vediamo ora cosa si legge in Questions on Doctrine. Alla domanda: ‘Credono gli Avventisti del Settimo giorno che cibi come arago­ste, granchi, maiale, et cetera, tutti vietati sotto la legge Mosaica, sono ancora vietati, obbligando il cristiano, e quindi non devono essere mangiati sotto pena di peccato?’ Viene data la risposta che comprende anche queste parole: ‘…E’ vero che noi ci asteniamo dal mangiare certi capi, come indicato nella domanda, ma non perché la legge di Mosè abbia delle richieste obbligatorie (binding claims) sopra di noi. Lungi da questo. Noi stiamo fermi nella libertà con la quale Dio ci ha resi liberi. Si deve ricor­dare che Dio riconobbe ‘puri’ e ‘impuri’ gli animali al tempo del Diluvio, molto tempo prima che ci fosse una legge di Mosè. Noi ragionia­mo che se Dio ritenne adatto a quel tempo di consigliare il Suo popolo contro certi capi di dieta, queste cose non erano il meglio per il consumo umano; e dato che noi siamo fisicamente costituiti nella stessa maniera come sono i Giudei e tutte le altre persone, noi crediamo che tali cose non sono il meglio per noi da usare oggi’.[8]

L’astensione dal vino e dalle bevande alcoliche

Ellen G. White insegnava che oltre ad astenersi dalla carne bisogna astenersi dal vino, dalle bevande alcoliche, dal tè e dal caffè. Ecco alcune sue dichiarazioni in tal senso: ‘Si dovrebbe anche dare una decisa testimonianza contro l’uso del tè e del caffè’;[9] e: ‘Il tè e il caffè non nutrono l’organismo: essi producono il loro effetto prima che si abbia avuto tempo di digerire e d’assimilare, e ciò che sembra forza, è solamente eccitazione nervosa. Quando l’effetto dello stimolante è passato, la forza non naturale sparisce, e succede uno stato di altrettanta prostrazione e debolezza’,[10] ed anche: ‘I liquori non sono soli a produrre ubriachezza; questa è prodotta anche dal vino, dalla birra e dal sidro. L’uso di queste bevande sveglia il desiderio di quelle più forti, e così nasce l’uso dei liquori. Un bere moderato è la scuola nella quale gli uomini si educano per la carriera dell’ubriacone; (…) La Bibbia non sanziona in nessuna maniera l’uso del vino fermentato’.[11] Gli Avventisti la seguono anche in questo. Rolando Rizzo afferma nel suo libro Stretti sentieri di libertà che ‘le bevande alcoliche non devono avere nessun posto nell’esperienza di un Avventista del 7° Giorno’.[12]

Gli Avventisti si danno molto da fare nei loro libri e nelle loro riviste per dimostrare in una maniera o nell’altra che la Bibbia non autorizza assolutamente neppure l’uso moderato di vino o di qualche bevanda alcolica.

Un esempio di questo loro impegno è quello di Gustav Tobler che ha dedicato un intero libro dal titolo Vivere senza alcol a parlare contro il benché minimo uso di vino e di bevande alcoliche.[13]

Confutazione

Coloro che vietano di mangiare dei cibi che Dio ha creato insegnano una dottrina di demoni

Paolo ha detto che coloro che “ordineranno l’astensione da cibi che Dio ha creati”[14] proferiranno menzogna. Ed anche che “non è un cibo che ci farà graditi a Dio; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo, non abbiamo nulla di più”.[15]

Dunque coloro che pensano che astenendosi (e facendo astenere anche gli altri) da alcuni cibi che Dio ha creati si possa piacere di più a Dio illudono se stessi, e questo perché “il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo”.[16] Coloro che sono graditi a Dio ed approvati dagli uomini sono quelli che procac­ciano la giustizia, la pace e che si rallegrano nel Signore mediante lo Spirito Santo.

Per quanto riguarda poi il ragionamento degli Avventisti secondo il quale bisogna tornare ad alimentarsi di sole erbe e frutta perché Dio all’inizio diede all’uomo come nutrimento solo erbe e frutta, esso non è retto perché essi dimenticano che è altresì scritto che Dio dopo il diluvio disse all’uomo che poteva mangiare la carne infatti Egli disse a Noè ed ai suoi figliuoli: “Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto que­sto, come l’erba verde…”.[17]

E poi, che dire del fatto che Dio al suo popolo nel deserto gli provvide della carne da mangiare, vale a dire le quaglie, secondo che è scritto: “L’Eterno vi darà della carne, e voi ne mangerete”?[18] E del fatto che Dio ordinò ai corvi di portare ad Elia sia la mattina che la sera assieme al pane della carne?[19] Ed infine del fatto che Gesù mangiò l’agnello pa­squale a Pasqua coi suoi discepoli come prescriveva la legge di Mosè (secondo che è scritto: “E se ne mangi la carne in quella notte; si mangi arrostita al fuoco, con pane senza lievito e con dell’erbe amare”)[20] e che dopo essere risorto mangiò la carne di pesce secondo che è scritto: “Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza”?[21] Non sono forse delle chiare conferme che per Dio la carne è lecito mangiarla e che il mangiare carne (naturalmente in maniera temperata) non influisce affatto negativamente né sulla salute e neppure sulla vita spirituale del credente?

Ricordatevi fratelli che tutto quello che noi mangiamo è santifi­cato dalla Parola di Dio e dalla preghiera perciò non ci può recare danno né al corpo e neppure all’anima. La nostra salute sarà danneggiata se noi abusiamo della carne perché in questo caso trasgrediremmo il precetto che dice: “Non esser di quelli che… son ghiotti mangiatori di carne..”,[22] e mieteremmo dalla carne corruzione perché è scritto: “Chi semina per la propria carne, mieterà dalla carne corruzione”.[23] Anche la nostra spiritua­lità sarà soffocata se mangiamo in misura smoderata la carne perché Gesù ha detto: “Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula…”.[24] Come potete vedere la ‘dieta consigliata’ dagli Avventisti agli uomini che prevede l’eliminazione totale della carne và aperta­mente contro la Parola di Dio. Essa è veramente una dottrina diabolica! Nessuno di loro v’inganni quindi con le sue parole dolci.

Per quanto riguarda le parole della White che fanno appello al sentimento umano, è fuori di dubbio che ci troviamo davanti a delle parole che possono toccare il cuore di tanti, tanto sono commoventi. Ma le cose non stanno affatto così come dice Ellen G. White perché lei ha dimenticato volontariamente che nella legge di Mosè (la stessa legge che Ellen G. White prende per ordinare l’osservanza del sabato, ed altri precetti della legge) è scritto: “Potrai a tuo piacimento scannare animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che l’Eterno t’avrà largita…”;[25] il che significa che l’uomo ha il permesso divino di uccidere gli animali per mangiarne la carne, e quindi non è affatto una persona spietata o senza cuore chi scanna gli animali per mangiarne la carne. Come potete vedere uccidere gli animali della terra per nutrirsi della loro carne è cosa lecita.

Fratelli, nessuno di costoro vi seduca con questi ragionamenti (che sono commoventi e apparentemente sembrano giusti) perché essi non hanno come fondamento la sacra Scrittura ma solo dei sentimenti umani. Io non mi sento di giudicare chi per sua opi­nione personale si astiene dall’uccidere gli animali, ma non posso tacermi quando qualcuno usa questo discorso sull’innocenza degli animali e sull’affezione che alcuni di essi mostrano verso l’uomo per ordinare agli altri di astenersi dalla carne e fare passare l’uomo che scanna gli animali quasi per un omicida o per una persona senza cuore.

Il divieto mosaico di mangiare certi animali è stato abrogato perché Cristo ha reso puri tutti i cibi

La risposta data in Questions on Doctrine a proposito degli animali impuri della legge è strana perché gli Avventisti cercano di convincere gli altri che loro si astengono da certe carni non perché lo dice la legge di Mosè ma perché già al tempo di Noè Dio aveva fatto la distinzione tra animali puri e animali impuri. In questa maniera vogliono fare capire che loro non sono sotto la legge. Ma il fatto è che loro per dire da quali cibi bisogna astenersi fanno uso proprio della legge di Mosè e difatti nel loro ventunesimo articolo di fede si legge: ‘…dobbiamo adottare la dieta più salutare possibile e astenerci dai cibi impuri identificati nelle Scritture’[26] (la legge). Come conciliare dunque le cose? Da un lato dicono che la legge fu abolita da Cristo sulla croce e poi prendono proprio quella legge per soste­nere che dobbiamo astenerci da certi cibi. Si contraddicono nettamente in questo. Ora, tenendo presente che gli Avventisti non contrastano gli insegnamenti di Ellen G. White sulla carne, riteniamo che questo loro modo di parlare serva innanzi tutto ad apparire liberi dalla schiavitù della legge di Mosè, ed in secondo luogo a non mettere subito davanti alle persone il divieto di mangiare ogni sorta di carne che sarebbe un ostacolo maggiore di quello di non mangiare solo alcune carni. In altre parole siamo persuasi che dietro quelle parole ingannevoli si nasconde il divieto di mangiare tutte le carni, perché sappiamo che essi reputano i consigli di Ellen G. White ispirati dal Signore e quindi parola di Dio e non si permetterebbero mai di annullarli perché dicono che essa aveva il dono di profezia. E che sia così lo abbiamo visto quando abbiamo citato la White a proposito della maniera di presentare alle persone la ‘riforma sanitaria’.

Ora, come abbiamo detto poco fa, quantunque gli Avventisti dicano di astenersi da certi animali non perché lo vieta la legge, pure prendono la legge di Mosè per sostenere questa loro dottrina e farla passare come volontà di Dio per gli uomini. Ma essi errano per mancanza di conoscenza, infatti anche il divieto di mangiare certi cibi (che secondo la legge di Mosè erano impuri) era un’om­bra di qualcosa che doveva avvenire. Questo lo spiega Paolo ai santi di Colosse quando dice loro: “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, o a novilunî o a sabati, che sono l’ombra di cose che doveano avvenire”.[27] Con queste parole Paolo esortò i santi a non lasciarsi imporre dei precetti che vietavano di mangiare determinate cose; precetti secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini che non avevano alcun valore contro la soddisfazione della carne. Certo questi precetti che vietano di assaggiare determinate cose hanno reputa­zione di sapienza per quel tanto che è in essi di culto volonta­rio e di umiltà, e di austerità nel trattare il proprio corpo, ma alla fin fine non giovano a nulla a coloro che li osservano. Lo scrittore agli Ebrei dice che “è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono”;[28] quindi se noi ci mettessimo ad osservare questi precetti umani ci metteremmo di bel nuovo a servire ai deboli e poveri elementi di questo mondo e ci metteremmo a fare qualcosa che non servirebbe in nessuna maniera a rendere saldo il nostro cuore dinanzi a Dio, perché il nostro cuore viene reso fermo dalla grazia di Dio e non dall’astensione da certi cibi. E poi questo non sarebbe bene perché noi siamo morti con Cristo agli elementi del mondo per camminare in novità di vita. Considerando che le vivande sono per il ventre e che un giorno Dio le distrug­gerà, è veramente assurdo pensare che serva a qualcosa osservare delle pratiche relative a vivande.

Gesù Cristo conosceva bene i precetti sulle vivande prescritti dalla legge di Mosè, eppure in tutti i suoi insegnamenti non ha mai vietato di mangiare alcun che. Un giorno Gesù, spiegando una parabola, disse ai suoi discepoli: “Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non lo può contaminare, perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?”,[29] significando che non v’era alcun cibo che ingerito poteva conta­minare chi lo mangiava. Marco dice a proposito di queste parole: “Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi”[30] (Gesù ha purificato tutti i cibi che secondo la legge erano da considerare impuri); e Paolo conferma che Cristo ha reso puri tutti i cibi dicendo che “nessuna cosa è impura in se stessa”.[31]

Per l’avventista Gehard Hasel invece, Gesù non dichiarò puri tutti i cibi con quelle parole trascritte da Marco. Egli dice che ‘anche se le traduzioni più moderne rendono il testo con ‘Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi’ non è certo che questo sia il vero significato della frase. Il greco, tradotto letteralmente, suona: ‘purificando tutti i cibi’.[32] Ma ammettiamo pure che sia così; non abbiamo nessun problema a farlo perché Diodati per esempio ha tradotto quelle parole così: ‘Purgando tutte le vivande’. Rimarrebbe sempre da rispondere a questa domanda: Cosa ha voluto dire dunque Gesù, che conosceva perfettamente la legge di Mosè, quando ha detto poco prima: “Non v’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui possa contaminarlo… Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non lo può contaminare, perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?” ?[33] Domanda questa che non può che avere una sola risposta e cioè questa; Gesù con quelle parole non volle dire solo che il mangiare con le mani non lavate non contamina l’uomo, ma anche che non ci sono cibi che entrando nell’uomo lo possano contaminare. Per cui, per esempio, la carne di maiale e quella di lepre (dichiarate impure dalla legge) ingerite non possono contaminare la persona. E non solo a quella domanda rimarrebbe da rispondere ma anche a quest’altra e cioè: come mai Paolo, che quanto alla carne era Fariseo e da non convertito si era attenuto scrupolosamente alla legge facendo distinzione tra cibi puri ed impuri e da convertito usava legittimamente la legge di Mosè, disse ai santi di fra i Gentili di Roma che era persuaso nel Signor Gesù che “nessuna cosa è impura in se stessa”?[34] Domanda la cui risposta non può che essere questa: Paolo non vietava ai santi di fra i Gentili di mangiare le carni impure della legge perché egli era stato persuaso da Cristo che nessuna cosa è impura in se stessa, quindi neppure la carne di maiale o di lepre. E se questa persuasione veniva da Cristo, di conseguenza Gesù quando disse quelle parole da noi prima citate dichiarò puri tutti quanti i cibi. Non può essere altrimenti.

Gli Avventisti ignorano il fatto che Paolo come Giudeo di nascita e stimatore della legge di Mosè non avrebbe mai scritto quelle parole a dei Gentili se non fosse stato pienamente persuaso da Cristo che in Cristo era venuto a cadere il divieto di mangiare certi cibi considerati impuri. Certo, Paolo dice: “Però se uno stima che una cosa è impura, per lui è impura”.[35] Ma si noti che l’apostolo dice che “per lui è impura”, cioè non è che è impura per tutti. Se dunque per la White la carne di maiale era impura, per lei era impura, ma non aveva nessuna autorità di imporre agli altri di non mangiarla. Avrebbe dovuto tenere questa convinzione per se stessa davanti a Dio, ma non andar in giro per il mondo a sbandierarla e a proclamarla come se chi non avesse avuto la sua stessa convinzione era sedotto e traviato perché la sua convinzione era legge per tutti. In effetti però la White si è spinta ancora più in là del divieto mosaico di mangiare certe carni, perché lei la carne la disprezzava e la vietava in toto. Dunque lei si riteneva maggiore di Mosè perché ha annullato la legge. Gesù quando fu sulla terra non si permise di annullare la legge perché non vietò mai ai Giudei di mangiare la carne, mentre la White si è permessa di fare quello che non fece Gesù, vietando a tutti di mangiare la carne. Giudicate voi fratelli il comportamento di quella donna. E poi la White rimproverava la chiesa cattolica di avere annullato il quarto comandamento del Decalogo!! Perché lei cosa fece vietando la carne? Non annullò forse la legge di Dio? Se dunque è da riprendere il papato per avere manomesso il quarto comandamento del decalogo mettendo ‘ricordati di santificare le feste’ (che però nel decalogo papista è il terzo comandamento), è da riprendere pure la White per aver osato annullare la legge vietando di mangiare la carne.

Quindi fratelli, se qualcuno degli Avventisti viene a voi ad imporvi di astenervi da un determinato cibo perché egli dice che è impuro e vi contamine­reste per mezzo di esso o vi recherebbe danno fisico e spiritua­le, voi non dovete ubbidirgli perché egli non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo; “Esso è gonfio e non sa nulla, ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi so­spetti, acerbe discussioni…”,[36] come dice Paolo a Timoteo. Ammo­nitelo, e turategli la bocca. Le uniche vivande da cui noi ci dobbiamo astenere per rimanere sani sono il sangue, le cose soffocate e le cose contaminate nei sacrifici agli idoli. Tutte le altre cose le possiamo mangiare tranquillamente. Cristo ci ha affrancati dalla legge, perché fossimo liberi; rimanete liberi.

Come comportarsi con quelli che sono deboli nella fede

Paolo ha detto che “tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da riprovare”[37] confermando in questa maniera le seguenti parole scritte nella legge: “E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono”;[38] quindi noi credenti che abbiamo conosciu­to la verità abbiamo il diritto di mangiare di tutti i cibi, però dobbiamo stare attenti che questo nostro diritto non diventi un intoppo per i deboli perché Paolo dice: “Ma badate che questo vostro diritto non diventi un intoppo per i deboli”.[39] Ma chi sono i deboli nella fede? Essi sono quei credenti che mangiano legumi e si astengono dal mangiare la carne per loro opinione personale. Vediamo ora in che maniera dunque ci dobbiamo comportare nei confronti dei deboli e come invece si può essere d’intoppo al fratello anche mediante un cibo.

L’apostolo Paolo disse ai santi di Roma: “Quanto a colui che è debole nella fede, accoglietelo, ma non per discutere opinioni. L’uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l’altro, che è debole, mangia legumi. Colui che mangia di tutto, non sprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto, non giudichi colui che mangia di tutto; perché Dio l’ha accolto. Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piè, perché il Signore è potente da farlo stare in piè”.[40]

Innanzi tutto, voglio dire che colui che è debole nella fede non è un fratello che ha apostatato dalla fede e che ordina l’asten­sione da determinati cibi che Dio ha creati, ma un fratello che per sua opinione personale si astiene da alcuni cibi, ma senza minimamente imporre agli altri di fare lo stesso; dico questo affinché non nascano malintesi. Ora, Paolo dice che noi dobbiamo accogliere colui che essendo debole non mangia di tutto, e lo dobbiamo accogliere perché Dio ha accolto pure lui in Cristo. Ma lo dobbiamo accogliere non per discutere opinioni perché altrimenti fomenteremmo delle contese che non giovano a nulla e sovvertono chi le ascolta. Noi non dobbiamo sprezzare un nostro fratello perché egli non mangia di tutto, perché egli non mangia di tutto per il Signore e non per se stesso infatti anche lui prima di mangiare rende grazie a Dio per ciò che mangia. Quindi chi siamo noi per metterci a sprezzar­lo?

Paolo dice: “Non ci giudichiamo dunque più gli uni gli altri, ma giudicate piuttosto che non dovete porre pietra d’inciampo sulla via del fratello, né essergli occasion di caduta. Io so e son persuaso nel Signor Gesù che nessuna cosa è impura in se stessa; però se uno stima che una cosa è impura, per lui è impura. Ora, se a motivo di un cibo il tuo fratello è contristato, tu non procedi più secondo carità. Non perdere, col tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! Il privilegio che avete, non sia dunque oggetto di biasimo; perché il regno di Dio non consiste in vivan­da né in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spiri­to Santo. Poiché chi serve in questo a Cristo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini. Cerchiamo dunque le cose che contribui­scono alla pace e alla mutua edificazione. Non disfare, per un cibo, l’opera di Dio. Certo, tutte le cose son pure; ma è male quand’uno mangia dando intoppo. E’ bene non mangiar carne, né bever vino, né far cosa alcuna che possa esser d’intoppo al fratello. Tu, la convinzione che hai, serbala per te stesso dinanzi a Dio. Beato colui che non condanna se stesso in quello che approva. Ma colui che sta in dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con convinzione; e tutto quello che non vien da convinzione è peccato”.[41]

Da ciò che disse Paolo si può essere d’intoppo al fratello debole e farlo cadere; si può contristarlo e disfare l’opera di Dio in lui; e lo si può perdere con un cibo. Quindi è necessario sapere come comportarsi nei suoi confronti per non perderlo per qualcosa che perisce per via dell’uso, cioè il cibo. Badate che le istru­zioni date da Paolo sono utili in questo campo, quindi poniamo attenzione ad esse. Paolo dice che nessuna cosa è impura in se stessa, ma se per un fratello è impura, per lui è impura; quindi non dobbiamo comin­ciare a contristarlo dicendogli che fa male ad avere quella con­vinzione, che dovrebbe cambiare idea perché è nel torto, e magari cominciare a prendere tanti passi della Scrittura per dimostrar­gli che la sua convinzione è sbagliata. Se noi facciamo così non procediamo più secondo carità, perché ci mettiamo a contendere attorno a questioni di vivande; contese poi che non servono a nulla perché il fratello ha quella convinzione in sé e non è per nulla in dubbio circa quello che fa. Quindi noi che siamo forti dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli, e non compiacere a noi stessi volendo fare prevalere a tutti i costi la nostra convinzione. In che maniera si sopportano le debolezze dei debo­li? Non mangiando carne, non bevendo vino e non facendo cosa alcuna che possa essere d’intoppo al fratello debole. Questo significa procedere con carità; questo significa compiacere al prossimo nel bene a scopo di edificazione; questo significa cercare le cose che contribuiscono alla pace ed alla mutua edifi­cazione.

Quello che dobbiamo sempre tenere presente noi credenti è che il regno di Dio non consiste né in vivanda e né in bevanda, e che quindi se mangiamo di tutto rendendo grazie a Dio non abbiamo nulla di più di colui che non mangia di tutto rendendo grazie a Dio. Se il regno di Dio consistesse in vivanda ed in bevanda saremmo del continuo affaccendati a selezionare i buoni cibi ed a scartare i cattivi, staremmo del continuo a parlare dei cibi che ci renderebbero graditi a Dio e di quelli che invece ci rendereb­bero non graditi a Dio. Ma grazie a Dio, il regno di Dio non consiste in queste cose ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo. Questa è la ragione per cui noi credenti ci stu­diamo di essere giusti come Dio è giusto, ci studiamo, per quanto dipende da noi, di stare in pace con tutti gli uomini e di non vendicarci in nessuna maniera dei torti che riceviamo, ed anche ci rallegriamo del continuo nel Signore; perché sappiamo che sono queste le cose che dobbiamo fare per piacere a Dio. Diletti guardatevi da coloro che ordinano l’astensione da cibi che Dio ha creati.

La Parola di Dio non vieta l’uso del vino e delle bevande alcoliche

Che cosa dice la Scrittura a proposito del vino e delle bevande alcoliche? La Scrittura mette in guardia dal vino e dalle bevande alcoliche ma non ordina di non bere né vino e neppure bevande alcoliche. Gli avvertimenti sono molteplici; ne citerò alcuni. Nei Proverbi è scritto: “Non esser di quelli che son bevitori di vino, che son ghiotti mangiatori di carne; ché il beone ed il ghiotto impoveriranno e i dormiglioni n’andran vestiti di cenci”,[42] e: “Per chi sono gli ‘ahi’? per chi gli ‘ahimè’? per chi le liti? per chi i lamenti? per chi le ferite senza ragione? per chi gli occhi rossi? Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vin drogato. Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel calice e va giù così facilmente! Alla fine, esso morde come un serpente e punge come un basilisco. I tuoi occhi vedranno cose strane, e il tuo cuore farà dei discorsi pazzi. Sarai come chi giace in mezzo al mare, come chi giace in cima a un albero di nave. Dirai: ‘M’hanno picchiato… e non m’han fatto male; m’hanno percosso… e non me ne sono accorto; quando mi sveglierò?… tornerò a cercarne ancora!”.[43] L’apostolo Paolo dice inoltre agli Efesini: “Non v’inebriate di vino, esso porta alla dissolutezza”.[44] E che il vino porta l’uomo ad agire in maniera dissoluta è dimostrato dall’esempio di Noè che “bevve del vino e s’inebriò e si scoperse in mezzo alla sua tenda”,[45] e da quello di Lot che inebriato di vino dalle sue due figlie permise loro di giacersi con lui e non s’accorse neppure quando esse si giacquero con lui e si levarono.[46]

Vediamo adesso alcuni passi che permettono l’uso moderato o saggio del vino e delle bevande alcoliche. Nei Proverbi si legge: “Il vino è schernitore, la bevanda alcoolica è turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non è savio”.[47] Si noti che non viene detto che chi beve o il vino o una bevanda alcolica non è savio, ma chi si lascia sopraffare dal vino o dalla bevanda alcolica, cioè chi si lascia dominare da esse e si dà ad esse. E che il vino è permesso gustarlo è confermato da Paolo quando dice a Timoteo: “Non continuare a bere acqua soltanto, ma prendi un poco di vino a motivo del tuo stomaco e delle tue frequenti infermità”,[48] e a Tito che il vescovo non deve esser dedito al vino,[49] e che le donne attempate non devono essere “dedite a molto vino”.[50]

E che sia il vino che le bevande alcoliche siano permessi è confermato pure dalla legge che dice: “Avrete cura di prelevare la decima da tutto quello che produrrà la tua semenza, da quello che ti frutterà il campo ogni anno. Mangerai, nel cospetto dell’Eterno, del tuo Dio, nel luogo ch’egli avrà scelto per dimora del suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primi parti de’ tuoi armenti e de’ tuoi greggi, affinché tu impari a temer sempre l’Eterno, l’Iddio tuo. Ma se il cammino è troppo lungo per te, sì che tu non possa portar colà quelle decime, essendo il luogo che l’Eterno, il tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome troppo lontano da te (perché l’Eterno, il tuo Dio, t’avrà benedetto), allora le convertirai in danaro, terrai stretto in mano questo danaro, andrai al luogo che l’Eterno, il tuo Dio, avrà scelto, e impiegherai quel danaro a comprarti tutto quello che il cuor tuo desidererà: buoi, pecore, vino, bevande alcooliche, o qualunque cosa possa più piacerti; e quivi mangerai nel cospetto dell’Eterno, del tuo Dio, e ti rallegrerai: tu con la tua famiglia”.[51] Si noti che tra le cose che Dio permise ad un Ebreo di comprare con il denaro della decima ci sono il vino e le bevande alcoliche. Ecco perché Paolo non ha vietato l’uso del vino perché lui sapeva che la legge non lo condannava.[52]Anche a riguardo del tè e del caffè vale lo stesso discorso che per il vino e le bevande alcoliche; il loro uso moderato è consentito dalla Parola di Dio.


[1] In ogni paese del mondo, la Chiesa Avventista stampa ogni anno un enorme numero di pubblicazioni (dove sono presentati anche i pareri di scienziati e medici) per mezzo di cui promuove l’ideale vegetariano. In Italia in testa a tutte le pubblicazioni avventiste che promuovono il vegetarianismo c’è Vita e Salute. Ad ogni catecumeno poi viene dato uno specifico studio biblico sulla temperanza in cui è posto in rilievo l’ideale vegetariano.

[2] Ellen G. White, Sulle orme del gran medico, Firenze 1926, pag. 356, 358

[3] Ellen G. White, I tesori delle testimonianze, Vol. III, pag. 230, 84.

[4] Dizionario di dottrine bibliche, pag. 398

[5] Gen. 1:29

[6] Ellen G. White, Sulle orme del gran medico, pag. 356

[7] Ellen G. White, I tesori delle testimonianze, Vol. III, pag. 84

[8] Questions on Doctrine, pag. 623. Sulla posizione della Chiesa Avventista nei confronti dell’uso della carne, Rolando Rizzo dedica un capitolo nel suo libro Serrate le fila, serrate le fila. Ma nel voler difendere a tutti i costi l’ispirazione della White, il Rizzo cade in contraddizione. Per esempio lui dice che la White ‘sull’uso della carne ha una posizione tanto chiara quanto esplicitamente contraria. Gli avventisti, infatti, sono chiaramente chiamati a scegliere un’alimentazione vegetariana’ (Rolando Rizzo, Serrate le fila, serrate le fila… Ai fratelli del Movimento di Riforma, Firenze 1995, pag. 100), ed anche: ‘Scorrendo l’Index delle pubblicazioni firmate dalla sorella White o compilate dai suoi scritti, è veramente impressionante notare il numero di volte in cui ella parla male della carne’ (op. cit., pag. 105). Egli fa notare però che tutte queste dichiarazioni della White non annullano quelle altre sue dichiarazioni nelle quali ella afferma che nonostante tutto il vegetarianismo non deve essere considerato un test d’appartenenza alla Chiesa avventista. In altre parole si può essere Avventisti anche mangiando della carne, anche non diventando vegetariani. D’altronde dice il Rizzo: ‘Abramo, Mosè, gli apostoli, erano uomini spirituali: non risulta che fossero vegetariani. Vegetariano assoluto non lo fu neppure Cristo’ (Ibid., pag. 108). Dunque gli Avventisti sull’uso della carne sono possibilisti a differenza della White.

Ma allora noi diciamo: se Mosè che scrisse la legge non fu vegetariano, come non fu vegetariano neppure Cristo, perché ambedue mangiarono della carne (anche se solo quella considerata pura dalla legge), per quale motivo si deve insegnare che il vegetarianismo è la dieta ideale? La risposta avventista è sempre la stessa; ‘Lo ha detto lo Spirito di profezia’. Ma ciò non è affatto vero, perché lo Spirito di profezia non trasmette il messaggio che è male mangiare le carni pure della legge di Mosè, come anche non vieta di mangiare le altre carni, cioè quelle considerate impure dalla legge di Mosè.

[9] Ellen White, op. cit., pag. 84

[10] Ellen G. White, Sulle orme del gran medico, pag. 368

[11] Ellen White, op. cit., pag. 375

[12] Rolando Rizzo, Stretti sentieri di libertà, Firenze 1990, pag. 11

[13] L’ordine di astenersi dalla carne, dal vino e dalle bevande alcoliche fa parte di quella che è chiamata dagli Avventisti ‘la riforma sanitaria’. Questa riforma fu ‘rivelata’ in visione alla White. La prima ‘visione’ importante sulla riforma sanitaria la White la ebbe nel 1863. Ella disse: ‘Fu in casa del fratello A. Hillard, a Otsego, nel Michigan, che il 6 giugno 1863 l’importante soggetto della riforma sanitaria mi fu rivelato in visione’ (citato da Roger W. Coon, Radici nella profezia, Trento 1994, pag. 86)

[14] 1 Tim. 4:2

[15] 1 Cor. 8:8

[16] Rom. 14:17

[17] Gen. 9:3

[18] Num. 11:18

[19] Cfr. 1 Re 17:2-6

[20] Es. 12:8

[21] Luca 24:42-43

[22] Prov. 23:20

[23] Gal. 6:8

[24] Luca 21:34

[25] Deut. 12:15

[26] G. De Meo, op. cit., pag. 235

[27] Col. 2:16-17

[28] Ebr. 13:9

[29] Mar. 7:18-19

[30] Mar. 7:19

[31] Rom. 14:14

[32] Gerhard Hasel ‘Gesù ha purificato le carni impure?’ in Il Messaggero Avventista, Luglio-Agosto 1992, pag. 14

[33] Mar. 7:15,18-19

[34] Rom. 14:14

[35] Rom. 14:14

[36] 1 Tim. 6:4

[37] 1 Tim. 4:4

[38] Gen. 1:31

[39] 1 Cor. 8:9

[40] Rom. 14:1-4

[41] Rom. 14:13-23

[42] Prov. 23:20-21

[43] Prov. 23:29-35

[44] Ef. 5:18

[45] Gen. 9:21

[46] Cfr. Gen. 19:30-38

[47] Prov. 20:1

[48] 1 Tim. 5:23

[49] Cfr. Tito 1:7 e 1 Tim. 3:3. Dei diaconi Paolo dice che non devono essere “proclivi a troppo vino” (1 Tim. 3:8)

[50] Tito 2:3

[51] Deut. 14:22-26

[52] Rolando Rizzo, commentando le sopracitate parole di Deuteronomio, dice: ‘Le bevande alcoliche ci sono, però, perché? Ci sono semplicemente perché esse facevano parte delle feste del tempo come delle feste del tempo, facevano parte carni di pecore e di buoi. L’autore ispirato era un uomo del suo tempo, quando parlava, non in tutto era chiamato da Dio a superare il suo tempo (…) sia perché non era necessario, sia perché non era opportuno’ (Rolando Rizzo, Stretti Sentieri di libertà, pag. 44). Dunque Mosè permise l’uso del vino e delle bevande alcoliche perché non era opportuno né necessario superare il suo tempo; insomma le sue parole erano il frutto della cultura ebraica di quel tempo. Il fatto è però che né Gesù e neppure gli apostoli più di mille anni dopo hanno ritenuto opportuno ‘superare il tempo’ di Mosè in questione di vino e bevande alcoliche. Dunque il permesso non fu abolito. Ma purtroppo quello che né Gesù e né gli apostoli vietarono di bere fu vietato dalla White che quale ‘profetessa ispirata’ degli ultimi tempi ha ritenuto opportuno ‘superare il tempo’ di Mosè, di Gesù e degli apostoli. La White però così facendo ha imitato un’altra profetessa cioè Izebel che pensò anche lei di ‘superare’ il tempo di Mosè, di Gesù e degli apostoli insegnando a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli!


[Tratto dal libro contro gli Avventisti scritto da Giacinto Butindaro, quando ancora non era sviato di cuore e di mente]

ATTENZIONE! AGGIORNAMENTO MOLTO IMPORTANTE!

RIGUARDANTE FATTI ACCADUTI A PARTIRE DAL 13.05.2022

Comunico ai lettori del mio blog, e ai visitatori sporadici, senza rinnegare e cancellare quello che ho scritto e vissuto negli anni precedenti, cose che ho ritenuto vere e sincere quando sono state scritte, che è doveroso informarli che la mia comunione spirituale e collaborativa con Giacinto Butindaro si è bruscamente interrotta il 13 maggio 2022, perché da tale data lui ed altri a lui vicini hanno iniziato a darmi addosso e ad allontanarmi per le seguenti motivazioni, che qui spiego in breve in due punti, e che sto ampiamente argomentando nel corso del mio proseguimento del percorso cristiano che sto continuando col Signore Gesù Cristo, sia su quei punti che su tanti altri che stanno emergendo, sia dottrinali che comportamentali, che evidenziano quanto un tal sedicente ministro si sia allontanato dalla verità della Parola di Dio. Tali argomentazioni, ma non scriviamo solo quello, le potete trovare principalmente nel gruppo fb raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/groups/sentieri.antichi/

Ecco le motivazioni in principio della mia espulsione senza possibilità di spiegarmi (ma nei mesi successivi molte altre se sono aggiunte per le dottrine e comportamenti scellerati che sono emersi da quel tale):

  1. da subito sono stato accusato, e perciò allontanato immediatamente dalla comunione con lui e dai suoi fedelissimi seguaci che hanno il suo stesso cuore spietato, senza sentire ragioni, senza dialogare e senza la possibilità di spiegarsi, del fatto che avendo contratto un mutuo tanti anni fa ed avendo in data 12.05.2022 testimoniato a voce in una chat su skype davanti a tanti fratelli testimoni, che Iddio mi ha provveduto di trovare una casa da acquistare, sia il mutuo per poter pagare la casa, (che ho sempre pagato in passato e pure ora pago le rate mensili con un tasso fisso dell’1%, una rata di € 361,00 circa. Partendo da tale pretesto dell’aver fatto il mutuo, cosa che poi avevo già fatto da tanti anni e non si capisce come mai solo da quel giorno ha cominciato a dare fastidio al Butindaro, sono stato accusato di insegnare ai fratelli con quella testimonianza a spingerli a fare debiti e così a metterli in gravissima difficoltà e pericolo, addirittura attirando su di loro la maledizione di Dio (così parlano i butindariani/mammonisti, parlano di maledizione sulla testa a chi fa un mutuo); e questo per Butindaro è una cosa intollerabile nei miei confronti, a tal punto da spaccare la Chiesa in due, ha pensato MALE di cacciare via molti fratelli che mi sono stati al fianco perché non hanno riconosciuto che le tesi di Butindaro siano corrette dal punto di vista biblico. In mezzo alle accuse e maledizioni lanciate dai mammonisti, è doveroso far notare e ricordare che molti seguaci vicini e fedeli a Butindaro hanno anch’essi il mutuo, e un sedicente pastore suo particolare seguace e fedelissimo, ne ha persino addirittura due per due case diverse, contemporaneamente. Roba da non credere, a me per una testimonianza, sono stato allontanato, lui che gli è vicino perché gli manda le offerte, non ha detto niente, ed è anche uno che si fregia del titolo di pastore. Sia chiaro, e lo confermo con fermezza, non insegno a nessuno di fare debiti, né mutui, né alcuna rata, tuttavia neppure mi permetto di condannare chi con coscienza e facendo tutti i calcoli umanamente possibili seduto a tavolino, per vivere meglio o addirittura poter vivere e basta in questo mondo con una casetta con la sua famiglia, decide di fare un mutuo per acquistarsi la casa anziché pagare un affitto per sempre, e ne paga regolarmente le rate. Infatti, non è peccato fare debiti, solamente che bisogna assolvere all’impegno di pagare le rate per non peccare.
  2. in seguito all’inasprirsi della discussione sui debiti e sulla maledizione dei debiti, parlando di mutui e prestiti, Butindaro ha fatto emergere che, da lui stesso personalmente ammesso al telefono con me e con altri, risulta essere nell’abbondanza economica, avendo ereditato case e ricchezze dai padri. Al che abbiamo sollevato la questione e l’obiezione, che secondo noi non è lecito continuare a prendere delle somme di denaro delle offerte dai fratelli, perché secondo noi e secondo quanto leggiamo nelle Scritture, le offerte vanno indirizzate ai poveri, e non a coloro che sono accumulatori seriali per farsi un tesoro su questa terra, con il pretesto di farsi una pensione, come se Dio non fosse in grado di provvedere alla vecchiaia dei suoi servitori, quelli veri dico.

Da quest’ultima questione che si è sollevata, gli animi dei mammonisti si sono surriscaldati, si sono sentiti scoperti, e per distruggere la mia persona hanno cominciato a rovistare sul web in ogni angolo, sia su chat private che pubbliche, per trovare ogni occasione per venirmi contro e provare a screditarmi, calunniandomi in tutti i modi possibili e i più orribili, persino abominevoli per quelli del mondo. Ciò prova che tali persone non sono da Dio, assolutamente no, e sono solo della gente disagiata priva della guida dello Spirito santo che difende un capo setta servo di Mammona. Per la grazia di Dio sto andando avanti, il lavoro nel campo del Signore è in continuoo aumento, e sempre più fratelli e sorelle nel Signore mi concedono la loro fiducia e la loro comunione fraterna. Ringraziato sia Iddio che ci conduce in trionfo nel nome di Gesù Cristo

In altri articoli a proposito della scissione e di quanto accaduto, ho scritto ancche queste parole:

“#8 – 13/05/2022 – La mia separazione dalla comunione fraterna e collaborazione con Giacinto Butindaro

Cari nel Signore, è doveroso farvi sapere anche in questa breve nota che dal giorno 13.05.2022 la mia comunione e collaborazione durata più di tre decenni con Giacinto Butindaro si è interrotta bruscamente, perché mi ha allontanato da sè e mi ha fatto allontanare dai suoi più fedeli collaboratori, con la falsa accusa che insegno ai credenti a fare debiti, cosa che non è assolutamente vero.  Nella disputa che si è accesa tra di noi, tra le due fazioni di credenti (quella che condanna totalmente chi fa debiti, e quella che dice invece che talvolta sia necessario prendere qualcosa in prestito e non va condannato chi lo fa per necessità), a volte ha raggiunto livelli anche molto aspri, soprattutto proveniente dalla loro parte, io ed altri abbiamo preso le distanze da Giacinto Butindaro soprattutto per il fatto che non è stato trasparente con la Chiesa e non ha fatto sapere a nessuno che da un certo anno in poi si trova nell’abbondanza economicamente, ma ha ugualmente continuato a prendere le offerte dei santi, i quali erano convinti che fosse nella povertà e per questo gli facevano le loro offerte, invece le cose non stavano così ed è rimasto tutto malignamente celato, lasciando i credenti nella convinzionen che fosse povero. Ma Dio ha voluto che per le loro stesse parole, nella difesa del fatto che i credenti non devono mai assolutamente fare debiti, ma devono accumulare denaro per non farli, si sono manifestati per quello che sono realmente ed il contenuto del loro cuore attaccato alle ricchezze di questo mondo è stato reso visibile a tutti, e come le difendono le loro ricchezze, con le unghie e con i denti, sputando sentenze di ogni tipo e lanciando maledizioni contro tutti quelli che non la pensano come loro e gli sottraggono il denaro, cose che non si sono viste fare neppure dalle sette più pericolose con cui abbiamo avuto a che fare in tutti questi anni. Per chi eventualmente se lo domandasse, che da quella data non sono saranno aggiunti suoi materiali nel mio blog, benché siano mantenuti quelli che ho già pubblicato e che ho ritenuto comunque conformi alla sana dottrina. Purtroppo, quello che è successo non è una cosa che ho voluto io, in principio ho cercato il dialogo per molto tempo, ma mi è stato negato, non sono stato reputato, né io né altri fratelli, degno di essere ascoltato e di poter esporre le cose come stanno dal mio punto di vista, al fine di cercare una soluzione pacifica e charificatoria anche dal punto di vista biblico, per non scandalizzare i credenti deboli e per il bene comune di tutta la Chiesa. Sono perciò molto dispiaciuto del fatto che qualcuno possa aver sofferto a causa di ciò che è successo, ma d’altra parte sono felice che certi cuori malvagi e spietati si siano manifestati, perché è evidente che davanti a Dio era arrivato il momento di terminare ogni collaborazione con loro, che alla fine si era ridotta soltanto, non da parte mia, ad accusare tutti di essere massoni e non cercava di costruire e fortificare la Chiesa, cosa che invece ritengo sia sempre e principalmente necessaria. A tutto ciò Iddio ha detto basta! E anche tutti voi dovete accettare tale decisione che Dio ha preso e messo in atto, e non scandalizzatevi, perché anche da queste cose spiacevoli ci sono molte cose che i santi devono imparare e che altrimenti non si capirebbero. La prima fra tutte è che solo Gesù Cristo non sbaglia ed è degno di essere seguito in tutte le cose, mentre gli uomini sono tutti fallaci, e guai a seguirli ciecamente e non mettere mai in discussione quello che dicono e che fanno, raffrontando anche la loro condotta con le parole che proferiscono, per verificare se praticano quello che dicono. Vi ringrazio per la comprensione e la vostra pazienza, e vi chiedo di pregare affinchè la verità trionfi sempre e le macchinazioni di Satana cadano a terra infruttuose. Vostro fratello in Cristo Gesù, Giuseppe Piredda”

Inoltre, ho già pubblicato anche in questo blog diversi articoli che spiegano alcune cose che sono successe, alcune delle tante calunnie che mi sono state lanciate contro, che sono la prova lampante per cui ho fatto benissimo a separarmi da quel tale che tutto appare sia, tranne che un uomo di Dio; hanno fatto bene anche altri cari fratelli a prendere le distanze da Giacinto Butindaro, sedicente ministro di Dio.

Eccovi alcuni link ad articoli in cui spiego chi sia realmente Giacinto Butindaro e suo fratello Illuminato (faccio presente che quest’ultimo si è presentato a me come ministro di Dio, come dottore come il fratello, ma non ha mai predicato a voce né fatto niente di suo per iscritto, ed ha sempre preso la metà delle offerte della Chiesa):

Ci tengo a sottolineare che la schiera che lo segue e che mi attacca di continuo, con calunnie e accuse di ogni tipo, sono solo persone anche loro disagiate, prive di una propria capacità di intendimento e di prendere decisioni, che vivono una vita riflessa nel loro capo setta, e dipendono completamente da Giacinto Butindaro e fanno di tutto per piacere al loro capo ed eseguono senza battere ciglio tutto quello che lui ordina loro di fare, di dire e di scrivere. Infatti, Butindaro non scrive direttamente contro di me, fa scrivere ai suoi seguaci, e lo si capisce dal fatto che scrivono su racconti e fatti conosciuti esclusivamente da Butindaro. Dopo trent’anni e più di fede, non ho mai visto in campo tanta malvagità tutta insieme, per distruggere una persona, la sua famiglia e tutto ciò che lo circonda. Roba che solo nei racconti più tristi si sentono a riguardo delle sette le più pericolose. Iddio è giusto giudice, e a suo tempo farà giustizia alla verità.

Purtroppo, essendo emerse cose così scandalose a danno della Chiesa e dei poveri, che non ho potuto tacere, e come ho fatto con tanti altri falsi ministri o ministri sviati dalla verità, ero in obbligo di prendere le distanze anche dai nullafacenti Butindaro, mostrando quale sia la sua situazione spirituale ed economica attuale.

Tuttavia, cari fratelli, vi confermo la dottrina che ho imparato e professato fino al 13 maggio 2022, che continuerà ad essere quella, con cambia, ma da quel momento in poi ho preso assolutamente le distanze da tutto ciò che fa e dice Butindaro e non voglio e  non posso quindi essere associato a qualsiasi cosa si metta a professare o a predicare un tal uomo (ho già veduto, purtroppo, che ha iniziato a parlare anche contro il compiere le opere dopo la salvezza, e questo è un primo e cattivissimo segnale, visto che lui non compie nessuna opera richiesta nella Bibbia dal Signore Gesù Cristo, si difende condannando tutte le opere dichiarandole malvagie come se si fanno solo per essere salvati, e non come manifestazione di FEDE come insegna l’Apostolo Giacomo nella sua epistola).

Chi ha orecchie oda.

L’amor mio è con tutti voi che amate la verità in Cristo Gesù.

Giuseppe Piredda

14 commenti leave one →
  1. Aurora permalink
    7 ottobre 2017 19:59

    Credo che queste cose che sono state dette contro la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno siano parole false perchè tutti sappiamo che tutto quello che c’è scritto sulla Bibbia sono parole scritte da profeti ispirati da Dio quindi PAROLE DI DIO si sono solo una ragazzina di 13 anni ma posso dimostrare al mondo che la Bibbia non si contraddice mai in tutti i versetti che sono scritti in essa.
    In Levitico 11 ci sono scritti tutti gli alimenti che Dio ha detto che possiamo e non possiamo mangiare e noi dovremmo ascoltare le parole di Dio perché Lui è il Signore e sa tutte le cose; se Lui ha detto che ad esempio il maiale è impuro significa che chi lo mangia si contamina e cosa significa essere contaminati?
    Non fa male perché è peccato ma è peccato perché fa male.
    Gesù quando è morto sulla croce non ha per niente abolito la legge perché senza legge il suo sacrificio non avrebbe senso e non ci sarebbe la grazia di Dio e quindi nessuno si potrebbe salvare.
    Se Gesù avesse abolito la legge allora noi potremmo pronunciare il nome di Dio senza motivo, disprezzare i nostri genitori, uccidere e dire falsa testimonianza.
    Questi cibi fanno male al nostro organismo le bevande alcoliche rovinano il nostro corpo e, cosa è il nostro corpo?
    Il nostro corpo È IL TEMPIO DI DIO
    E perché lo distruggiamo mangiando cibi impuri e bevendo alcolici riempiendolo di piercing bucandolo r tatuaggi che rimaranno per sempre sulla nostra pelle?
    Per poter amare una persona dobbiamo amare prima Dio e noi stessi, e come facciamo ad amarci se ci stiamo distruggendo?
    Per concludere vorrei dire di non seguire una religione perché va di moda ma seguire la Bibbia e cercare una religione che sia coerente con quello che dice la Bibbia
    Gesù sta tornando e presto chi non è pronto per la salvezza non verrà salvato
    Si adempieranno le profezie e quando verrà il decreto domenicale che ci imporrà di non poter professare la nostra religione in quanto osserviamo come giorno di riposo il Sabato (Come dicono i dieci comandamenti) chi sarà santo si santificherà ancora di più e chi compie I’m peccato lo farà con più vigore.
    Quanto pensate che potrà durare ancora questo mondo?
    Mariti c’è uccidono le mogli, figli che uccidono I genitori, morte e distruzione
    Dio non permetterà che la Terra vemga distrutta completamente.
    Ho solo 13 anni ma voglio mostrare al mondo che Dio esiste davvero.
    Sono della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno e a dicembre verrò battezzata perché ho scelto Gesù come mio Salvatore personale.

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  2. 8 ottobre 2017 13:53

    Pace a te Aurora. Prendo nota del fatto che tu sei giovane, e per questo che mi sento il dovere di metterti in guardia dagli avventisti, perché sono una setta e seguono principalmente le eresie di Ellen G. White più che ciò che sta scritto nella Bibbia. Ti supplico di leggere attentamente quello che è scritto nell’articolo e ti chiedo anche di scaricare questo libro Gli avventisti del 7° giorno, in cui sono spiegate le loro false dottrine con le relative confutazioni e dimostrazione della verità biblica.
    Per quanto riguarda i cibi, leggiamo nelle Scritture, per il periodo sotto la grazia:
    «Ed egli disse loro: Siete anche voi così privi d’intendimento? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non lo può contaminare, perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina? Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi.» (Marco 7:18-19)
    Queste parole di Gesù già ci fanno capire che Gesù ha eliminato la questione dei cibi impuri della legge per noi sotto la grazia. Sono parole di Gesù.
    E ancora sta scritto a conferma di quello che stiamo dicendo:
    «e vide il cielo aperto, e scenderne una certa cosa, simile a un gran lenzuolo che, tenuto per i quattro capi, veniva calato in terra. In esso erano dei quadrupedi, dei rettili della terra e degli uccelli del cielo, di ogni specie. E una voce gli disse: Lèvati, Pietro; ammazza e mangia. Ma Pietro rispose: In niun modo, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla d’immondo né di contaminato. E una voce gli disse di nuovo la seconda volta: Le cose che Dio ha purificate, non le far tu immonde. E questo avvenne per tre volte; e subito il lenzuolo fu ritirato in cielo.» (Atti 10:11-16)
    Ed ecco cosa comprese da quella visione Pietro:
    «E disse loro: Voi sapete come non sia lecito ad un Giudeo di aver relazioni con uno straniero o d’entrare da lui; ma Dio mi ha mostrato che non debbo chiamare alcun uomo immondo o contaminato.» (Atti 10:28)
    Quindi, i cibi impuri sotto la legge di Mosì erano la figura di noi gentili, che eravammo impuri, ma sotto la grazia, in Gesù Cristo siamo diventati PURI, e anche i cibi quindi ritenuti impuri ora sono diventati puri, come ha DICHIARATO GESU’.
    Come vedi, già da queste poche parole si capisce che gli avventisti sono settari legalisti, e bisogna stare attenti a loro, anzi, ti consiglio se veramente sei nata di nuovo e i tuoi peccati sono stati lavati dal sangue di Gesù Cristo, di non farti battezzare dai quei settari avventisti che impongono la legge di Mosè, ma prega Iddio che ti faccia capire chi seguire.
    Tu sei ancora giovane, ma devi già sapere che il mondo è pieno di persone malvage, che mentono e ingannano le persone, anche usando il nome del Signore Gesù CRISTO, purtroppo.
    Il mio desiderio e la mia richiesta a Dio è che ti conceda di comprendere la verità della Parola di Dio e di aprirti gli occhi su chi sono realmente gli avventisti. Leggi nel libro anche la confutazione dell’osservanza del sabato, è molto importante.
    Pace e che Dio ti benedica.

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  3. Antonio permalink
    22 dicembre 2017 19:20

    Carissimo signore, è sicuro di conoscere la Bibbia, oppure è un tipico dottrinologo a doppie misure come i cattolici ed altre sette? Mi dica, caro pastore, mangerebbe un ratto a colazione, oppure una mela? E del terzo comandamento che ne facciamo? Lo abroghiamo in nome delle voglie dell’ uomo, per adorare il SUNDAY ” giorno del sole” che si rifà ai culti pagani al dio mitra importati a roma dall’ allora medio persia?

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  4. Antonio permalink
    22 dicembre 2017 19:23

    La Bibbia è sempre chiara; il problema è l’ ipocrisia di chi vuol indurre al dubbio; ma eppure scritto che conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi.

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  5. 22 dicembre 2017 19:52

    L’ipocrisia si vede nel tuo commento, insieme allo scherno, infatti incominci a scrivere il tuo commento con la parola “carissimo”, cosa che è assolutamente falsa. Chiarito ora chi è l’ipocrita qui, ed è bene che anche l’ipocrita lo sappia e gli venga fatto sapere, passiamo ora a parlare di cibo.
    Riporto dal web: “Gli uomini hanno mangiato i topi sin dall’era preistorica, ed ancora in alcuni paesi come lo Zambia ed il Malawi e le aree rurali del Sudest asiatico (in particolare Tailandia, Vietnam ed Indocina) vengono considerati un piatto prelibato, perché ricco di proteine.”
    Io non gradisco mangiare topi, in questo momento, ma se si dovesse creare una situazione necessaria, i topi si possono mangiare, non è assolutamente vietato dalla Bibbia, perché Gesù ha detto queste parole:
    «Ed egli disse loro: Siete anche voi così privi d’intendimento? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell’uomo non lo può contaminare, perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina? Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi. Diceva inoltre: È quel che esce dall’uomo che contamina l’uomo; poiché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidî, adulterî, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose malvage escono dal di dentro e contaminano l’uomo.» (Marco 7:18-23)
    Ribadisco di seguito le parole molto importanti che Gesù ha detto: “Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi”. Non è abbastanza chiaro? Se Gesù ha fatto tutti i CIBI PURI, chi siamo noi uomini per dire agli altri cosa devono mangiare e cosa non devono mangiare?
    Ecco cosa scrive l’apostolo Paolo a riguardo dei cibi e l’osservanza dei giorni:
    «L’uno stima un giorno più d’un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché rende grazie a Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e rende grazie a Dio.» (Romani 14:5-6)
    E ancora a riguardo del sabato, figura del vero, scrive queste parole:
    «Nessuno dunque vi giudichi quanto AL MANGIARE O AL BERE, o rispetto a feste, o a novilunî o A SABATI, che sono l’ombra di cose che doveano avvenire; ma il corpo è di Cristo.» (Colossesi 2:16-17)
    Ho citato le parole di Gesù e quelle dell’apostolo Paolo, che di certo quelle di Gesù SONO DI GRAN LUNGA superiori a quello che ha detto Mosè.
    Per quanto riguarda il sabato, non va osservato, perché è UN’OMBRA di quello che doveva venire, come abbiamo letto in Colossesi.
    Lo scritto agli ebrei chiarisce bene cosa sia il sabato, ed è dunque spiegato perchè era un’ombra di quello che doveva venire:
    «Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio; poiché chi entra nel riposo di Lui si riposa anch’egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Studiamoci dunque d’entrare in quel riposo, onde nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.» (Ebrei 4:9-11)
    Bisogna entrare nel riposo del Signore, perché sotto la grazia non si deve più OSSERVARE, ma, ripeto, BISOGNA ENTRARE NEL RIPOSO DI DIO, e questo avviene quando si muore nella fede in Cristo Gesù, perché solo allora si entra nel VERO RIPOSO DI DIO.
    Voi AVVENTISTI o di qualunque gruppo siate, voi siete SCHIAVI della legge, e badate bene ad osservarla, perché sarete giudicati con quella legge, e non è possibile osservarla in tutto, ed è bene che coloro che si danno ad osservare la legge di Mosè sappiano che sta scritto:
    «Poiché chiunque avrà osservato tutta la legge, e avrà fallito in un sol punto, si rende colpevole su tutti i punti.» (Giacomo 2:10)
    Ora, è lecito domandare a coloro che vogliono osservare il sabato, quando fanno il culto, e quanti chilometri vengono fatti, perché vi è un cammin di sabato che non si può oltrepassare, che è di UN KM.
    Per un cristiano maturo spiritualmente tutti i cibi e tutti i giorni sono uguali e non si mette ad osservarne alcuni tralasciando gli altri. Per il mangiare in Atti 15 ci è vietato di mangiare il sangue, i cibi di animali soffocati e cibi sacrificati agli idoli. In quella conferenza, se il sabato e il mangiare cibi impuri dovesse essere odinato ai gentili, sarebbe stato scritto.
    Voi GIUDAIZZANTI siete completamente fuori strada, schiavi della legge. Gesù Cristo è venuto per renderci liberi a riguardo della legge, e voi andate in giro ad imporre alle persone di nuovo la legge, che NEPPURE VOI OSSERVATE, perché è IMPOSSIBILE osservarla.

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  6. 22 dicembre 2017 19:54

    Eh sì, la Bibbia è chiara, per quelli a cui Dio dà di intenderla, mentre per gli altri è alquanto oscura, e le tue parole ne sono la dimostrazione certa di questo.

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  7. ELOISA BALESTRA permalink
    2 febbraio 2018 00:41

    Buongiorno, sono cristiana evangelica e frequento regolarmente la Chiesa Evangelica dei Fratelli a Piacenza, la ringrazio molto per le sue confutazioni in merito alle dottrine insegnate dalla Chiesa Avventista, infatti recentemente un avventista, mi ha offeso pesantemente su Facebook, mettendo in dubbio la mia fede ed il mio cammino spirituale, quando ho contestato un post del medesimo, inerente l’osservanza del Sabato. Pace !

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  8. Carmela permalink
    3 luglio 2019 18:33

    Mi pare che nei commenti alcuni, citsndo la bibbia, abbiano dimenticato le profezie di Isaia secondo cui nel nuovo regno tutti coloro che intendono rispettare gli intendimenti divini devono tornare a nutrirsi cosi come era nel giardino di eden, non solo gli esseri umani, ma anche gli animali e “ci sarà pace tra gli uomini e gli animali”.il leone mangerà la paglia, ecc… noi non abbiamo il potere di cambiare il mondo al momento attuale, ma abbiamo però se lo vogliamo, potere su noi stessi e decidere di uniformarci già ora a quello che Dio ha in mente per il nostro futuro, così come già da ora dovremmoo sforxzarci di essere miti, misericordiosi, onesti, sinceri… per cui trovo che i suggerimenti sull’alimentazone di Ellen White siano più che corretti.

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  9. 3 luglio 2019 18:43

    Quello che tu dici avverrà di certo, ma riguarda il millennio, quando Gesù sarà tornato e regnerà con i santi sulla terra. Tu e tutti gli avventisti errate grandemente. Per ora vale quello che Dio disse a Pietro: “ammazza e mangia”, e questo è valido verso tutti gli animali. E Paolo diceva di comprare di tutto quello che si vende al macello, quindi di tutte le carni senza distinzioni.
    Gli avventisti errano grandemente, fanno dire alla Parola di Dio quello che vogliono, o meglio, in questo caso quello che ha detto la loro guida Ellen G, White, trasformandosi, dunque, in SEGUACI di quella donna e non della Parola di Dio. Che Dio vi illumini e vi liberi dai precetti della legge antica di cui Cristo Gesù ha liberato i cristiani obbedienti che hanno intendimento, legge della quale voi voi avventisti siete ancora schiavi.

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  10. Carmela permalink
    3 luglio 2019 19:08

    Aggiungo a mio precedente commento. Come diceva Gesù quando rimproverava i Farisei che conoscevano benissimo la legge mosaica, la legge nulla se non è condita con l’amore poiché la legge è per l’uomo e non l’uomo per la legge. E chi prova amore non solo verso gli altri esseri umani, ma anche verso le altre creature è un passo avanti agli altri mostrandosi molto più umile. Ps non frequento avventisti, ma cerco solo di essere una semplice cristiana

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  11. 3 luglio 2019 19:55

    Non è importante che tu li frequuenti oppure no, tu ragioni come loro. Poi ti faccio notare che Gesù diceva ai farisei che si potevano mangiare tutti i cibi, perchè erano puri, e non il contrario, quindi tu sei nella posizione dei farisei. L’amore è importante, ma essa va sempre a braccetto con la verità, non può esserci amore con la menzogna, e tu hai creduto alla menzogna. Da premettere che uno può mangiare quello che vuole, ma ciò che è sbagliato è imporre agli altri quello che devono mangiare; Paolo e Gesù hanno detto che si può mangiare di tutto, e questi sono maturi spiritualmente, ed io credo a ciò che hanno detto Gesù e Paolo, e non alle ciance eretiche della White.

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  12. 25 agosto 2019 14:03

    Desidero commentare che, se è vero, come peraltro afferma lo stesso autore dell’articolo, Cristo ha reso puri TUTTI gli alimenti, e non solo alcuni, è sbagliato pretendere di modificare questo suo ordine dicendo che ««Le uniche vivande da cui noi ci dobbiamo astenere per rimanere sani sono il sangue, le cose soffocate e le cose contaminate nei sacrifici agli idoli. Tutte le altre cose le possiamo mangiare tranquillamente. Cristo ci ha affrancati dalla legge, perché fossimo liberi; rimanete liberi.»»
    Affermare infatti che Dio proibisce di mangiare ALCUNI cibi (sangue, animali soffocati o sacrificati agli idoli) equivale ad affermare che Cristo mente quando afferma che li possiamo mangiare TUTTI. Il tentativo che il Signor Butindaro fa, scrivendo quest’articolo, sembra piuttosto quello di voler adulterare la Parola di Dio, insinuando che la stessa Parola di Dio contiene errori dottrinali. Equivale ad affermare che lo stesso signor Butindaro si crede e si proclama autorizzato a correggere la Sacra Scrittura!
    Past. Achille Telaretti

    Piace a 2 people

  13. 17 settembre 2019 20:31

    Pace a te, pastore Achille Telaretti.
    La questione dei cibi puri e impuri, ordinati dalla legge di Mosè, sono uno specifico argomento, mentre i cibi concernenti i sacrifici agli idoli sono un’altra cosa ben diversa che non possono essere mescolati, infatti i cibi sacrificati agli idoli e le carni soffocate possono riguardare sia cibi puri che quelli impuri, di conseguenza sono due cose da tenere separate nella dottrina biblica.
    L’apostolo Paolo parla dei cibi puri e impuri nel capitolo 14 della lettera ai Romani, e parla dei cibi sacrificati agli idoli al capitolo 8 e 10 della lettera ai Corinzi, la prima precisamente.
    Inoltre, Luca, parla al capitolo 15 di Atti degli apostoli del risultato della conferenza tenutasi a Gerusalemme, dove è stato deciso questo, e a cui TUTTI i cristiani è necessario che si attengano:
    «Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie: di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani”.» (Atti 15:28-29)
    Lo Spirito santo e le maggiori autorità della Chiesa del tempo hanno stabilito che è necessario astenersi dal sangue, dagli animali soffocati e dai cibi sacrificati agli idoli. Il discorso è chiaro e va preso così com’è, senza tanti giri di parole e di contorsioni varie.
    So bene, comunque, che soltanto quelli a cui è dato intenderanno questi discorsi, come pure tutti gli altri.

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  14. Giovan battista permalink
    29 dicembre 2020 18:06

    Gesù ha purificato tutti i cibi Marco 7:19 noi credenti poasiamo mangiare di tutto tranne il sangue e le cose in onore degli idoli carne halal atti cap 15

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