L’uso delle droghe allucinogene
New Age – L’uso delle droghe allucinogene (come LSD, Mescalina, DMT)
Secondo diversi adepti del New Age le droghe allucinogene sono delle ‘vie permanenti d’illuminazione’ che portano ad un’amplificazione dei processi mentali ed alla trasformazione della propria coscienza. La Ferguson nel suo libro The Aquarian Conspiracy afferma a riguardo dell’effetto di queste droghe: ‘A differenza degli stati mentali prodotti sognando o bevendo, la consapevolezza psichedelica non è confusa ma molte volte più intensa che la normale coscienza sveglia.
Solo tramite questo stato intensamente alterato alcuni diventarono pienamente consapevoli del ruolo della coscienza nel creare la loro realtà di tutti i giorni’[1] e per supportare il benefico effetto delle droghe psichedeliche cita l’esempio di Aldous Huxley che ‘sotto l’influenza della mescalina, fu folgorato dalla comprensione piena del significato radicale della frase Dio è amore, e quello di uno dei ‘cospiratori acquariani’ che ‘ha detto: ‘Dopo molti anni di ricerca intellettuale della ‘realtà’ con l’aiuto dell’emisfero sinistro del cervello, appresi dall’LSD l’esistenza di realtà alternative – e improvvisamente tutte le bibbie avevano un senso’![2]
Ma le cose non stanno affatto così, cioè gli effetti che producono queste droghe non sono affatto positivi ma sono completamente negativi. Le droghe allucinogene infatti fanno entrare chi le usa in un’altra dimensione ed egli comincia a vedere nuovi mondi, esseri soprannaturali (i demoni) e a sentirsi Dio e uno con il tutto. In effetti le droghe allucinogene portano chi le usa a stati di coscienza alterata molto simili – se non uguali – a quelli che si sperimentano con lo yoga e con la meditazione trascendentale. Anche con lo yoga e con la meditazione trascendentale infatti si ottengono degli stati alterati di coscienza in cui si hanno delle visioni demoniache. In altre parole queste droghe mettono la persona in contatto con i demoni che possono sia tormentarlo senza entrare in lui, che entrare in lui e possederlo. Voi dunque fratelli dovete fuggire queste droghe perché tramite di esse si fa posto al diavolo. Ricordatevi sempre diletti che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo e questo tempio è santo[3] e va conservato in santità ed onore[4] fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo. Chi lo guasta dunque con le sostanze allucinogene porterà la pena della sua ribellione. A conferma che gli effetti delle droghe allucinogene sono disastrosi citiamo ora alcune parole di Baer Randall, che prima di convertirsi era stato nel New Age per quindici anni. Egli racconta nel suo libro Inside the New Age Nightmare: ‘Una successione di esperienze con l’LSD, la mescalina, i bottoni peyote (peyote buttons), funghi di psilocibina, e l’hashish con altri nella mia casa di studi asiatici ‘spalancarono la mia mente’ (‘blew my mind’). Catapultato in straordinarie dimensioni oltre ogni mia immaginazione (beyond my wildest dreams), io esplorai estaticamente quello che io sentii essere gli indescrivibili ‘cieli’ dei regni soprannaturali. Incredibili visioni (vistas) di abbaglianti luci d’arcobaleno (dazzling rainbow lights), esseri di pura energia, e trasformazioni di mente dilatante si schiudevano con ogni nuova esperienza (…). Pochi anni dopo, comunque, ebbi una esperienza con l’LSD che mi avrebbe avvertito sugli inganni che io avevo abbracciato. (….) un potente demone spirito s’impossessò di me. Non ero più in controllo di me stesso e questa forza demoniaca prese le redini. Mentre parte di me guardava senza aiuto, il demone-stregone lanciò un certo numero di potenti incantesimi e mi diede visioni di orrende tenebre. Dopo alcune ore di tremenda tortura interna su questo ‘cattivo viaggio’, il demone (..) mi lasciò sdraiato come una bambola di stracci. Io non potei parlare per due giorni interi, e ci vollero sei mesi per guarire i danni psicologici’.[5]Quindi anche l’uso di droghe allucinogene (non importa se naturali o chimiche) deve essere messo tra le pratiche occulte; non a caso gli sciamani facevano uso di queste sostanze che dilatano la mente e producono stati alterati di coscienza ancora prima che esse prendessero piede in Occidente, e non a caso delle sostanze allucinogene venivano sempre usate da praticanti yoga in India sin dai tempi antichi. Certamente non fu Dio a dire loro di usare queste sostanze ma qualche spirito maligno; quindi il loro uso affonda le radici nell’occultismo.
[1]Marilyn Ferguson, op. cit., pag. 94
[2]Ibid., pag. 412
[3]Cfr. 1 Cor. 3:16,17; 6:19
[4]Cfr. 1 Tess. 4:4; 5:23
[5]Randall Baer, op. cit., pag. 7,8
[Tratto dal libro scritto da Giacinto Butindaro, dal titolo: Il New Age]
In questi giorni ho letto la testimonianza di Rabindranath R. Maharaj che era un ex Guru della famiglia dei bramini. Racconta che quando faceva la meditazione trascendentale aveva dei contatti con gli dei Indù che erano dei demoni. Ecco cosa racconta nel libro ‘La Morte di un Guru’
‘Preoccupato com’ero per questi tossicodipendenti, cominciai a passare
sempre più tempo con loro. Riflettevo e pregavo con zelo, vedendo che
tanti di questi drogati — ma certamente non tutti — provavano le
medesime sensazioni degli yoghi: alcuni le raggiungevano con gli
stupefacenti, mentre altri con la meditazione orientale. Imparai anche
che i narcotici erano la causa di stati alterati di consapevolezza, del
tutto simili a quelli sperimentati per mezzo della meditazione. Per i
demoni era così possibile manipolare i neuroni del cervello in modo
da creare ogni sorta di esperienza apparentemente reale, ma che in
realtà era solo un trucco ingannevole esercitato sulla mente. Gli
stessi spiriti maligni che mi avevano spinto in meditazioni sempre
più profonde, allo scopo di tenermi sotto il loro controllo, si
nascondevano ovviamente dietro gli stupefacenti, col medesimo fine
diabolico. Cominciai a vedere che la medesima strategia satanica si
trovava alla base dei narcotici, della meditazione, del sesso libero,
della ribellione rivoluzionaria giovanile che in quei tempi
cominciava a manifestarsi con il movimento degli hippies e per
mezzo di alcune musiche come quelle dei Beatles e dei Rolling
Stones. Ricordo un concerto dei Rolling Stones al quale erano
intervenute 250000 persone a Hyde Park, tenuto in memoria di
Bryan Jones, morto poco tempo prima per overdose. Quelle persone
erano eccitate dalla musica come ci si eccita con l’hashish o con
l’LSD.
Ciò che mi sorprese più di tutto fu la scoperta che la filosofia che si
trovava alla base di tutta questa controcultura fatta di droga, di
ribellione e di musica rock, era fondamentalmente l’induismo: il
medesimo inganno circa l’unità di tutti gli esseri viventi, il
vegetarianismo, il continuo evolversi della persona per unirsi
all’Universo, la via che ognuno deve trovare per sé. (L’induismo
insegna che il dharma di ogni individuo, la regola del suo
comportamento, è diversa da una persona all’altra e deve essere
scoperta individualmente; non esiste un medesimo codice morale per
tutti. Krishna insegnò che una persona può scegliere qualsiasi strada:
cioè ciascuno può fare ciò che vuole e comunque arrivare sino a lui.)
Scopersi che migliaia di giovani non si accontentavano di diventare
soltanto schiavi della droga, ma si inoltravano sulla strada della
meditazione trascendentale e di numerosi altri esercizi di yoga: in
questo modo tutto il loro pensiero veniva adombrato dal misticismo orientale.
[La Morte di un Guru pag. 96,97]
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