La Chiesa dei santi deve pregare anche per i politici e per tutte le autorità
La Chiesa dei santi deve pregare anche per i politici e per tutte le autorità
L’apostolo Paolo ha scritto questa esortazione a Timoteo, affinché lo insegnasse, e così pure facciamo anche noi:
«Io esorto dunque, prima d’ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché possiamo menare una vita tranquilla e quieta, in ogni pietà e onestà» (1 Timoteo 2:1-2)
L’apostolo esorta Timoteo ad insegnare nella Chiesa, tra le altre cose, che i membri devono pregare per tutti gli uomini e anche per le autorità (che oggi sono il governo, i magistrati, i giudici, i funzionari pubblici di ogni genere, le forze dell’ordine etc.).
Tali richieste fatte a Dio sono utili alla Chiesa per vivere in pace e in tranquillità, cosa che oggi è possibile qui in Italia, ma non è la medesima cosa in tutti i paesi del mondo. La tranquillità è sempre minacciata da coloro che vogliono produrre disordine e morte, ai quali noi santi ci dobbiamo opporre in modo spirituale, cioè con la preghiera.
Pertanto, fratelli e sorelle nel Signore, se non lo state già facendo, è venuta l’ora di cominciare a pregare intensamente anche per tutte le autorità, affinché si possa vivere una vita tranquilla e pacifica. Inoltre, se nelle Chiese si infiltrano celatamente delle autorità, questi sappiano che la Chiesa non è contro le autorità, ma le favorisce e vuole il loro bene. Naturalmente, quando l’autorità impone ai santi di non adorare il Signore Iddio o di non annunziare l’Evangelo della grazia di Gesù Cristo, allora si è chiamati da Dio a disubbidire, ma senza fare mai alcun male a nessuno.
Che Dio preservi i suoi santi da ogni male.
Giuseppe Piredda