Bisogna prostrarsi e adorare il Signore Gesù, che è Dio benedetto in eterno
Bisogna prostrarsi e adorare il Signore Gesù, che è Dio benedetto in eterno
Molti furono quelli che si prostrarono davanti a Gesù, e quelli che lo adorarono anche quando era sulla terra con carne simile alla nostra. Uno di quelli che si è prostrato davanti a Gesù per adorarlo è il cieco nato, che il Signore guarì con una potente guarigione, che i Giudei non volevano credere e soprattutto non volevano che Gesù fosse riconosciuto come come il Cristo di Dio.
Gesù dopo aver guarito il cieco nato, lo ritrova dopo che i Giudei lo avevano cacciato, e gli dice queste parole, per assicurarsi che, dopo essere stato guarito dalla malattia, credesse in Lui:
«Gesù udì che l’avean cacciato fuori; e trovatolo gli disse: Credi tu nel Figliuol di Dio? Colui rispose: E chi è egli, Signore, perché io creda in lui? Gesù gli disse: Tu l’hai già veduto; e quei che parla teco, è lui. Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostrò dinanzi» (Giov. 9:35-38).
Quell’uomo era cieco, fu guarito da Gesù, fu cacciato dai Giudei, ma alla fine fu accolto da Gesù Cristo, il Figliolo di Dio. Il cieco disse “Signore, io credo” e gli si prostrò dinanzi, come segno di sottomissione e di riconoscimento che Gesù era il Figliolo di Dio.
Cari fratelli nel Signore, ricordatevi che anche noi credenti possiamo e dobbiamo prostrarci davanti a Gesù in preghiera, e credere che Egli è il Figliolo di Dio.
Bisogna tenere sempre presente, tra le altre a riguardo di Gesù, queste cose per non dimenticare mai davanti a chi ci prostriamo, perché Egli è:
- il Cristo di Dio (cfr. Luca 9:20);
- Dio benedetto in eterno (cfr. Rom. 9:5);
- l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito d’ogni creatura, poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e nella terra; e tutte le cose sussistono in Lui (cfr. Col. 1:15-17);
- Colui che ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel suo regno (cfr. Col. 1:13);
- Colui nel quale abbiamo avuto la redenzione, la remissione dei nostri peccati (cfr. Col. 1:14);
- il capo della Chiesa (cfr. Col. 1:18);
- Colui che è morto per noi, è risuscitato dai morti ed è alla destra di Dio ed intercede per noi (cfr. Rom. 8:34);
- Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati (cfr. Apoc. 1:5);
- Colui che ci ha riconciliati con Dio (cfr. 2Cor. 5:18);
- Colui che è la propiziazione per i nostri peccati, e per quelli di tutto il mondo (cfr. 1Giov. 2:2);
- la Parola di Dio (cfr. Apoc. 19:13);
- Colui che viene colle nuvole (cfr. Apoc. 1:7);
- l’Alfa e l’Omega (cfr. Apoc. 1:8);
- Colui per mezzo del quale è stata fatta ogni cosa (cfr. Giov. 1:3);
- Colui che battezza con lo Spirito santo (cfr. Atti 2:33);
- Colui mediante le cui lividure si ottiene la guarigione del corpo (cfr. 1Pietro 2:24);
- Colui in cui abita corporalmente tutta la pienezza della deità (cfr. Col. 2:9);
- … .
Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, che è stato assunto in cielo, si trova alla destra di Dio (cfr. Atti 7:55-56), e là dove si trova, viene adorato da tutti gli angeli di Dio (cfr. Ebr. 1:6; Apoc. 5:12-14).
Pertanto, chi crede che Gesù è il Cristo, il Figliolo di Dio, il nostro Salvatore e Signore, deve anch’egli prostrarsi e adorarLo in preghiera, come pure fanno gli Angeli nel cielo, senza avere alcuna vergogna, né di parlare del Suo nome al mondo intero, né di prostrarsi e di adorarLo come si conviene.
A Colui che siede sul Trono e all’Agnello, siano la gloria, l’onore e la lode, ai quali appartengono nei secoli dei secoli. Amen!
Giuseppe Piredda