Chi non ascolta ciò che la Scrittura gli dice è un ribelle!
Chi non ascolta ciò che la Scrittura gli dice è un ribelle!
Molti credenti non vogliono ASCOLTARE la predicazione degli insegnamenti scritti nella Parola di Dio, ma vorrebbero sentire soltanto dei messaggi che confermano i loro pensieri e credenze diverse, a cui non voglio o rinunciare per nessun motivo.
Ai tempi del Profeta Isaia, l’Eterno ha fatto sapere queste cose al popolo d’Israele:
«Giacché questo è un popolo ribelle, son de’ figliuoli bugiardi, de’ figliuoli che non vogliono ascoltare la legge dell’Eterno, che dicono ai veggenti: ‘Non vedete!’ e a quelli che han delle visioni: ‘Non ci annunziate visioni di cose vere! Diteci delle cose piacevoli, profetateci delle chimere!
Uscite fuor di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci d’innanzi agli occhi il Santo d’Israele!’
Perciò così dice il Santo d’Israele: Giacché voi disprezzate questa parola e confidate nell’oppressione e nelle vie oblique, e ne fate il vostro appoggio, questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia rovina, che fa pancia in un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante» (Isaia 30:9-13)
Non c’è niente di nuovo sotto il sole, e ciò che è scritto per l’addietro è scritto per nostro ammaestramento (cfr. Eccl. 1:9; Rom. 15:4).
Sappia il popolo di Dio, che i ribelli che non si convertono dalle loro vie malvage riceveranno da Dio la condegna mercede della loro condotta, come anche ha ricevuto un Profeta di Dio ribelle:
«E quando il profeta che avea fatto tornare indietro l’uomo di Dio ebbe ciò udito, disse: ‘È l’uomo di Dio, ch’è stato ribelle all’ordine dell’Eterno; perciò l’Eterno l’ha dato in balìa d’un leone, che l’ha sbranato e ucciso, secondo la parola che l’Eterno gli avea detta’.» (1Re 13:26)
Cari nel Signore, perciò, considerando quanto vi ho esposto sopra, non rifiutatevi di essere obbedienti a Dio, e badate bene a come ascoltate e badate pure che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.
Giuseppe Piredda