Stai attento, ciò che ricevi da Dio non ti mette al riparo dallo sviamento dalla fede

Nel libro del Predicatore Salomone, figliolo di Davide, Re d’Israele, stanno scritte queste parole:

«Io ho detto, parlando in cuor mio:

‘Ecco io ho acquistato maggior sapienza di tutti quelli che hanno regnato prima di me in Gerusalemme’;

sì, il mio cuore ha posseduto molta sapienza e molta scienza.» (Eccl. 1:16)

Ciò che ha scritto Salomone era assolutamente vero, infatti ricevette da Dio una grande misura di sapienza e d’intelligenza che gli sono venuti dall’alto, da parte di Dio, com’è scritto:

«E Dio gli disse: ‘Giacché tu hai domandato questo, e non hai chiesto per te lunga vita, né ricchezze, né la morte de’ tuoi nemici, ma hai chiesto intelligenza per poter discernere ciò ch’è giusto, ecco, io faccio secondo la tua parola; e ti do un cuor savio e intelligente, in guisa che nessuno è stato simile a te per lo innanzi, e nessuno sorgerà simile a te in appresso.» (1 Re 3:11-12)

Benché Salomone ricevette da Dio tanta sapienza ed intelligenza per discernere ciò ch’è giusto e gradito a Dio, da ciò che non lo è, pure si diede ad amare molte donne straniere, delle quali Iddio ordinò di non andare da loro, perché avrebbero certamente pervertito il cuore per seguire altri dèi; ma Salomone non diede retta alle parole di Dio, non seguì ciò che gli fu ordinato (cfr. 1Re 11:1-3), e di lui sono scritte anche queste parole che riguardano la fine della sua vita:

«cosicché, al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gl’inclinarono il cuore verso altri dèi; e il cuore di lui non appartenne tutto quanto all’Eterno, al suo Dio, come avea fatto il cuore di Davide suo padre. E Salomone seguì Astarte, divinità dei Sidonî, e Milcom, l’abominazione degli Ammoniti. Così Salomone fece ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno e non seguì pienamente l’Eterno, come avea fatto Davide suo padre. Fu allora che Salomone costruì, sul monte che sta dirimpetto a Gerusalemme, un alto luogo per Kemosh, l’abominazione di Moab, e per Molec, l’abominazione dei figliuoli di Ammon. E fece così per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifizi ai loro dèi. E l’Eterno s’indignò contro Salomone, perché il cuor di lui s’era alienato dall’Eterno, dall’Iddio d’Israele, che gli era apparito due volte, e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andar dietro ad altri dèi; ma egli non osservò l’ordine datogli dall’Eterno.» (1 Re 11:4-10)

Perciò, cari fratelli e sorelle nel Signore, sappiate che qualsiasi dono si riceve da Dio, sia doni di ministerio, doni spirituali, sapienza, intelligenza e qualsiasi altra cosa che siano doni potenti al cospetto di Dio e degli uomini, non vi porrà al riparo dallo sviamento di cuore e di mente, non sarete al sicuro dal rinnegare Gesù Cristo e la verità, perché la fine di Salomone nella sua vecchiaia ed anche tutta la Somma della Parola ce lo insegnano; infatti Gesù e gli Apostoli esortavano molte volte e con molte parole i discepoli a perseverare nella fede sino alla fine, non solo per molti tempi della loro vita, ma FINO ALLA FINE (cfr. Matteo 7:15; Atti 20: 29-31; 2Pietro 2:1; Giuda).

Lo sviamento di Salomone ha spinto il popolo che lo seguiva ad adorare altri dèi, e a rinnegare l’Eterno come unico e solo vero Dio in tutto il creato; perciò, cari fratelli, non illudetevi, non pensiate che oggi le cose non possano succedere com’è avvenuto a quel tempo, infatti ciò ch’è scritto per l’addietro è scritto per nostro ammaestramento, ed è tutto scritto perché i discepoli di Gesù Cristo rimangano fermi nella fede in Dio e ritengano nel loro cuore la speranza fino alla fine dei loro giorni (cfr. Rom. 15:4).

Se voi siete tra quelli che pensate di non potervi sviare dalla verità, se voi pensate di non potervi sviare perché siete nati di nuovo, o perché siete stati chiamati al ministerio, e con ciò pensate di essere immuni, voi vi state illudendo, e dovete perciò ammettere, per amore di verità e della Parola di Dio, pure che il vostro Pastore, il vostro Dottore o il vostro Profeta abbiano la possibilità di sviarsi, e se non lo ammettete a voi stessi e agli altri, voi mentite prima a voi stessi e poi anche agli altri. Sono proprio gli sviati di cuore a non parlare della possibilità di sviarsi, è una verità che vogliono nascondere, essendo che sentono nel loro cuore che le cose non vanno per niente bene, ma ci sono di quelli che si sviano ma continuano a fare le cose che facevano prima, per inerzia, ma si capisce che sono prive di spiritualità e non provengono da Dio.

Dunque, sapendo che tutto ciò che è accaduto a Salomone può anche accadere oggi a qualsiasi altra persona, nessuno escluso, il popolo di Dio deve stare sempre in guardia con tutti gli uomini e deve sempre giudicare e valutare tutte le cose che vengono dette per insegnare e guidare il popolo di Dio, per discernere sempre ogni cosa, ritenere il bene e rigettare il male. E, oltre a giudicare le cose che vengono dette, è molto importante anche badare ai frutti dell’albero, perché non si mangia niente da un albero sterile che non fa frutto, anche se prima ne faceva, ma se smette di fare frutto, diventa un albero inutile da tagliare (cfr. Luca 13:7); i tralci della vite che non producono frutto vanno solo tagliati e gettati nel fuoco (cfr. Giov. 15.1-2, 6); infatti, l’albero buono si riconosce dai frutti, che sono le opere che si compiono, ed uno più doni potenti e gloriosi ha ricevuto da Dio, siano essi anche la sapienza, la conoscenza della Parola di Dio o l’intelligenza, più gli verrà ridomandato dal Signore, perciò deve portare più frutti degli altri.

Se uno è un albero scelto da Dio per un compito particolare, deve portare frutti particolarmente buoni e in abbondanza del tipo per cui è stato scelto da Dio, ed il frutto dev’essere costante e permanente, il lavoro fatto da uomini chiamati da Dio al ministerio dopo tanto tempo se ne deve vedere il frutto, devono lasciare il segno del frutto che hanno portato, non può essere evanescente ciò che hanno fatto, invisibile ed inesistente, come pure Gesù ci ha insegnato:

«E di nuovo disse: A che assomiglierò il regno di Dio?

Esso è simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché tutta sia lievitata.» (Luca 13:20-21)

Non solo si propaga nella Chiesa il cattivo lievito delle eresie e falsi e dannosi insegnamenti, ma lo fa anche la verità, che è più potente della menzogna.

Coloro che sono mandati da Dio, devono produrre per forza un effetto e delle conseguenze sia nel mondo che nella Chiesa, la verità che insegnano ne deve impregnare tutti e devono vedersi i risultati, perché la cosa proviene da Dio e non dagli uomini, come si vede che un po’ di lievito posto in mezzo alla farina, questa alla fine lievita tutta.

Se non si vede nulla di concreto, se non ci sono frutti, se l’albero non produce frutti e quelli che dice di aver fatto non hanno prodotto nulla di concreto dopo tanto tempo, è chiaro che c’è qualcosa che non va, che la cosa non proviene da Dio.

Cari fratelli e sorelle nel Signore, molti lupi rapaci dal mondo entrano nella Chiesa, ed altri si trasformano in mezzo alla Chiesa da pecore che erano diventano lupi rapaci, i peggiori di tutti, per attirare a sé i discepoli del Signore distogliendoli da seguire Dio, e li seducono per seguire l’uomo, per divorarli e fare di loro la preda ed il sostegno della propria vita.

La seduzione del diavolo è molto forte, sappiatelo, egli è riuscito e riuscirà e riuscirà in futuro a farsi seguire nella ribellione anche da molti angeli del cielo, quindi, perché è molto forte la seduzione che mette in atto, e siccome tutti hanno il loro punto debole, sarà su quello che il diavolo punterà per sedurvi e farvi sviare dalla verità. Non illudetevi, voi non siete superiori a Salomone, né a nessun altro, e ciò che è successo a lui può accadere anche a voi, perciò siate sempre umili, badando bene che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.

L’amor mio è con tutti voi in Cristo Gesù.

Giuseppe Piredda