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RICORDATEVI CHE SCHERNIRE NON È DA DIO, ED OGNI GIUSTIFICAZIONE A FARLO È DAL MALIGNO

6 giugno 2023

RICORDATEVI CHE SCHERNIRE NON È DA DIO, ED OGNI GIUSTIFICAZIONE A FARLO È DAL MALIGNO

Giuda, nella sua epistola che parla dei falsi dottori e contro coloro che si sono introdotti nella Chiesa di Gesù Cristo e agiscono in modo da volgere in dissolutezza la grazia del nostro Signore Gesù Cristo e negano Gesù come UNICO SIGNORE E PADRONE (cfr. Giuda 4), scrive contro quei tali anche queste parole:

«Ma voi, diletti, ricordatevi delle parole dette innanzi dagli apostoli del Signor nostro Gesù Cristo;

com’essi vi dicevano: Nell’ultimo tempo vi saranno degli SCHERNITORI che cammineranno secondo le loro empie concupiscenze.

Costoro son quelli che provocano le divisioni, gente sensuale, che non ha lo Spirito.» (Giuda 1:17-19)

Innanzi tutto è bene ricordare e spiegare cosa significa la parola SCHERNIRE:

“Vuol dire deridere, beffare, canzonare qualcuno con parole o atti sprezzanti, in modo da mortificarlo in sé e umiliarlo davanti agli altri”.

Come può uno che dice di essere un servitore di Dio e arrivare a farsi beffe del prossimo, ad approvare e giustificare una tale cosa, e soprattutto nei confronti di chi al pari suo si affatica nel campo del Signore per annunziare l’Evangelo della grazia per la salvezza delle anime perdute, ed esorta in più i santi a perseverare nella fede sino alla fine; dico, come può quel tale anche lontanamente credere che SCHERNIRE un fratello possa in qualche modo essere un’azione approvata da Dio? Solo a pensare una cosa del genere è di una stoltezza e cattiveria tale da essere inaccettabile. Non arrivare a capire neppure queste cose minime che riguardano la sfera della santificazione personale e procedere senza scrupolo alcuno nello SCHERNIRE IL PROSSIMO, si può solo capire leggendo la continuazione del passo che ho riportato sopra di Giuda, cioè quei tali che agiscono in tale maniera sono gente che cammina secondo le loro empie concupiscenze.

Infatti, sono proprio quei tali che provocano persino le DIVISIONI NELLA CHIESA di Gesù Cristo, come ha scritto sempre Giuda. Alla fine, gli SCHERNITORI sono persona cattive d’animo, non fanno ridere, fanno piangere.

Considerando le parole di Giuda nel loro insieme, quindi, tutte le cose che identificano il profilo dei falsi dottori che hanno rinnegato Cristo (cfr. 2Pietro 2:1) combaciano tutti alla perfezione, anche il fatto che DIVENTANO SCHERNITORI e addirittura cercano di giustificarlo, citando questo passo:

«A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro, e a dire: ‘Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, o è andato in disparte, o è in viaggio; fors’anche dorme, e si risveglierà’. E quelli si misero a gridare a gran voce, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle picche, finché grondavan sangue.» (1 Re 18:27-28) Leggi tutto…

COSE ABOMINEVOLI DA CUI GUARDARSI

5 giugno 2023

COSE ABOMINEVOLI DA CUI GUARDARSI

Nel libro dei Proverbi si leggono alcune cose che sono odiate da Dio, che sono abominevoli, cioè sono cose spregevoli, detestabili, odiose agli occhi di Dio, e devono quindi esserlo anche agli occhi dei figlioli di Dio.

Ecco un elenco di sette cose abominevoli che Dio odia che gli uomini facciano:

«Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio:
gli occhi alteri,
la lingua bugiarda,
le mani che spandono sangue innocente,
il cuore che medita disegni iniqui,
i piedi che corron frettolosi al male,
il falso testimonio che proferisce menzogne,
e chi semina discordie tra fratelli.» (Prov. 6:16-19)

Cari fratelli nel Signore, quelle elencate sopra da Salomone sono cose deplorevoli da condannare in chiunque le commetta, siano essi credenti o non credenti, semplici fratelli o peggio ancora se si dichiarano ministri dell’Evangelo. In riferimento a coloro che dicono di essere predicatori dell’Evangelo, e sono persone SUPERBE, quindi ALTERE, che dicono MENZOGNE per difendere i loro interessi, che fanno del male al prossimo, che nel loro cuore stanno continuamente complottando contro il prossimo per fargli del male e formano disegni iniqui nascondendosi nel nome di Dio, che testimoniano menzogne e manipolano i fatti e le parole di chi odiano, pensate voi che tali persone rimarranno impunite davanti a Dio? Pensate voi che basta nascondersi dietro alle parole “io predico l’Evangelo”? No, vi dico, quei tali riceveranno maggiore punizione per i loro peccati, perché appunto si sono trincerati dietro alla parola “Evangelo”, senza averne il cuore e i sentimenti del nostro Signore Gesù Cristo nell’annunziarlo. Cari nel Signore, guardatevi da quei tali che si riempiono la bocca della parola Evangelo, ma nel loro cuore sono corrotti e malvagi.

Cari nel Signore, non siate loro compagni, perché sapete ormai bene che sta scritto che le cattive compagnie corrompono i buoni costumi (cfr. 1Cor. 15:33). Certi tali non si creano nessun problema a dividere la Chiesa, a seminare discordie tra fratelli, creandosi una sètta che deve obbedire loro anziché a Dio che ordina di cercare il dialogo e di stare uniti.

Pensate a questo, anche in mezzo al mondo, che giace nel maligno, non reputano persone degne di fiducia e di credibilità le persone che fanno tali cose che sono elencate nel passo sopra riportato, come possono dei credenti che dicono di temere Iddio e sanno che devono fuggire il male, associarsi a tali persone? Leggi tutto…

CI SONO COSE CHE CONTRADDISTINGUONO I CREDENTI MATURI E COLPISCONO GLI INCREDULI

4 giugno 2023

CI SONO COSE CHE CONTRADDISTINGUONO I CREDENTI MATURI E COLPISCONO GLI INCREDULI

Ci sono spiegazioni, comportamenti e dottrine che sono molto particolari nel cristianesimo, che non si ritrovano facilmente nelle altre forme di religione, tra le quali bisogna ricordare anche queste parole che seguono, molto importanti, che manifestano ciò che uno ha nel suo cuore, se prova sentimenti come quelli del Signore Gesù Cristo oppure no:

«benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v’oltraggiano.» (Luca 6:28)

Un tal modo di reagire a chi ti contrasta, cercando il suo bene e non desiderando il suo male, tanto meno causandogli del male, è qualcosa che può essere messa in pratica solo da credenti umili e maturi spiritualmente, non da credenti immaturi e deboli carnalmente. Il credente maturo si affida totalmente a Dio, in Lui ripone tutta la sua fiducia, perché crede fermamente e non dubita che Lui è il giusto giudice e che darà la giusta retribuzione ad ognuno, a suo tempo. Dunque, non bisogna cercare di farsi vendetta con le proprie mani (cfr. Rom. 12:19), ma bisogna lasciare il posto a Dio, che faccia Lui.

Infatti, l’uomo assennato e maturo è lento ad adirarsi, e non cerca vendette, e considera una cosa gloriosa il passare sopra gli oltraggi e sopra il male che subisce dagli uomini malvagi (cfr. Prov. 19:11). Leggi tutto…

CONDUCETEVI COME FIGLIOLI DI LUCE E NON PARTECIPATE ALLE OPERE INFRUTTUOSE DELLE TENEBRE, ANZI, PIUTTOSTO RIPRENDETELE

3 giugno 2023

CONDUCETEVI COME FIGLIOLI DI LUCE E NON PARTECIPATE ALLE OPERE INFRUTTUOSE DELLE TENEBRE, ANZI, PIUTTOSTO RIPRENDETELE

Premessa

Cari fratelli nel Signore, voi sapete molto bene che l’Apostolo Paolo ha annunziato per tutto il mondo dov’è stato che la salvezza è per grazia, mediante la fede, che è un dono di Dio e non può essere meritato, che non si può essere salvati per opere, neppure aggiungendole alla fede.

Per quanto riguarda il credere che alla fede si devono aggiungere le opere, beh, chi insegna una tale falsità, come fanno i cattolici romani, deve spostare la certezza della salvezza alla fine della vita di una persona, che è l’unico momento in cui si potrebbe, qualora il concetto fosse vero, fare i conti delle buone opere compiute.

Infatti, i cattolici romani che insegnano tale falsità, se interrogati per bene su questo punto, non vi dicono che sono già salvati, non ne sono certi, perché non hanno fede e non sono nati di nuovo, e i loro peccati non sono stati rimessi, e vi risponderanno che il tutto si vedrà alla fine, al giudizio di Dio, quando farà la conta delle opere.

Perciò, prima di accusare qualcuno dei santi, che sono nati nuovo e dicono di essere savati per fede e ne sono assolutamente sicuri, dico prima di accusare i santi di insegnare una tale falsità come la insegnano i cattolici romani, ci sono degli elementi ben precisi da mettere insieme e da confutare, non basta una virgola fuori posto o una parola discutibile e opinabile, ma è tutto l’insegnamento che va confutato una volta che è stato ben delineato, e che va ben spiegato nei dettagli e poi corretto dal punto di vista biblico.

Se la confutazione non viene fatta in tale maniera, nel modo corretto secondo i canoni giusti, se non si confuta e non si dimostra chiaramente quale sia il pensiero da confutare, senza ombra di dubbio, non si tratta di confutazione, ma solo di chiacchiere volte a fare del male contro coloro che sono stati presi di mira dagli scellerati distruttori della Chiesa di Gesù Cristo. Sì, vi dico, che quei tali sono distruttori della Chiesa di Gesù Cristo, perché ancora tutti si aspettano di vedere dove stanno costruendo la Chiesa, ma si vedono solo i colpi per distruggere, non si vedono da nessuna parte i mattoni per costruire le mura della Chiesa.

Torniamo al nostro servo di Dio Paolo, parliamo di lui e di quello che ha scritto per mettere in guardia la Chiesa e per edificarla, che è molto meglio, anziché dedicare del tempo ai ciarlatani che sono presenti in mezzo alla Chiesa di Gesù Cristo e che pretendono di dettare legge a tutti, ma non danno per niente il buon esempio.

Abbiamo già detto che Paolo ha annunziato che la salvezza è per fede, come dimostrato da queste parole:

«Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, ch’Egli ha copiosamente sparso su noi per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, affinché, giustificati per la sua grazia, noi fossimo fatti eredi secondo la speranza della vita eterna.» (Tito 3:5-7)

E ancora:

«Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand’eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne’ luoghi celesti in Cristo Gesù, per mostrare nelle età a venire l’immensa ricchezza della sua grazia, nella benignità ch’Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio.» (Efesini 2:4-8)

E di passi simili che parlano della salvezza per fede, ce ne sono tanti altri nelle Scritture, e dovrebbe essere vostra cura, fratelli nel Signore, andare a leggerli e studiarli attentamente, affinché non siate trasportati da ogni vento di dottrina che soffia in mezzo alla Chiesa di Gesù Cristo.

I credenti salvati per fede devono santificarsi e fare il bene

Tenendo fermo, dimostrato e immodificabile ciò che è stato detto in premessa a riguardo della salvezza per fede, vediamo che cosa scrive l’Apostolo Paolo per esortare i santi di Efeso a santificarsi e a fare tutte le opere che sono conformi alla volontà di Dio. Tra le quali, leggiamo queste parole:

«Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie.

Poiché voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.

Niuno vi seduca con vani ragionamenti; poiché è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli.

Non siate dunque loro compagni; perché già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore.

Conducetevi come figliuoli di luce (poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà e giustizia e verità), esaminando che cosa sia accetto al Signore.

E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele» (Efesini 5:3-11)

Con quelle parole, Paolo ammaestra tutti i credenti, perché tali cose che dice non sono rivolte solo agli Efesini, ma a tutti i credenti di ogni nazione ed epoca in cui sono vissuti, vivono o vivranno.

Un credente deve sapere e deve impegnarsi a capire le cose che ancora non sa, se è conveniente che siano fatte oppure no. Cioè, prima di fare una cosa, il credente è obbligato a fare tutti i tipi di valutazione, per giungere alla conclusione se ciò si possa considerare qualcosa che scandalizza i deboli della Chiesa o addirittura gli increduli che sono stati evangelizzati, oppure sia una cosa che si possa fare senza alcun problema per nessuno. Leggi tutto…

RAGIONAMENTI SUL LIBRO DELLA VITA E SULL’INCREDULITA’ DELLA PERDITA DELLA SALVEZZA

2 giugno 2023

RAGIONAMENTI SUL LIBRO DELLA VITA E SULL’INCREDULITA’ DELLA PERDITA DELLA SALVEZZA

Purtroppo, sono costretto a scrivervi anche queste parole, per istruirvi e mettervi in guardia in merito a quanto concerne l’essere scritti nel libro della vita e la possibilità che esiste di perdere la salvezza e dunque, esserne cancellati da esso.

Ci sono in giro per la rete dei cianciatori e seduttori di menti, che continuano a mentire e a manipolare persino le Scritture, non solo le parole che dicono i credenti per edificare e consolare la Chiesa, non parlando di esse come si conviene, non ne parlano in maniera completa ed esaudiente; ma ne parlano in modo che chi legge venga ammaestrato in tutta la verità, e non traviato e portato a credere quello che vuole chi scrive. I soliti cianciatori e seduttori di menti, che sono talmente gonfi da non rendersi conto del danno che stanno provocando in mezzo alla Chiesa di Gesù Cristo, sono indurati di mente e di cuore, lasciati a loro stessi, e si vede chiaramente da come parlano e si conducono.

Ormai è noto ai più nella Chiesa di Gesù Cristo che coloro che si ravvedono e credono nell’Evangelo di Gesù Cristo sono quelli che sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo (cfr. Ap. 13:8), perché a quelli che non sono scritti, non gli viene concesso da Dio di ravvedersi e di credere nell’Evangelo.

A conferma del fatto che Iddio salva quelli soltanto che Lui vuole, secondo il suo proponimento ed il beneplacito della sua volontà, leggiamo le seguenti parole scritte da Luca:

«E i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero(Atti 13:48)

Quindi, quelli che non sono mai stati scritti nel libro della vita e non gli viene concesso da Dio di ravvedersi, non vengono salvati e vanno per certo in perdizione.

A quel discorso, di deve aggiungere anche quest’altro che ora vi espongo, che è poi la parte che taluni cianciatori e seduttori di menti vogliono nascondere alla Chiesa, per fargli dimenticare che i credenti possono sviarsi dalla verità e andare in perdizione. Coloro che ragionano in tale maniera, dimostrano in fondo di non accettare e di non credere che la salvezza si può perdere, insomma credono che essendo stati salvati per fede tanti anni fa, ora qualsiasi cosa si mettano a fare o a dire, sono salvati lo stesso. Illusi, sono degli illusi quei tali, non ammettono che ci si possa sviare dalla verità, e questa considerazione da fare e da notare in certi cosiddetti ministri è molto importante, perché è la chiara ed evidente deviazione dalla verità della Parola di Dio, se non parlano come dovrebbero della verità, sono sviati, nascondono qualcosa, e bisognerebbe domandargli come mai LA NASCONDONO e non parlano della possibilità che la salvezza si può perdere? Non ne parlano, preferiscono dire, come fanno quelli che credono nella falsa dottrina “una volta salvati sempre salvati”, che un credente che non persevera non è mai stato scritto nel libro della vita. Ormai capisco che lo sviamento di cuore e di mente è talmente grave in quei tali, da essere ormai così evidente da essere spaventevolmente grossolano persino.

La Scrittura ci insegna, come abbiamo visto sopra, che vanno in perdizione coloro i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, ma è anche importante sapere che non ereditano la vita eterna neppure quelli i cui nomi sono stati una volta scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, ma avendo rinnegato la verità ed il Signore Gesù Cristo o essendosi sviati dalla verità, i loro nomi VENGONO CANCELLATI DAL LIBRO DELLA VITA.

Ecco cosa leggiamo nelle Scritture a tal proposito:

«Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli.» (Apocalisse 3:5)

Ed ancora, alla richiesta di Mosè fatta a Dio di cancellare il suo nome dal libro della vita, se non avesse avuto misericordia del popolo di Israele, l’Eterno ha risposto in questa maniera:

«Mosè dunque tornò all’Eterno e disse: ‘Ahimè, questo popolo ha commesso un gran peccato, e s’è fatto un dio d’oro; nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!’ E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro(Esodo 32:31-33)

Quindi, riassumendo, considerato quanto vi ho fin qui esposto, sappiate che nel momento del giudizio finale, quando saranno aperti i libri, tra i quali il libro della vita, tutti coloro che non vi saranno trovati scritti saranno gettati nello stagno di fuoco e di zolfo. Vi faccio presente che in quel libro non saranno trovati scritti sia i nomi di quelli che non sono mai stati scritti, sia quelli i cui nomi saranno stati cancellati perché si sono sviati dalla verità e non hanno perseverato nella fede sino alla fine (cfr. Ap. 20:11-15). Leggi tutto…

È Dio che concede il ravvedimento a chi vuole

1 giugno 2023

È Dio che concede il ravvedimento a chi vuole

I figli del sacerdote Eli, Hofni e Fineas, erano persone malvage, degli scellerati (cfr. 1Sam. 2:12, 17). Suo padre Eli, che era molto vecchio, li riprese, ma la Scrittura ci dice quale fu la reazione di quei ribelli:

«Quelli però non diedero ascolto alla voce del padre loro, perché l’Eterno li volea far morire.» (1 Samuele 2:25).

Da tali parole, risulta chiaro che i malvagi figlioli di Eli non si sono mai ravveduti, e ciò per volontà di Dio, perché il Signore Iddio aveva già decretato che sarebbero puniti e fatti morire.

Le Scritture ci insegnano che il ravvedimento ai perduti per convertirsi ed essere salvati è il Signore Iddio che lo concede solo a quelli che sono ordinati a vita eterna, cioè che sono scritti nel libro della vita (cfr. Atti 13:48). Anche nel caso in cui dei credenti si sviano dalla verità, per il loro ritorno in sé stessi a concedere il ravvedimento è sempre il Signore Iddio, e non dipende neppure in questo caso dall’uomo, come insegna l’Apostolo Paolo a Timoteo:

«Or il servitore del Signore non deve contendere, ma dev’essere mite inverso tutti, atto ad insegnare, paziente, correggendo con dolcezza quelli che contradicono, se mai avvenga che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità; in guisa che, tornati in sé, escano dal laccio del diavolo, che li avea presi prigionieri perché facessero la sua volontà.» (2Tim. 2:24-26).

Cari nel Signore, per quanto è stato sopra argomentato, ripetiamo che è doveroso sapere che è il Signore Iddio che concede il ravvedimento, sia per ottenere la salvezza secondo il suo proponimento della Sua elezione (cfr. Rom. 9:18), sia a quelli che sono suoi servitori o suoi figlioli, affinché ritornino nella retta via dopo essersi sviati. Leggi tutto…

L’OPERA PRIMARIA DA COMPIERE ORDINATA DA DIO

31 Maggio 2023

L’OPERA PRIMARIA DA COMPIERE ORDINATA DA DIO

Avvenne che Gesù moltiplicò i pani d’orzo ed i pesci e diede da mangiare ad una grande folla di persone che andava da lui. La gente avendo visto il miracolo volevano rapire Gesù per farlo re, ma Egli si ritirò sul monte tutto solo, poi quando fu sera i discepoli salirono su una barca per andare all’altra riva, e Gesù raggiunse la barca camminando sulle acque, e arrivarono all’altra riva.

La folla lo cercò e alla fine lo trovò di nuovo.

Gesù disse loro che non lo cercavano per aver assistito al miracolo che Egli fece, ma perché si riempirono la pancia di cibo.

Gesù voleva che si adoperassero per le cose che riguardavano la vita eterna, invece la folla si adoperava particolarmente per avere cibo da mangiare.

Poi seguì quest’altro discorso:

«Essi dunque gli dissero: Che dobbiam fare per operare le opere di Dio?

Gesù rispose e disse loro: Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato.» (Giovanni 6:28-29)

Quella folla capì che Gesù aveva mosso loro una critica, e gli chiesero quale fosse l’opera che avrebbero dovuto compiere per fare la volontà di Dio?

E Gesù gli rispose in quella maniera che abbiamo letto nel passo riportato sopra, cioé avrebbero dovuto prima di tutto CREDERE in Colui che Iddio Padre ha mandato, avrebbero dovuto credere in Lui che gli stava parlando in quel momento, alle sue Parole, alle sue opere, le quali mostravano che Dio era con Lui. Ma essi non credevano in Gesù.

Quell’opera è la prima cosa che un uomo deve fare, la più importante, perché è fondamentale che si creda che Gesù è il Figliolo di Dio, il Cristo di Dio, che è morto per i nostri peccati, che è risuscitato dai morti, ed è solo credendo nell’Evangelo di Gesù Cristo che si può ottenere la salvezza, solo Lui è il vero cibo che dura in vita eterna.

Compiere l’opera di Dio ha il suo principio nel credere in Gesù, bisogna credere che Gesù di Nazaret è il Cristo di Dio, il Messia, Egli è Colui che il Padre ha mandato per la remissione dei nostri peccati, per la nostra giustificazione, mediante la fede in esso. Leggi tutto…

La confessione di Pietro è anche la tua?

30 Maggio 2023

La confessione di Pietro è anche la tua?

Gesù fece un discorso che non piacque a tutta la moltitudine che lo ascoltava, anzi, molti si scandalizzarono e se ne andarono, non lo seguirono più. Il Signore disse anche ai dodici se pure loro se ne volessero andare. Pietro prese la parola e disse, anche a nome degli altri undici:

«Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiam creduto ed abbiam conosciuto che tu sei il Santo di Dio.» (Giovanni 6:68-69)

Le parole della confessione di Pietro, fatta anche a nome degli altri undici, è composta di tre parti importanti che voglio prendere in considerazione:

  1. “Tu hai parole di vita eterna”;
  2. “E noi abbiamo creduto”;
  3. abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.

Pietro e gli altri videro già dei miracoli potenti compiuti per le mani di Gesù, e sentirono i suoi insegnamenti, perciò credettero veramente in Lui, ed avevano conosciuto direttamente che Lui, Gesù di Nazaret, era il Cristo di Dio, ne erano assolutamente sicuri, era per loro una cosa certa, perché avevano fede in Lui. Credettero che Egli era il Cristo, il Messia che fu promesso da Dio nell’antichità e di cui i profeti parlarono e che era atteso dai Giudei. Gesù era il profeta di cui anche Mosè aveva parlato. Credettero che Gesù è il Figlio di Dio.

Non solo la Scrittura ci ammaestra con quella bella confessione di Pietro, ma anche l’eunuco fece una bella confessione dopo che fu evangelizzato da Filippo:

«E cammin facendo, giunsero a una cert’acqua. E l’eunuco disse: Ecco dell’acqua; che impedisce che io sia battezzato? Filippo disse: Se tu credi con tutto il cuore, è possibile. L’eunuco rispose: Io credo che Gesù Cristo è il Figliuol di Dio.» (Atti 8.36-37)

Filippo fu convinto di quella bella confessione dell’eunuco, infatti fece poi fermare il carro per battezzarlo in acqua.

L’eunuco credette con tutto il cuore, e credette non perché visse a fianco di Gesù e vide i suoi miracoli, ma semplicemente credette a Filippo che gli annunziò Gesù, il Cristo di Dio, attraverso le spiegazioni che gli diede sulle sacre Scritture che stava leggendo; egli credette a ciò che stava scritto nella Parola di Dio. Leggi tutto…

Bisogna pregare per vincere le tentazioni

29 Maggio 2023

Bisogna pregare per vincere le tentazioni

Poco prima di essere arrestato, Gesù andò sul monte degli Ulivi, insieme a dei discepoli, e disse loro queste parole:

«E giunto che fu sul luogo, disse loro: Pregate, chiedendo di non entrare in tentazione.» (Luca 22:40)

Ormai è noto a tutti i credenti che il diavolo va attorno ai santi cercando chi possa divorare, tendendogli vari lacci e cercando di farli cadere in tentazione e, comunque, anche non riuscendo a vincere i figli di Dio, la sua opera è costante nell’ostacolare la loro vita e renderla il più difficile possibile. Soprattutto il maligno cerca di togliere la pace e la gioia della salvezza ricevuta per fede.

Il diavolo qualcuno riesce anche a farlo sviare, a farlo deviare dalla via della verità, e ad altri gli riesce di farli rinnegare anche la fede ed il Signore Gesù Cristo.

Un punto debole dei credenti è il fatto che nella nostra carne abita ancora il peccato, e siamo tutti soggetti continuamente a combattere contro i desideri e le concupiscenze della carne, contro la superbia della vita, e contro altre cose che sono contrarie al cammino spirituale conforme alla volontà di Dio.

A tutte quelle cose i credenti devono reagire e contrapporsi, principalmente con la preghiera, perché praticando con costanza la preghiera e rimanendo di continuo in comunione col Signore Gesù Cristo, otteniamo da Dio la forza spirituale di evitare il più possibile di peccare e fare in modo che esso non regni su di noi. Leggi tutto…

I TRE SONO UNO

24 Maggio 2023

I TRE SONO UNO

Nel Vangelo di Giovanni leggiamo, tra l’altro, queste parole:

«Io ed il Padre siamo uno.» (Giov. 10:30)

Da molti passi delle Scritture risulta che Gesù non è la stessa e medesima persona del Padre, come nel passo riportato sopra, in cui viene espresso il concetto che Gesù ed il Padre sono uno solo, e ciò vuole anche dire che non sono la stessa persona, ma vuole dire che le due persone, insieme, formano uno soltanto, ed insieme anche allo Spirito santo santo formano UN SOLO E VERO DIO.

Nella parte conosciuta come la preghiera sacerdotale di Gesù, in preghiera il Signore chiede queste cose al Padre:

«Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola:

che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.» (Giov. 17:20-21)

In quella richiesta vediamo che Gesù chiede al Padre che anche tutti i membri della Chiesa devono impegnarsi e pregare affinché siano UNO, come sono UNO il Padre ed il Figliolo. Quindi, quell’UNO non denota il numero uno, ma la perfetta unità tra diverse persone.

Da questi passi, quindi, è breve il tratto per poter dire che il Padre, Gesù e lo Spirito santo sono uno, cioè i TRE SONO UNO; ciò è proprio quello che vuol dire la parola “Trinità”, che non è scritta nella Bibbia, è vero, ma ciò che ha importanza è il concetto che tale parola esprime ben presente nella Scrittura, e chi cita quella parola lo fa per ricordarne il concetto che esprime. Leggi tutto…

NOI PREDICHIAMO…

23 Maggio 2023

NOI PREDICHIAMO…

NOI PREDICHIAMO CRISTO CROCIFISSO

«Poiché i Giudei chiedon de’ miracoli, e i Greci cercan sapienza; ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per i Gentili, pazzia; ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più savia degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.» (1 Corinzi 1:22-25)

NOI PREDICHIAMO L’EVANGELO DI GESU’ CRISTO

«Poiché io v’ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai Dodici.» (1 Corinzi 15:3-5)

NOI PREDICHIAMO DI ESSERE MISERICORDIOSI, OLTRE CHE ESSERE SANTI

«Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre vostro.» (Luca 6:36)

«ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo.» (1 Pietro 1:15-16)

NOI PREDICHIAMO DI AMARE I PROPRI NEMICI, E NON DI ODIARLI

«Ma amate i vostri nemici» (Luca 6:35)

NOI PREDICHIAMO UNA FEDE OPERANTE, VIVA, PIENA DI OPERE, NON UNA FEDE MORTA

Cari nel Signore, vi faccio sapere che NOI oltre a predicare tutto quello che ho riportato sopra, annunziamo anche UNA FEDE OPERANTE, secondo quanto è scritto:

«Infatti, in Cristo Gesù, né la circoncisione né l’incirconcisione hanno valore alcuno; quel che vale è la FEDE OPERANTE PER MEZZO DELL’AMORE.» (Galati 5:6)

Proprio come faceva l’Apostolo Paolo, anche noi intendiamo annunziare a tutta la Chiesa e a tutto il mondo intero tutto il consiglio di Dio, non solo quello che potrebbe essere considerato un tornaconto personale come fanno taluni, e compreso in tutto il consiglio di Dio c’è anche quello che la FEDE di un credente salvato per grazia mediante la fede deve essere OPERANTE, cioè non ferma, non morta, ma che se la fede abita in un uomo, essa OPERA, di continuo, con costanza, e si prodiga di continuo per il bene di tutta la Chiesa, secondo quanto è insegnato nella Parola di Dio.

Dobbiamo insistere sul predicare sul fatto che i santi già salvati per fede e giustificati per fede, devono compiere le opere che devono fare tutti i credente, e molto di più le devono fare i servitori di Dio che si dichiarano tali e soprattutto quelli che vivono delle offerte della Chiesa. Insomma, costoro devono faticare, lavorare, devono compiere un servizio utile per la Chiesa e che se ne vedano i benefici effetti in molti. Non deve bastare il parlare solamente.

Siccome NOI, ma non so voi se leggete le stesse cose, dico noi leggiamo nelle sacre Scritture che un albero buono si riconosce dai FRUTTI BUONI, che sono le BUONE OPERE, quindi valutiamo e giudichiamo le opere che compiono tutti i credenti e soprattutto quelli che si dicono ministri di Dio. Leggi tutto…

L’Apostolo Paolo annunziò l’Evangelo non solo a parole

22 Maggio 2023

L’Apostolo Paolo annunziò l’Evangelo non solo a parole

L’Apostolo Paolo ha scritto queste parole ai santi di Tessalonica:

«Poiché il nostro Evangelo non vi è stato annunziato SOLTANTO CON PAROLE, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e CON GRAN PIENEZZA DI CONVINZIONE; e infatti voi sapete quel che siamo stati fra voi per amor vostro.» (1 Tess. 1:5)

L’Apostolo Paolo dice di aver annunziato l’Evangelo non soltanto a parole, come purtroppo fanno tanti oggi, ma l’ha annunziato anche con potenza, con lo Spirito santo, e anche con grande pienezza di convinzione.

Ora, se uno si vuole rassomigliare a Paolo e si vuole fare simile a lui, perché annunzi l’Evangelo di Gesù Cristo (cfr. 1 Cor. 15:3-5), deve ricordarsi pure che non lo deve fare solo a parole, ma anche con potenza, con lo Spirito santo e con gran pienezza di convinzione, e la cosa dovrà essere nota a tutti.

Annunziare l’Evangelo solo a parole non basta per definirsi un ministro di Dio simile a Paolo, le parole devono essere accompagnate dalle opere potenti e gloriose di Dio, e da tante buone opere riconosciute dai santi, da tanta manifestazione del frutto dello Spirito santo, e anche dall’amore verso il prossimo e verso la Chiesa tutta. In poche parole, bisogna essere facitori della Parola di Dio, portare frutto, non si devono produrre solo parole, solo suoni con la bocca, e opere niente, così non va bene, Paolo si poneva anche come esempio di vita ai fratelli, non apriva solo la bocca per parlare. Leggi tutto…

Una Parola sulla Preghiera

21 Maggio 2023

Una Parola sulla Preghiera

Dopo che Gesù ebbe finito di pregare, uno dei suoi discepoli gli chiese di insegnargli a pregare, e il Signore nella sua risposta, cominciò con dire questo:

«Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome…» (Luca 11:2)

La risposta di Gesù è volta ad insegnare ai discepoli come si prega, quindi bisogna fare molta attenzione ad ogni Sua parola pronunciata, per imparare ed impegnarsi a metterle in pratica.

Il Signore dice di cominciare la preghiera santificando il nome del Padre, e ciò significa questo: prima di passare alla lista delle richieste, dei ringraziamenti, delle intercessioni, ed altro, è bene passare un tempo iniziale a lodare e glorificare il nostro Padre celeste, ricordando chi Egli è, le testimonianze delle Sue potenti opere, e ciò che ha fatto per noi, e ricordandosi anche di tutto ciò che Egli può fare.

Questa parte della lode e adorazione rivolta a Dio al principio della preghiera, ci permette di mettere ordine nel nostro cuore, riconoscendo che noi siamo carne e polvere, e che Lui è l’unico Iddio che deve essere adorato e glorificato, così da trovare comunione profonda e approvazione dello Spirito santo, e solo dopo si potrà passare alle altre fasi della preghiera con piena fiducia che il Signore ci sta ascoltando perché il nostro spirito ce lo attesta insieme alla comunione dello Spirito santo, sentendo appunto dentro di noi la Presenza di Dio, ed essendo così certi di essere ascoltati per venire esauditi, ed essendo anche certi della partecipazione del nostro cuore.

In altre parole, la prima parte della preghiera è bene che sia passata nell’adorare Iddio e nel dargli gloria, in modo che colui che si mette in preghiera giunga a concentrarsi e ad entrare in comunione con Dio. Leggi tutto…

La preghiera d’intercessione è manifestazione d’amore verso il prossimo per il quale si prega

20 Maggio 2023

La preghiera d’intercessione è manifestazione d’amore verso il prossimo per il quale si prega

L’Apostolo Paolo ha scritto ai santi di Corinto:

«E con le loro preghiere a pro vostro essi mostrano d’esser mossi da vivo affetto per voi a motivo della sovrabbondante grazia di Dio che è sopra voi.» (2Cor. 9:14)

A riguardo della preghiera c’è da dire come prima cosa che è citata da Gesù come una buona opera da compiere, essa fa parte della giustizia dell’uomo da praticare con perseveranza, quindi è una pratica che non deve mancare mai nella giornata di un credente (cfr. Matt. 6:1, 5-15).

La preghiera d’intercessione verso il prossimo in genere o verso i fratelli in Cristo, come spiegano le parole di Paolo riportate sopra, c’è da dire che solo chi li ama veramente prega per gli altri, e questo loro affetto viene manifestato con la preghiera fatta a loro favore. Partendo dalla fede che Dio ascolta le preghiere, che le esaudisce se sono secondo la Sua volontà, di certo gradisce e ascolta anche le preghiere d’intercessione per gli altri.

Iddio vedendo tali buone opere, che poi sono qualcosa di fondamentale nella vita di un credente, dalle quali dipendono addirittura tutte le sue vittorie (cfr. Es. 17:1-16), a suo tempo e secondo la Sua volontà, ne terrà conto e darà la sua mercede a chi manifesta il suo amore per il prossimo e per i suoi fratelli anche con la preghiera, fatta nella propria cameretta in segreto. Leggi tutto…

Una testimonianza del terremoto avvenuto in Siria ed in Turchia, con una mia riflessione

19 Maggio 2023

Una testimonianza del terremoto avvenuto in Siria ed in Turchia, con una mia riflessione

La testimonianza:

“Dopo 112 ore (n.d.r. quasi cinque giorni) sotto le macerie, il bambino di cinque anni risponde con un sorriso al giornalista turco di “A Haber” quando gli chiede: “non hai sentito la fame durante tutto questo tempo che sei stato sotto la pressione di queste rovine?”

La risposta del bambino sopravvissuto è stata parola per parola così: “Qualcuno vestito di bianco veniva di tanto in tanto a darmi da bere e darmi da mangiare!”

Vero è che ogni sciagura avviene per volontà di Dio come ha scritto il profeta Amos (cfr. Amos 3:6), ma è vero anche questo, in mezzo a molte sciagure si trovano anche persone che per qualche ragione sono gradite a Dio, o perché sono già suoi figlioli, o per altri motivi che solo Iddio conosce, che vengono protette e non subiscono la stessa sorte dei malvagi che periscono. È vero anche che non tutti i malvagi periscono nello stesso momento e nella stessa sciagura (cfr. Luca 13:4-5).

Poi, un’altra cosa da considerare quando si viene a conoscenza di sciagure che accadono sulla terra, è il fatto che i credenti non devono rallegrarsi per niente di tali eventi, ma bisogna piuttosto pregare il Signore Iddio chiedendo che abbia misericordia di tutti gli uomini, giusti ed ingiusti e plachi la sua ira. Questo vuole il Signore che i stanti facciano, non che si compiacciano della morte dell’empio e delle sciagure (cfr. Ez. 33:11).

I cristiani non devono avere la Parola di Dio presente solo nella loro bocca e nella loro mente, ma devono averla depositata dentro al proprio cuore, perché è lì che con la sua potenza produce i suoi effetti benefici nell’uomo, frutta i buoni sentimenti come li aveva e li ha il Signore nostro Gesù Cristo, che sono principalmente sentimenti di misericordia e d’amore; se non si sentono nel cuore quei sentimenti e non si manifestano esteriormente con la propria condotta e le proprie opere, allora è cosa certa che la conoscenza delle cose scritte nella Parola non giovano a nulla a tali persone, gli effetti che esse producono sono solo parole vuote e prive di sentimenti, e senza sentimenti diventano incomprensibili per i cuori dei santi, sono come il suono di un rame risonante o di uno squillante cembalo (cfr. 1 Cor. 13:1), di una tromba dal suono sconosciuto e intraducibile, tutte parole vuote e inutili per il prossimo e diventano quindi solo chiacchiere; potrebbero essere parole buone, ma prive di sentimento sono parole vuote che non vengono trasportate dallo Spirito santo e depositate nel cuore dell’ascoltatore. Leggi tutto…