Non si possono insegnare dottrine diverse da quelle che insegnarono gli apostoli
Non si possono insegnare dottrine diverse da quelle che insegnarono gli apostoli
L’apostolo Paolo si curava di insegnare la sana dottrina ai credenti, e si preoccupava anche di inviare i suoi collaboratori affinché portassero a compimento il fatto che non si doveva insegnare dottrina diversa dalla verità. Ecco cosa scrisse a Timoteo:
«Ti ripeto l’esortazione che ti feci quando andavo in macedonia, di rimanere ad Efeso per ordinare a certuni che non insegnino dottrina diversa né si occupino di favole e di genealogie senza fine, le quali producono questioni, anziché promuovere la dispensazione di Dio, che è in fede» (1 Timoteo 1:3,4)
Pertanto, alla luce di quel passaggio biblico e della Somma della Parola di Dio, possiamo dire che tutti i santi hanno l’obbligo di ordinare che non vengano insegnate eresie, e tale obbligo ce l’hanno soprattutto coloro che hanno ministeri o incarichi nella Chiesa di Gesù Cristo.
Naturalmente per eresia, o dottrine diverse, si devono intendere quelle contrarie agli insegnamenti degli apostoli. Se qualcuno insegna cose contrarie a quelle che insegnarono gli apostoli, oppure qualcosa che gli apostoli non hanno insegnato, allora bisogna riprenderlo e dirgli di attenersi scrupolosamente solamente a quello che sta scritto (cfr 1 Corinzi 4:6).
Vero è che i santi delle Chiese di Cristo devono essere uniti, ma questa unione dev’essere basata sulla verità della Parola di Dio per lo Spirito santo, non è unione da Dio se è basata su peculiari dottrine insegnate dai capi delle denominazioni, sulle eresie e su ciò che non è scritto nella Bibbia. Non ci può essere carità né unità nella menzogna e nelle eresie.
Pertanto, fratelli nel Signore, badate dunque a come ascoltate e non fatevi sedurre da vani ragionamenti fatti da persone che parlano contro gli insegnamenti degli apostoli.
Giuseppe Piredda