Bisogna chiedere a Dio la salvezza della propria anima dalla perdizione eterna

Iddio che ha creato i cieli e la terra ed ogni cosa che è in essi, negli uomini “ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità” (Eccl. 3:11), ciò vuol dire che tutti quanti, in qualche momento della propria vita, anche se non lo riconoscono davanti agli altri, pensano alla propria salvezza, alla fine che farà la propria anima nel momento in cui la vita su questa terra cesserà. Più si è avanti nell’età e più l’uomo ci pensa.

I ragionamenti che gli uomini fanno per tranquillizzarsi e per non essere presi dallo sconforto e dalla paura per l’incertezza del futuro della loro anima, sono i più disparati, taluni pensano che si reincarneranno, altri che alla fine saranno distrutti e non ci sarà più nulla dopo la morte, oppure molti si affidano a qualche religione anche pseudo-cristiane, commettendo il grave errore di aggrapparsi ai gruppi di persone religiose affidando agli altri la propria vita futura.

Ebbene, vi faccio sapere che la risposta si trova solo nella Bibbia, e non nella mente e nella bocca degli uomini, e da essa si apprende che l’Iddio che ha fatto i cieli e la terra ha stabilito che alla morte di ogni uomo la sua anima immortale vada o nell’Ades al centro della terra (cfr. Luca 16:23-24), che è un luogo dove le anime vengono tormentate giorno e notte dalle fiamme non attizzate da mano d’uomo, oppure può andare in cielo, nel Paradiso di Dio, dove troverà pace e gioia alla presenza di Dio, nel caso sia salvato.

Non esistono luoghi intermedi dove un’anima possa andare, il purgatorio non esiste è una invenzione umana dei preti cattolici, un tale luogo non esiste nella Bibbia, e chi ci crede inganna sé stesso.

Le sacre Scritture insegnano che dalla perdizione e dal tormento delle fiamme si può scampare solo per mezzo della fede nell’Evangelo di Gesù Cristo, credendo con tutto il cuore che “Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai Dodici” (1 Cor. 15:3-5).

È per fede che si viene salvati dal tormento delle fiamme, non sono le opere che possono salvare l’uomo peccatore, nessuna carne può essere salvata per le sue opere, perché nessuno è in grado di poter compiere le opere gradite a Dio che possano salvarlo, ma la salvezza viene donata da Dio gratuitamente, non per meriti, ma solo ed esclusivamente per fede, secondo quanto è scritto:

«Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî» (Efes. 2:8-9)

Non fatevi ingannare da ciò che dicono certe religioni, o certi uomini che parlano contro ciò che sta scritto nella Bibbia, che è la Parola di Dio, l’unica fonte d’autorità in materia di fede e di salvezza delle anime, non ci sono altri scritti che possano contraddire autorevolmente quanto è insegnato in essa. Non date retta alle ciance dei preti o di altri tipi di religiosi che vi parlano di ottenere la salvezza facendo ora questo poi quell’altro, perché non è per quelle cose che un uomo faccia che si può essere salvati, ma bisogna riconoscere, come ha fatto anche l’Apostolo Paolo, accettandolo con tutto il cuore che “l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù affin d’esser giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della legge, poiché per le opere della legge nessuna carne sarà giustificata” (Gal. 2:16).

Se senti nel tuo cuore la spinta di cercare come si può essere salvati, per trovare pace al tuo cuore, sappi che hai il dovere di leggere le sacre Scritture, leggi la Bibbia a partire dai Vangeli, e impegnati a credere a tutto ciò che sta scritto, e chiedi in preghiera che il Signore Iddio abbia pietà di te e ti conceda di ravvederti e di credere nell’Evangelo di Gesù Cristo, perché quando ti sarà donato ciò con tutto il cuore, avverrà di te che verrai giustificato da Dio, reso giusto, i tuoi peccati ti saranno rimessi, la tua coscienza diventerà pura e sarai salvato dall’inferno, ed allora diventerai un figlio di Dio, come pure Giovanni ha scritto:

«a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio.» (Giov. 1:12-13)

Quindi, se anche tu ti fai questa domanda, come fece il carceriere di Filippi “che debbo io fare per esser salvato?”, sappi che la risposta unica e certa è questa: “Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato” (Atti 16:30-31).

Ed ora dico a voi, cari nel Signore, dico a voi che avete già creduto nel Signore Gesù Cristo e siete nati di nuovo e siete diventati figlioli di Dio, vi esorto a ricordare alle anime perdute, anche se si presentano a voi come brave persone, che non commettono peccati gravi o altro, annunziate loro che la salvezza si può ottenere solo per mezzo della fede in Gesù Cristo e non per opere che possano compiere. Voi fate il vostro dovere, poi sarà il Signore che salverà chi vuole e quando vuole, secondo la Sua volontà.

A Dio Padre e al nostro Signore Gesù Cristo siano la lode, la lode e la gloria, ai quali appartengono nei secoli dei secoli. Amen!

Giuseppe Piredda