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Non uccidere!

25 Maggio 2024

Non uccidere!

Iddio diede a Mosè dei comandamenti da osservare in modo scrupoloso e con tutto il cuore, tra i quali ce ne sono alcuni che sono così importanti, che l’Eterno li ha scritti direttamente con il suo dito sulle tavole di pietra che portò Mosè servo di Dio, comandamenti che sono chiamati il decalogo, cioè i dieci comandamenti. Tra i quali vi è il sesto comandamento, che dice: “Non uccidere.” (Esodo 20:13).

Tra i vari precetti della Legge, ce ne sono taluni che oggi sotto la grazia non vanno più osservati, ma ce ne sono altri che pure sotto la Grazia di Gesù Cristo vanno sempre osservati, e tra di questi ultimi vi è anche quello di non uccidere.

Uccidere, sopprimere la vita di un essere umano, privare la vita del prossimo, è una cosa che possiamo dire per mezzo delle Scritture che è fortemente contraria alla volontà di Dio in ogni circostanza essa venga commesso, come anche l’Apostolo Paolo ha scritto ai santi di Roma:

«infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso.» (Rom. 13:9)

Colui che uccide una persona umana, disubbidisce alla volontà di Dio, commette qualcosa di molto grave, e di certo non manifesta amore verso il suo prossimo che sopprime, anche se fosse suo nemico, pure è scritto che bisogna amare i propri nemici e pregare per coloro che ci perseguitano (cfr. Luca 6:27), di conseguenza per nessuna ragione è concesso ad un vero discepolo di Gesù Cristo il poter togliere la vita ad altre persone. Coloro che uccidono sono quelli che odiano profondamente il prossimo, la propria vittima, che gli vogliono fare del male, di certo con quell’azione non manifestano amore, e se ciò fosse commesso da un credente, non mostrerebbe amore verso i propri nemici, né manifesta la volontà di pregare affinché Iddio gli conceda di ravvedersi e di credere nella verità.

La volontà di Dio non si mette in operare combattendo il male ricambiando con il male, secondo quanto è scritto:

«Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore. Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu raunerai dei carboni accesi sul suo capo. Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene.» (Rom. 12:19-21)

Certuni provano un odio così profondo contro qualcuno, anche dei credenti verso i propri fratelli,  che se potessero farlo, toglierebbero la vita letteralmente alla persona che odiano, e ciò, purtroppo, ho potuto constatare che è una cosa che è presente anche in mezzo alla Chiesa di Gesù Cristo, non esagerava Giacomo, dunque, quando diceva “Voi bramate e non avete; voi uccidete ed invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate…” (Giac. 4:2). Perciò, sono certo che taluni in mezzo alla Chiesa non uccidono solo per paura della punizione che ne subirebbero su questa terra dagli uomini, e non perché sentono nella coscienza il dovere di non farlo, infatti tutto l’odio che hanno lo manifestano e lo vomitano fuori dal loro, ed è molto evidente. Un tale odio si avverte anche in certi conduttori e sedicenti ministri di Dio, quando vengono contraddetti o pensano che gli sia stato fatto del male, provano un odio così forte contro chi li ostacola, che è una cosa che si rende evidente a tutti, anche se cercano di nasconderlo il più possibile, mandando altri a fare del male alle persone odiate, e loro si nascondono e ne vogliono uscire puliti davanti agli uomini, ma non lo sono di certo davanti a Dio. L’odio ha i suoi frutti e si manifesta, perché sono frutti cattivi, e noi tutti sappiamo che dai frutti cattivi si capisce che l’albero è cattivo.

Perciò, cari nel Signore, se vedete certe manifestazioni di odio mortale in taluni, sappiate che dovete stare lontani da coloro che si fanno chiamare credenti, o addirittura ministri dell’Evangelo, ma dentro il loro cuore sono pieni di sentimenti d’odio verso il prossimo, e chi è pieno d’odio, è come se commettesse omicidio davanti agli occhi di Dio.

Fratelli e sorelle nel Signore vi ricordo che pure l’aborto è omicidio, compiendolo si toglie la vita ad una piccola creatura, si fa cessare il battito del cuore di un bambino nel grembo materno, quindi gli si toglie la vita a quell’essere umano che Iddio ha dato di venire all’esistenza. Non date retta alle ciance di certuni, i quali con molti sotterfugi cercano di convincere le persone ad abortire facendo credere che il piccolo bambino sia solo un agglomerato di cellule non viventi, perché la realtà non sta in quella maniera, perché il cuore del bambino nel grembo materno batte dopo pochissimi giorni dal concepimento, e con l’aborto lo si fa cessare di battere, quindi al bambino gli si toglie la vita, perciò lo si uccide.

Sorelle nel Signore, vi ricordo che l’omicidio è un peccato grave davanti a Dio, non è roba di poco conto, quindi guardate che non vi passi neppure in mente di abortire, non importa quanta difficoltà avete nella vostra vita, il Signore vi aiuterà a risolvere ogni cosa e ad allevare anche quell’altro bambino che voi ritenete non sia gradito, Egli non vi lascerà soli, e Colui che manda sulla terra gli esseri viventi, soprattutto in mezzo alla Chiesa di Gesù Cristo, provvederà anche a tutto ciò che sarà necessario, ma voi non macchiatevi di un peccato così grave, privando la vita a vostro figlio che portate in grembo.

Anche nelle guerre che altri uomini malvagi e violenti decidono di fare, per ragioni di potere ed economici, si commettono tanti omicidi, si sopprimono le vite delle persone, di conseguenza un cristiano si deve anche astenere dall’uccidere in quelle circostanze, come in tutte quante in genere.

Anche il suicidio è omicidio, perché si toglie la vita a sé stessi, ed anche quello è gravemente peccato. Possono accadere delle situazioni gravi nella vita di un uomo, anche i cristiani possono patire gravi dolori nella loro vita, così forti da farli arrivare a desiderare di morire, quindi, anche ai fratelli in Cristo Gesù va insegnato chiaramente nelle comunità che non ci si può suicidare, per non andare a finire all’inferno.

Su tale tipo di omicidio di sé stessi c’è un ragionamento particolare da fare, mentre per tutti gli altri omicidi citati sopra è possibile ottenere il perdono per tali peccati, dopo essersi ravveduti con tutto il cuore, il sangue di Gesù è in grado ed ha la potenza di purificare da ogni peccato (ad eccezione del peccato che mena a morte e della bestemmia con lo Spirito santo), anche dagli omicidi e dagli aborti, e tale ravvedimento e richiesta di perdono sono cose fondamentali per ottenere il perdono dei peccati. Il suicida ha uno svantaggio enormemente penalizzante, non ha il tempo di ravvedersi con tutto il cuore e di chiedere perdono, perché il vero ravvedimento di cuore inizia nel momento in cui si cessa di commettere il peccato, o si interrompe, ma il suicida mentre si sta uccidendo non può ravvedersi contemporaneamente alla commissione del peccato, non è possibile, di conseguenza quel peccato è così grave e non essendoci tempo di ottenere da Dio il perdono dei peccati, colui che lo commette va a finire dritto all’inferno. Vi dico queste cose affinché voi sappiate, cari fratelli, che coloro che dicono di essere credenti, di essere nati di nuovo, ma si tolgono la vita, non erediteranno il Regno dei cieli, ma andranno a finire all’inferno, perché appunto è scritto che gli omicidi impenitenti andranno a finire nello stagno di fuoco e di zolfo, dove saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli, secondo quanto è scritto:

«Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo; ma quanto ai codardi, agl’increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.» (Apoc. 21:7-8)

Cari nel Signore, con questo scritto intendo esortarvi a guardarvi da coloro che sono a favore dell’aborto, a favore della guerra, a favore del suicidio (eutanasia compresa), perché è valido e va osservato sempre il comandamento di Dio che dice: NON UCCIDERE!

Dunque, coloro che amano Iddio e che vogliono fare la sua volontà e desiderano ereditare la vita eterna lassù nei cieli, devono guardarsi dal commettere tali cose, e non solo, oltre a non praticarle, devono parlarne contro tutte le volte che ne hanno la possibilità, devono condannarle perché la Bibbia le condanna, bisogna farlo sia privatamente che pubblicamente, affinché più persone possibile siano avvisate di tali pericoli e di tale grave peccato.

Diletti e fedeli nel Signore ricordatevi che bisogna partecipare, né assecondare e neppure stare in silenzio davanti alle opere infruttuose delle tenebre, anzi bisogna riprenderle con forza, per il bene di coloro che vi ascoltano (cfr. Efes. 5:11). Badate dunque a come ascoltate e badate che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.

Giuseppe Piredda

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