Vai al contenuto

Hanno tutti gli uomini pari possibilità davanti a Dio di convertirsi?

2 dicembre 2013

Hanno tutti gli uomini pari possibilità davanti a Dio di convertirsi?

predestinazioneLa risposta biblica a questa domanda per taluni è incomprensibile o addirittura ritenuta inaccettabile, dal loro punto di vista. Ma costoro dimenticano che non è il loro punto di vista che è importante né per il Signore Iddio né per gli uomini fedeli alle sacre Scritture, anzi, il punto di vista dell’uomo è del tutto ignorato da Dio, perché Egli ha preso, prende e prenderà tutte le sue decisioni senza alcuna influenza esterna; la sua volontà è scevra da ogni contaminazione umana, infatti chi è stato il suo consigliere? Chi gli ha detto ciò che deve fare?

Per rispondere alla domanda che ci siamo posti ci rivolgiamo alla Parola di Dio, come anche per tutte le altre, e leggiamo cosa è scritto in essa:

La salvezza appartiene a Dio e all’Agnello.

«E gridavano con gran voce dicendo: La salvezza appartiene all’Iddio nostro il quale siede sul trono, ed all’Agnello.» (Apocalisse 7:10) 

Il proponimento dell’elezione di Dio dipende dalla volontà di Colui che chiama.

 «Non solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand’ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli; poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama,» (Romani 9:10,11)

La nuova nascita dipende soltanto da Dio e in nessuna maniera dall’uomo.

«E’ venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio.» (Giovanni 1:11-13)

Nessuno può andare a Gesù Cristo se non per volontà del Padre celeste.

«Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.» (Giovanni 6:44)

La salvezza non dipende da chi vuole essere salvato, ma da Dio che fa misericordia a chi vuole Lui.

«Che diremo dunque? V’è forse ingiustizia in Dio? Così non sia. Poiché Egli dice a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò compassione. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.» (Romani 9:14-16)

Fratelli nel Signore, considerando questi passi delle Scritture si può già giungere a rispondere alla domanda della questione che ci siamo posti, perché è scritto chiaramente che la salvezza dipende esclusivamente dalla volontà di Dio, ma in nessuna maniera dalla volontà dell’uomo.

Oltre a questo, ora esaminiamo altri passi che ci fanno sapere sia che il numero di coloro che saranno salvati è già stato stabilito da Dio ab antico, ancora prima della fondazione del mondo, e che i nomi di coloro che saranno salvati sono già stati stabiliti da Dio.

Nel libro della vita i nomi sono stati scritti fin dalla fondazione del mondo.

«La bestia che hai veduta era, e non è, e deve salire dall’abisso e andare in perdizione. E quelli che abitano sulla terra i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si maraviglieranno vedendo che la bestia era, e non è, e verrà di nuovo.» (Apocalisse 17:8)

Tutti gli uomini i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita adoreranno la bestia, quindi andranno in perdizione.

«E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato, l’adoreranno.» (Apocalisse 13:8)

Tutti gli uomini i cui nomi non saranno trovati scritti nel libro della vita saranno gettati nello stagno di fuoco e di zolfo.

«E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.» (Apocalisse 20:15)

Nella città santa, nella Nuova Gerusalemme vi entreranno solo tutti quelli i cui nomi sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.

«E mi trasportò in ispirito su di una grande ed alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo d’appresso a Dio, avendo la gloria di Dio. …

E niente d’immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità, v’entreranno; ma quelli soltanto che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.» (Apocalisse 21:10,27)

Il numero di tutti quelli che saranno salvati è un numero già ben predeterminato da Dio.

«Perché, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi; che cioè, un induramento parziale s’è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili;» (Romani 11:25)

«E quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l’altare le anime di quelli ch’erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che aveano resa; e gridarono con gran voce, dicendo: Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, non fai tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra? E a ciascun d’essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che hanno ad essere uccisi come loro.» (Apocalisse 6:9-11)

Diletti e fedeli nel Signore, come avete potuto leggere nei passi citati, sia il numero dei credenti che i loro nomi sono già stabiliti da Dio; Egli ha già predeterminato chi sarà salvato, e non dipende in alcun modo dall’uomo l’essere salvato, perché la sua volontà è del tutto ignorata da Dio, come abbiamo letto nei vari passaggi biblici. Infatti, abbiamo, tra le altre cose, letto in essi:

–  “non dipende dalle opere” degli uomini che sono chiamati (Romani 9:11);

– I Nati di Nuovo “non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo” (Giovanni 1:13);

– Non tutti possono per loro volontà andare a Gesù, secondo quanto Egli ha detto che Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri (Giovanni 6:44)

– L’apostolo Paolo ha detto che la salvezza “Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.”, (Romani 9:16)

Se crediamo nella Parola di Dio, dobbiamo per forza di cose anche credere che pure questi passi siano ispirati e scritti per volontà dell’Eterno Iddio, che dimostrano che la salvezza, che la conversione, che il credere in Dio, che la nuova nascita non dipende in alcun modo dalla volontà dell’uomo, ma solo da Dio.

Nel credere ciò non c’è niente di cui scandalizzarsi, non c’è niente di ingiusto, nulla che si possa attribuire a Dio di mal fatto, perché Egli è il vasaio, e come dice la Scrittura Il vasaio non ha egli potestà sull’argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile? E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione, e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de’ vasi di misericordia che avea già innanzi preparati per la gloria, li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto di fra i Giudei ma anche di fra i Gentili?” (Romani 9:21-24)

Dunque, bisogna accettare perché è scritto, che anche gli uomini di cui è determinato da Dio che vadano in perdizione sono stati PREPARATI da Dio appunto per tale motivo, infatti sono chiamati “VASI D’IRA PREPARATI PER LA PERDIZIONE”. Pertanto, costoro, cioè i vasi preparati per la perdizione, non è possibile farli rientrare tra i “tutti” che Dio vuole che siano salvati.

Comunque, noi figlioli di Dio, noi che siamo stati per volontà di Dio salvati, abbiamo l’obbligo di obbedire alla Parola di Dio, e in essa leggiamo che per ottenere il premio dobbiamo perseverare sino alla fine, e tra le altre cose dobbiamo annunziare l’evangelo a tutte le genti, a tutti quanti, senza distinzione alcuna, perché noi non sappiamo chi è scritto nel libro della vita e chi non lo è. Santifichiamoci, dunque, perseveriamo nella preghiera e nello studio della Parola di Dio, facendo del bene a tutti gli uomini, e annunziando loro anche l’evangelo, ma ben sapendo che la loro conversione non dipende né dal messaggero né da colui che viene chiamato col messaggio, ma soltanto da Dio, a cui appartiene la salvezza delle anime.

Sapendo che Iddio non dà la sua gloria agli uomini, né a nessun altro, noi diamo a Lui tutta la gloria, l’onore e la lode, nei secoli dei secoli. Amen!

Giuseppe Piredda, salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù.

No comments yet

Lascia un commento

La Buona Strada

Blog di Giuseppe Piredda, cristiano evangelico pentecostale trinitariano fondamentalista

No Temas Sino Habla

Entonces él Señor dijo de noche en visión á Pablo: No temas, sino habla, y no calles: Porque yo estoy contigo, y ninguno te podrá hacer mal (Hechos 18:9-10)

Blog di Aldo Prendi

Per la diffusione e la difesa delle dottrine bibliche

Acordai-vos

Tocai a trombeta em Sião, e dai o alarma no meu santo monte.

Destatevi

"Suonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte" (Gioele 2:1)

Il Buon Deposito

Dottrine della Bibbia

Listen to the sound of the sword

«Stand in the ways and see, and ask for the old paths, where the good way is, and walk in it» (Jeremiah 6:16)

Sana Dottrina

Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d'udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.(2Timoteo 4:3-4)

He who has ears let him hear

A voice crying in the wilderness