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“Nessuno le rapirà dalla mia mano”. Questo è sempre valido?

28 febbraio 2015

“Nessuno le rapirà dalla mia mano”. Questo è sempre valido?

pastore-con-pecoreCi sono fratelli nel Signore che leggono certi passaggi delle Scritture e si fondano totalmente su di essi, ma senza comprenderne veramente il senso conforme alla volontà di Dio. Questo  modo di usare le sacre Scritture può creare dei problemi alla loro vita spirituale, infatti arriva il momento che si rendono conto che talune cose tra di loro non combaciano, ma non perché ci siano errori nella Parola, ma per il fatto che non hanno il corretto intendimento.

Costoro, qualora leggono dei passi che non siano conformi a quanto desiderano e piace loro credere, allora scartano quei passi che non fa loro comodo e si attengono solamente a quelli che vogliono.

Ora, per fare un esempio, tra i passi a cui a questo tipo di fratelli piace appoggiarsi c’è questo che segue:

«Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre.» (Giovanni 10:27-28)

In quel passo non sta scritto che tutti i santi, indipendentemente dalla loro condotta, non si possono mai perdere o non possono mai sviarsi, perché in quel passo in realtà è detto che le PECORE CHE NON POSSONO ESSERE RAPITE sono quelle che ascoltano la VOCE di Gesù, e seguono le orme di Cristo Gesù.

Pertanto, è assolutamente sicuro che se un credente ascolta la voce del Signore e segue i suoi comandamenti, non potrà mai SMARRIRSI e rimarrà sempre nella mano di Dio.

Ma la questione della perdita della salvezza si deve porre quando si incontrano delle pecore che non ASCOLTANO quello che Gesù ha comandato e non seguono le sue orme, com’è stabilito nella Bibbia.

Ci sono dei fratelli che citano quel passaggio biblico, per fargli dire che NESSUN credente può perdere la salvezza in alcun modo. Costoro trascurano, volontariamente o ignorantemente non lo so, che la conseguenza di NON ESSERE RAPITI dalla mano di Dio è strettamente legato alle seguenti condizioni:

a) ASCOLTARE LA VOCE di Gesù Cristo;

b) SEGUIRE CRISTO.

Ma se uno non ascolta la voce del Signore Gesù, se un credente comincia a fare di testa sua, si mette a fare come gli piace, e smette di attenersi a quanto è comandato nella Parola di Dio, allora non RIENTRA tra le condizioni richieste dal passo per NON ESSERE RAPITI dalla mano di Dio, di conseguenza si possono perdere.

E questo che sto dicendo è confermato da questi altri passi della Bibbia che seguono, nei quali si parla di servitori del Signore che sono nella mano di Gesù, ma tra loro vi è uno che è diventato morto spiritualmente, e se non si sarebbe ravveduto di certo non sarebbe entrato nel regno dei cieli, benché fosse in quel momento nella mano di Gesù Cristo.

Ecco quello che è scritto:

«Ed egli teneva nella sua man destra sette stelle; e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo volto era come il sole quando splende nella sua forza. […]
il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.» (Apocalisse 1:16)
«E all’angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto. Sii vigilante e rafferma il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le opere tue compiute nel cospetto del mio Dio. Ricordati dunque di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo, e ravvediti. » (Apocalisse 3:1-3)

Vedete, dunque, che anche tra i santi, anche tra i servitori di Dio addirittura, anche tra gli eletti, quindi, che sono nelle mani di Gesù Cristo, se non si persevera nell’ascoltare la voce di Dio, se si smette di seguire e di osservare i suoi comandamenti, la Sua Parola, ci si può smarrire.

Quindi, fratelli nel Signore, non illudetevi e non createvi nel cuore delle false speranze, non covate uova di serpente dentro di voi, ma considerate sempre la somma della Parola di Dio, perché ciò è salutare per tutti gli uomini.

Coloro che non credono che la salvezza si può perdere, sono degli illusi, e non si pensino quei tali che la cosa rimanga senza effetti, perché ci sono delle conseguenze nel CONTRAVVENIRE a quanto è insegnato nelle Scritture. Non rimarranno di certo impuniti, in quanto rischiano loro stessi, e insegnano agli altri a non temere Iddio facendoli adagiare su promesse a cui bisogna far fronte con grande impegno e serietà.

Quindi, cari nel Signore, esaminate bene le cose che stanno scritte, esaminatele secondo verità, con l’intendimento di Dio, affinché ve ne troviate sempre bene e non rimaniate svergognati al ritorno del Signore Gesù Cristo, ritirandovi dalla sua presenza.

Che Dio abbia misericordia di tutti noi e ci conceda sempre di ravvederci ogni qualvolta ci allontaniamo dalle sue vie.

A Dio siano la gloria, l’onore e la lode, nei secoli dei secoli. Amen!

Giuseppe Piredda

4 commenti leave one →
  1. 28 febbraio 2015 17:24

    chi è nato di nuovo, non può abbandonare Cristo. Può peccare nella carne, perché lo spirito è di Dio, come dice Paolo, ma lo Spirito lo porterà al pentimento e ci sta male finché non rimette il suo peccato. Quindi da questo si deduce che non perderà la grazia.( altrimenti si sminuirebbe l’Onnipotenza di Dio, e questo è peccato grave perché si darebbe del bugiardo a Dio. Pace

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  2. 2 marzo 2015 19:26

    Pace a te. Sarebbe meglio per tutti i credenti che tu avessi ragione, tuttavia le Scritture non insegnano questo. Qualcosa l’ho dimostrato con i passi che ho citato nell’articolo, tuttavia ci sono molti altri passi che lo dimostrano chiaramente. Faccio presente questo passo, tanto per citarne uno:
    «E quelli sulla roccia son coloro i quali, quando hanno udito la Parola, la ricevono con allegrezza; ma costoro non hanno radice, CREDONO PER UN TEMPO, e quando viene la prova, si traggono indietro.» (Luca 8:13)
    Ci sono, quindi, di quelli che accettano nel proprio cuore la parola dell’Evangelo, CREDONO, ma ciò dura solo per un tempo, quindi non perseverano nella fede sino alla fine, e vanno quindi in perdizione.
    Poi ci sono quelli che commettono il peccato che mena a morte, cioè che RINNEGANO CRISTO, come dice l’apostolo Paolo:
    «se lo rinnegheremo, anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.» (2 Timoteo 2:13)
    Da notare che l’apostolo Paolo si include nella possibilità di RINNEGARE Cristo, ed essendo quello il peccato che non può essere perdonato, se si è incluso ammette chiaramente la possibilità che si possa perdere la salvezza. Se per Paolo un credente non può perdere la salvezza, allora ha sbagliato a scrivere quelle parole.
    E ancora, se si legge Ebrei 6:1-8, Ebrei 10:26-31, 1 Giovanni 5:16, capisce chiaramente che la salvezza può essere perduta.
    Anche questo passo lo dimostra chiaramente:
    «Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli.» (Apocalisse 3:5)
    Vedete, CHI VINCE, solo chi vince non sarà cancellato dal libro della vita, mentre chi NON VINCE, chi non persevera sino alla fine nella fede e nella santificazione, non sarà salvato.
    Se non fosse possibile perdere la salvezza, allora sono vani tutti quegli ammonimenti che ci sono nelle Scritture a perseverare nella fede sino alla fine.
    Chi ha orecchie da udire, oda.

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  3. 2 marzo 2015 23:17

    “I falsi maestri sono la sentenza di Dio sulle persone che non vogliono Dio, ma nel nome della religione pianificano di ottenere tutto quello che i loro cuori desiderano.”
    ~ Paul Washer
    Non travisare le scritture per non essere come satana

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  4. 3 marzo 2015 06:17

    L’opera di Satana è quella di allontanare i credenti da ciò che sta scritto nella Parola di Dio, togliendo la gloria a Dio. Il mio parlare è confermato da quanto è scritto nella Bibbia, e non in un punto soltanto, spinge i credenti a temere Iddio e a santificarsi e a perseverare nella fede sino alla fine, mentre il tuo discorso li fa adagiare e perdere quel giusto timore che bisogna avere dell’Iddio Onnipotente. Quindi, qui, chi sta travisando le Scritture siete tu e anche Paul WASHER. Tu citi gli uomini anziché citare le Scritture, e questo è un’altra conferma che tu segui precetti d’uomini e non quelli di Dio.
    Il mondo è pieno di falsi maestri, e guarda caso io sono uno di quelli che lo dichiara apertamente, che ne fa i nomi e soprattutto dimostra biblicamente perché certe persone sono da ritenersi falsi dottori. Ma tu, senza prove, senza elementi probatori certi ed evidenti, cosa vai in giro a sparlare in questa maniera, ciò che dici è davanti a Dio “DIFFAMAZIONE”. Il tuo parlare è alquanto insensato. Ravvediti dunque, affinché Iddio abbia misericordia di te.
    E con questo con te abbiamo chiuso.

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