Anche la parabola dei talenti insegna che i servitori malvagi saranno gettati all’inferno
Anche la parabola dei talenti insegna che i servitori malvagi saranno gettati all’inferno
È il Signore Gesù Cristo che costituisce e sceglie i suoi servitori, i suoi ministri, per affidare loro gli incarichi da assolvere nel servizio verso la Chiesa che Egli ha acquistata con il suo sangue. I compiti devono essere assolti dai ministri con perseveranza, come ha ordinato il Signore. Coloro che sono fedeli riceveranno un premio, ma coloro che non portano frutto, che non si santificano e non abbondano nelle opere che Dio ha ordinato loro di compiere, saranno gettati all’inferno.
A tal proposito, ecco cosa dice Gesù nella conclusione della parabola dei talenti:
«Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo, disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato, e raccogli dove non sparso; ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il tuo. E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed infingardo, tu sapevi ch’io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha sarà dato, ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor dei denti» (Matteo 25:24-30)
Per le parole di Gesù, e molte altre, sappiate fratelli e sorelle nel Signore, che anche i servitori di Dio, come pure tutti i semplici credenti, possono perdere la salvezza, se si conducono in modo ribelle o se abbandonano la fede e rinnegano il Signore Gesù Cristo, che li ha riscattati dai loro peccati.
Quindi, cari nel Signore, quelli che vi coccolano e vi dicono parole dolci, illudendovi che non potete mai perdere la salvezza, vi stanno ingannando, vogliono il vostro male, non vi insegnano la verità ma la menzogna, sono bugiardi e figli del diavolo.
Badate, fate attenzione, che voi state rischiando la vita eterna, se credete nella menzogna, perché l’eresia porta sempre lontano da Gesù e vi spinge a farvi naufragare nella fede.
Non è chi vi esorta a santificarvi che vi odia e vuole il vostro male, invece sono quelli che vi mentono, spingendovi a rilassarvi moralmente e a non occuparvi seriamente della vostra condotta e della vita eterna.
È dal 1991 che mi preoccupo per voi, che prego per tutta la Chiesa ed esorto tutti i santi a perseverare nella fede sino alla fine, affinché non perdano il loro primo amore, lo zelo che avevano quando si sono convertiti. Cari nel Signore, fate una prova, domandatevi ed esaminatevi, guardate in voi stessi per vedere se il vostro zelo attuale per il Signore è maggiore o munire di quando vi siete convertiti e, se la risposta è ‘minore’, allora voi state lentamente scendendo verso la perdizione eterna, vi state gettando nel baratro.
Dicendovi queste cose mi sto mostrando come vostro nemico? Esortandovi a santificarvi sto mostrando di volere il vostro male? Vi sto spogliando forse dei vostri beni, dei vostri vestiti? Fratelli e sorelle, non riuscite più neppure a discernere chi vi parla e vi ammonisce per il vostro bene, da chi, invece, vi vuole illudere con la menzogna e facendovi tanto male? Se le cose stanno così, se siete indurati nel vostro cuore e nella vostra mente, voi morrete spiritualmente, ma io sono netto del vostro sangue.
Nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Giuseppe Piredda