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Se credi nell’eresia ‘una volta salvato, sempre salvato’, tu fai Gesù bugiardo

25 novembre 2020

Se credi nell’eresia ‘una volta salvato, sempre salvato’, tu fai Gesù bugiardo

Si deve premettere che, prima della fondazione del mondo, Iddio ha scritto nel libro della vita i nomi che Egli ha scelto di coloro che sarebbero stati salvati, che sarebbero nati di nuovo, rigenerati spiritualmente (cfr Apocalisse 13:8).

Oltre a ciò, Gesù ha detto a Giovanni delle parole che ci insegnano che si può essere cancellati dal libro della vita, secondo quanto è scritto nel libro della Rivelazione di Gesù Cristo a Giovanni:

«Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli.» (Apocalisse 3:5)

A conferma di ciò, di seguito vengono riportate le parole di Gesù trascritte da Matteo:

«Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.» (Matteo 10:33)

E non ultimo, bisogna anche considerare che l’Eterno disse a Mosè che dal libro della vita viene cancellato chi pecca:

«Mosè dunque tornò all’Eterno e disse: ‘Ahimè, questo popolo ha commesso un gran peccato, e s’è fatto un dio d’oro; nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!’ E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!» (Esodo 32:31-33)

Ora, avendo letto e considerato tali passi delle Scritture, tenuto conto che il punto principale è il libro della vita, è doveroso per un credente fare delle riflessioni su di esso. Soltanto coloro che sono scritti nel libro della vita, alla fine saranno salvati, quindi, è chiaro che coloro i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo non possono essere salvati, non nascono di nuovo e non diventeranno mai figlioli di Dio.

Ma dai passi che abbiamo letto, comprendiamo anche che ci sono stati e ci saranno anche di quelli i cui nomi erano stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, ma ad un certo punto della loro vita, tali nomi vengono cancellati, perché rinnegano Cristo o hanno vissuto nel peccato e Dio non concede loro il ravvedimento. Pertanto, anche questi ultimi nomi che vengono cancellati, scompaiono dal libro della vita e, di conseguenza, anch’essi andranno in perdizione nello stagno di fuoco e di zolfo, alla pari di coloro che non sono mai risultati scritti nel libro della vita.

Cari nel Signore, badate bene che queste che vi sto annunziando sono cose molto importanti su cui posare la vostra attenzione, perché coloro che ignorano tali passi e dimostrano di non temere Iddio, rischiano di fallire l’obiettivo sperato, quello di entrare nel regno dei cieli una volta dipartiti da questo corpo, si rischia seriamente di rilassarsi nella condotta e così di cadere in perdizione.

Voglio che poniate mente al fatto che non si può cancellare un nome che non è mai stato scritto nel libro della vita e chi vi è stato scritto, nasce di nuovo, viene rigenerato spiritualmente. Tuttavia, le Scritture esortano coloro che sono nati di nuovo a perseverare nella fede, nella santificazione e nelle buone opere sino ALLA FINE, altrimenti il suo nome sarà cancellato. Badate bene, SINO ALLA FINE, non un momento di meno, ma sino alla fine della vita qui sulla terra.

Diletti e fedeli nel Signore, ponete mente, abbiate orecchio per ascoltare ciò la Parola di Dio vi insegna, per il bene dell’anima vostra.

Fratelli nel Signore, il mio desiderio e la mia richiesta a Dio è che nessuno vi seduca con vani ragionamenti.

Giuseppe Piredda

5 commenti leave one →
  1. Giovan battista permalink
    25 novembre 2020 12:12

    No al eresia sempre salvati un credente può perdere la salvezza ebrei 10:38

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  2. Armando permalink
    21 luglio 2021 02:36

    SE CREDI ALL’ERESIA arminiana che si possa “perdere la salvezza” eterna, che Butindaro ti comanda di seguire (a sua volta abbracciando la dottrina di Arminio, degli Wesley, dei Metodisti, di Charles Fox Parham e poi passata da lui al pentecostalismo), TU stai facendo Dio:

    1) BUGIARDO: ha parlato di certezze, ma…
    2) VIGLIACCO: ci abbandonerebbe per paura di satana…
    3) INGIUSTO: dimenticherebbe la nostra natura “debole”…
    4) INFEDELE: verrebbe meno alla Sua Parola e alle Sue Promesse…
    5) IMPOTENTE: satana Gli “ruberebbe” i salvati DALLA MANO…

    INOLTRE:

    6) GESU’ sarebbe INAFFIDABILE quando dice che le Sue pecore NON PERIRANNO MAI
    7) LA SCRITTURA SAREBBE FALSA: Quando afferma che lo Spirito Santo starà con noi (in noi) per sempre (o in perpetuo)
    8) PAOLO sarebbe un impostore quando dice che DIO HA IL POTERE di custodire il suo deposito fino a quel giorno…

    ECC… ECC…ECC…

    SE LA SALVEZZA DI DIO SI POTESSE PERDERE… sarebbe una povera salvezza UMANA… e il Nostro Dio NON SAREBBE IL VERO DIO! Ma se tu dici che puoi perderla, forse ancora non ne hai realmente sperimentata la potenza dell’Opera di Dio nella tua vita, essere Nati da Alto (non da basso!), perchè la salvezza la perde CHI NON L’HA MAI AVUTA.
    Possa Dio illuminarti e guidarti, “Giuseppe Piredda, cristiano evangelico pentecostale trinitariano fondamentalista” e, prima o insieme a questi epiteti: “butindariano”.
    Se ami la verità, pubblicherai questo commento, se non la ami, censuralo pure, ma né tu né Butindaro, né Iannazzo, né Sciosciammocca o altri accoliti, potrete annullare la Parola di Dio 🙂

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  3. Antonio permalink
    21 luglio 2021 19:44

    Il titolo di questo Post è fuorviante: “Se credi nell’eresia ‘una volta salvato, sempre salvato’, tu fai Gesù bugiardo”. E’ troppo riduttivo e significa banalizzare il concetto di “Salvezza” che il Signore è venuto a portare, dicendo: “una volta salvato, sempre salvato”!
    Formulare la Salvezza biblica in questo modo, significa svilire la Salvezza e ingenerare in chi legge opposizione!
    Il concetto biblico CORRETTO di Salvezza, invece è: “SE SEI SALVATO, LO SEI PER SEMPRE!”
    Infatti leggiamo nella Lettera agli Ebrei, che i detrattori arminiani usano per sostenere che in essa si stia parlando della loro ideologia della “perdita della salvezza”:
    “Infatti con un’unica offerta egli HA RESO PERFETTI PER SEMPRE quelli che sono santificati” (Ebrei 10:14). Da Chi sono santificati per essere perfetti per sempre per Dio, ma dal sacrificio e dal sangue di Gesù Cristo, il Signore! Gloria a Dio!
    Quindi è inutile che SPREMETE versi biblici per fargli dire quello che la vostra sovrastruttura teologica arminiana vorrebbe fargli dire.
    Una piccola confutazione biblica sull’utilizzo errato e fuori contesto del verso di Apocalisse 3:5, usato come un’ariete da questo fratello che impasta i tempi e le epoche bibliche, e fa un letale ed esplosivo mix shake di confusione, mettendo in contraddizione le Scritture e senza poi capirci più nulla.
    Quindi, secondo questo fratello, alla fine si sarà salvati per opere e NON per fede soltanto! Fratello, RAVVEDITI DA QUESTA ERESIA DIABOLICA, leggiti bene Efesini 2:8-9 e le epistole di Paolo, perché mi sa che non ti è ancora chiaro cosa sono la Fede e le Opere.
    Infatti il fratello ignora (spero per ignoranza delle Scritture e non perché vuole ignorarlo), che STA ANCHE SCRITTO, per NOI Figli di Dio, rigenerati dallo Spirito Santo:
    “Ma, in tutte queste cose, NOI SIAMO PI’ CHE VINCITORI, IN VIRTU’ DI COLUI CHE CI HA AMATI. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-39).
    Quando leggete la Parola di Dio, non fatelo coi paraocchi, cercando sostegno alle vostre sovrastrutture ideologiche, perché poi fate queste figure, ma fatevi VERAMENTE guidare dallo Spirito Santo che fa Gesù VERITIERO e tu uomo che vorresti contrastarLo, bugiardo, come sta scritto: “Sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo” (Romani 3:4).

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  4. 18 settembre 2021 14:36

    @Armando –
    Credere in una eresia significa che le Scritture insegnano il contrario di quello che uno sta credendo e insegnando, quindi basta attenersi a quanto è scritto nella Parola, ed ecco che tutto viene semplicemente scoperto e messo davanti alla luce in modo che tutti possano vedere, anche quelli che sono immersi nell’oscurità più fitta. Dunque, seguendo questo principio, bisogna leggere nella Bibbia e credere, (sì, bisogna credere oltre che leggere, ed è qui che molti intoppano, perché non accettano e non credono in quello che è scritto, ma credono solamente a quello che gli fa comodo, come ha dimostrato di fare questo sedicente Armando), dico bisogna credere a quello che sta scritto, ed ora vediamo alcuni passi che stanno scritti e che dimostrano chiaramente che la salvezza si può perdere:
    Queste sono le parole dette da Gesù: «Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.» (Matteo 10:33)
    Queste parole le ha insegnate l’apostolo Paolo: «se lo rinnegheremo, anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.» (2 Timoteo 2:13)

    Queste parole le ha dette l’apostolo Pietro: «Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina.» (2 Pietro 2:1)

    Queste parole le ha dette l’apostolo Giovanni: «Se uno vede il suo fratello commettere un peccato che non mena a morte, pregherà, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono peccato che non meni a morte. V’è un peccato che mena a morte; non è per quello che dico di pregare.» (1 Giovanni 5:16)

    Lo scrittore agli ebrei scrive: «Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?» (Ebrei 10:29)

    Quindi, dimostrato biblicamente con la citazione di solo alcuni passaggi biblici, e non tutti perché ce ne sono ancora tanti, che Dio non salverà coloro che lo rinnegano, che rinnegano la fede, che rinnegano Gesù Cristo, e badate bene, lo può rinnegare solo chi veramente lo ha conosciuto ed è stato salvato, appunto come dicono le scritture citate, perché i non credenti sono di per sé già perduti, quindi non possono rinnegare e andare in perdizione perché sono già perduti e anche se non rinnegano vanno perduti lo stesso. Per il rinnegamento non c’è perdono, è il peccato che mena a morte, quindi non ci si può ravvedere di questo peccato, non si otterrà comunque nessun perdono da Dio.
    Gli sviati fanno la stessa fine, perché se si sviano e non si ravvedono, anche se questi possono essere salvati se si pentono e abbandonano la loro via di perdizione, possono ottenere da Dio il ravvedimento e il perdono dei peccati. Ma se non si pentono, allora non viene loro dato il perdono dei peccati, quindi vanno a finire in perdizione, insieme a tutti gli altri peccatori, anzi, subiranno peggiore condanna, perché sapevano ed hanno agito male lo stesso.

    Andiamo avanti, e leggiamo anche questi passi che esortano i santi a perseverare nella fede e nel buon operare, perché senza la fede e la santificazione, nessuno vedrà il Signore, come ha asserito lo scrittore agli ebrei nella lettera che scrisse AI SANTI, ai credenti ebrei:

    «Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore;» (Ebrei 12:14)

    Le Scritture insegnano che il nome di coloro che nascono di nuovo sono stati scritti nel libro della vita prima della fondazione del mondo, tuttavia le Scritture dicono anche che alcuni nomi possono essere anche cancellati:

    «Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli.» (Apocalisse 3:5)
    «Mosè dunque tornò all’Eterno e disse: ‘Ahimè, questo popolo ha commesso un gran peccato, e s’è fatto un dio d’oro; nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!’ E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!» (Esodo 32:31-33)

    Di conseguenza, la salvezza si può perdere.

    Le critiche dunque mosse in questo commento, non sono giudizi contro l’uomo, ma contro Dio, hai parlato contro Dio e contro la Parola scritta. Non c’entrano niente le persone che nella loro vita hanno insegnato come Arminio, perché tutti, anche se fosse l’anticristo chiamato ‘papa’, se dice qualcosa che è confermato dalla Bibbia non può essere contraddetto, perché non si può nulla contro la verità. L’associazione delle dottrine alle persone è un concetto che serve solo per offendere e screditare la verità, perché anche Gesù e gli apostoli allora sono stati arminiani. Ma continuiamo nell’esame di questo commento malvagio, insensato e contrario a quello che è scritto nella Bibbia.
    1) è vero che nella Bibbia la salvezza è conseguenza della fede, cioè della certezza di cose che si sperano, ma sempre nella Bibbia sta scritto che bisogna perseverare nella fede, nella certezza, perché chi non persevera nella fede non entrerà nel regno dei cieli. Di conseguenza, citando questi passi che esortano a perseverare nella fede, come si possono definire BUGIARDI? E chi parla così, citando le Scritture sacre, non sta assolutamente annullando il fatto che la salvezza si ottiene per fede, anzi, la stanno rafforzando, perché dicono che la fede deve essere mantenuta sino alla fine, perché se entra il dubbio la fede viene meno e ci si svia o si rinnega la verità. Non credere a questi passi che insegnano questo, vuole dire credere solo a quello che piace, alla FALSA DOTTRINA DEVASTANTE intitolata “una volta salvati sempre salvati”. Quel commento di Armando è il frutto sul credere a quella falsa dottrina, si è messo a dire un sacco di stupidaggini e di falsità, a danno della sua stessa anima e di chi lo conosce.
    2) Se Satana è sottomesso a Dio, come si può solo pensare che Dio in qualche modo possa aver paura di lui e chiamarlo vigliacco? Ma è un insulto di cui renderà conto a Dio. Rimane sempre fermo il concetto insegnato nella Bibbia che Dio ha misericordia di chi vuole e INDURA chi vuole, e questo può avvenire anche una volta che si è nati di nuovo, basta vedere la fine che ha fatto Giuda e il motivo spiegato da Gesù in Giovanni 17:12.
    3) citare la natura debole come presupposto per peccare ed ottenere lo stesso la salvezza non corrisponde agli insegnamenti della Bibbia, infatti sono scritte le parole di Gesù che sgrida ed esorta i pastori delle sette chiese in apocalisse, inoltre ho già citato il passo che dice che senza la santificazione nessuno vedrà il Signore, e ancora ci sono passi che esortano a santificarsi e a portare frutto, perché i tralci che non portano frutto saranno tagliati e gettati nel fuoco, e sta parlando di credenti i quali sono tralci attaccati alla vite. Il fatto è che nessuno sarebbe salvato e nessuno è in grado di entrare nel regno dei cieli per le proprie forze e per le proprie opere, ma è il Signore stesso che mette nel cuore il volere e la forza di praticare le opere buone, quindi rimane fermo il concetto fino alla fine che il Signore ha misericordia e salva chi vuole, ma pure INDURA chi vuole, quando e come vuole Lui, perché Iddio regna e fa quello che ha deciso di fare. Non ci sono giustificazioni della debolezza della carne per giustificarsi, perché un credente adultero, fornicatore, impuro, andrà in perdizione nella stessa maniera in cui saranno scaraventati all’inferno coloro che non sono nati di nuovo. Che sia chiaro per tutti, non ci sono riguardi personali, non è che un figliolo di Dio si può permettere di vivere nell’adulterio ed essere salvato lo stesso (purtroppo molti sono gli adulteri in mezzo alla Chiesa di Dio, infatti tutti coloro che si sono risposati con il primo coniuge ancora in vita sono adulteri, e devono chiedere perdono a Dio per quel peccato).
    4) Iddio non viene meno alle sue promesse per niente, perché la prima promessa che copre ogni cosa e ogni situazione è appunto questa: «Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole.» (Romani 9:18)
    Quindi, se vuole indurare qualcuno come è stato fatto a Giuda, sta venendo meno alle sue promesse? No, assolutamente no, e Gesù di Giuda ha detto queste parole che dimostrano che Dio porta avanti il suo disegno preparato:
    «Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta.» (Giovanni 17:12)
    Da notare che anche Giuda era nella mano di Gesù e lo ha conservato, fino al punto in cui doveva andare in perdizione affinché le Scritture fossero adempiute. Iddio è fedele alle sue promesse, sempre perché Egli fa quello che ha determinato di fare, ed è scritto nella Sua Parola.

    5) questo passo è vero, che dice: «Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre.» (Giovanni 10:27-29)
    Ma ciò riguardava anche Giuda, nel passo che abbiamo letto in Giovanni 17:12, e abbiamo visto che nessuno lo ha rapito dalla mano di Gesù, ma è andato in perdizione perché così il Signore Iddio aveva predeterminato per adempiere i suoi piani e le Scritture.
    Voglio anche farvi notare che la medesima situazione l’hanno vissuta i sette pastori delle chiese di Apocalisse, che erano nella mano del Signore Gesù Cristo, com’è scritto: «Ed egli teneva nella sua man destra sette stelle; e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo volto era come il sole quando splende nella sua forza. E quando l’ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto; ed egli mise la sua man destra su di me, dicendo: Non temere; io sono il primo e l’ultimo, e il Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades. Scrivi dunque le cose che hai vedute, quelle che sono e quelle che devono avvenire in appresso, il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.» (Apocalisse 1:16-20)

    Leggendo le sette lettere indirizzate a quelle sette stelle, angeli delle sette chiese (i conduttori, pastori, delle sette chiese), ci sono vari ammonimenti, e a taluni vi è scritta l’esortazione a ravvedersi, altrimenti sarebbero andati a finire all’inferno, ad uno dice che aveva nome di vivere ma era morto. Badate bene, erano tutti nella mano di Gesù, come abbiamo letto.
    Quindi, non si può prendere il passo dove Gesù dice che nessuno rapisce le pecore dalla mano del Signore, perché ciò che Gesù dice di Giuda che era nella sua mano e degli angeli delle sette chiese di apocalisse confermano che essi possono andare in perdizione se ciò è secondo la volontà di Dio. Dunque è vero in tutto e sempre quello che è scritto, cioè che Dio ha misericordia di chi vuole e indura chi vuole. Quindi Iddio non è impotente, questo è un insulto basare le proprie dottrine su concetti mentali umani e non sulle Scritture.

    6) Non periscono le pecore che il Signore vuole che non periscano, ma quelle che vuole che periscano, periranno come Lui ha stabilito e come è scritto nella Bibbia. Non devono essere i sentimenti umani a fare da guida nelle dottrine, ma solo la somma della Parola può fare da guida per i credente, non bisogna lasciare spazio ai sentimentalismi, né alle chiacchiere umane, solo la Scrittura, com’è scritta.

    7) Lo Spirito santo sarà sempre con quelli che il Signore vuole che stia per sempre, ma per quelli che dovranno andare in perdizione, e che ad esempio commettono il peccato che mena a morte, che rinnegano Gesù Cristo come Signore e la fede, lo Spirito santo li lascia, perché così il Signore ha stabilito e fa come vuole.

    8) Iddio ha solo il potere di custodire il suo popolo e chi vuole? Oppure ha anche il potere di non custodire coloro che Lui non vuole più custodire per i suoi disegni? La prima cosa da non tralasciare mai è che Dio fa quello che vuole, porta avanti i suoi disegni, proprio come ha fatto con Giuda e con tutti gli altri apostoli.
    Mi dispiace, ma sono bugiardi tutti quelli che credono che la salvezza non si può perdere, poi si danno a vivere nel peccato, perdono la comunione con Dio, lo Spirito santo si contrista, poi cominciano a prendere pastiglie per dormire, vanno in depressione e vanno dai dottori a farsi curare. E tutto questo male lo produce quella vostra falsa dottrina che è dal diavolo, perché toglie il timore di Dio e non hanno stimolo a santificarsi. Ve lo ripeto, senza santificazione nessuno vedrà il Signore.
    Ora per farvi vedere come sono insensati nei ragionamenti coloro che credono che una volta salvati sempre salvati, leggiamo nel commento queste parole: “ la salvezza la perde CHI NON L’HA MAI AVUTA”. Ora, ragioniamo su quelle parole, perché sono importanti e una grossa parte dei ragionamenti di questi falsi dottori si basa su quel concetto, cioè dicono che la SALVEZZA la PERDONO coloro che NON L’HANNO MAI AVUTA. Dicono che si escono fuor di strada (sviati) coloro che nella strada non ci sono mai stati. Vogliono dire che dal libro della vita vengono cancellati quei nomi che non sono mai stati scritti. Dicono che disconoscono di aver conosciuto il Signore Gesù coloro che non lo hanno mai conosciuto.
    Quelle sono tutte frasi INSENSATE, non hanno senso, sono false biblicamente, e anche la logica non li supporta, perché uno non può uscire di strada se su quella strada non c’è mai stato.
    Che la salvezza si può perdere è scritto in tantissimi nelle Scritture, e solo un cieco o uno in mala fede non vede quei passi, non li vuole vedere, non gli conviene.
    Vedete, non sono io che annullo la Parola di Dio, ma quelli che fanno tante chiacchiere e discorsi insensati per annullare ciò che sta scritto. Sono gli ignoranti e quelli in mala fede che annullano la Parola di Dio, e voglio terminare avvisando tutti i cristiani che ci sono dei dottori in mezzo alla Chiesa, degli anticristi massoni, che hanno rinnegato il Signore che li ha salvati, e che predicano delle eresie di perdizione, e chi vi aderisce e crede in esse, andrà appunto in perdizione (cfr. 2 Pietro 2:1).
    Chi ha occhi studi le Scritture e si attenga strettamente a quello che legge in esse, e non a ciò che dicono gli uomini ignoranti e instabili che insegnano eresie di perdizione.

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  5. 18 settembre 2021 22:54

    @Antonio
    Il titolo del post è perfetto, perché se uno crede in quella eresia che afferma che coloro che sono stati salvati, cioè rigenerati spiritualmente, non possono in alcun modo perdere la salvezza, cioè non potranno andare in perdizione all’inferno, allora è perfetto, perché quel titolo dice appunto che si fa Gesù bugiardo, perché Gesù e tutta la Parola di Dio insegna chiaramente e con moltissimi passi che la salvezza si può perdere.
    Per dirimere eventuali dubbi su quello che sto cercando di dire vi dico questo: coloro che sono stati salvati da Dio per mezzo della fede, per grazia, mediante la rigenerazione spirituale compiuta dallo Spirito santo, sono stati dalla nuova nascita salvati, e se perseverano nella fede e nella santificazione sino alla fine, di certo entreranno nel regno dei cieli, senza dubbi, e senza dubbi devono vivere la loro vita in terra, perché lo Spirito santo glielo attesta nel cuore non accusandoli di nulla. Ma se costoro anche se sono nati di nuovo, anche se sono stati salvati, santificati e i loro peccati sono stati rimessi, ma non perseverano nella fede, e non si santificano, ma si danno a vivere nel peccato, oppure se commettono il peccato che mena a morte rinnegando la fede e il Signore Gesù Cristo, oppure ancora se si sviano e non si ravvedono per riconoscere di aver peccato rientrando nella via della verità che avevano abbandonata, allora questi ultimi anche se sono nati di nuovo, alla loro morte andranno a finire all’inferno, perché così è insegnato in tanti passi della Scrittura. Non è Arminio che si è inventato questi passi, e non è Arminio che citiamo, ma bensì citiamo Gesù, i profeti e gli apostoli. Quindi, il vergognoso tentativo di associare questa dottrina falsa che la salvezza non si può perdere, ad un uomo come Arminio non funziona, perché con Arminio non abbiamo niente a che fare, infatti credo nella dottrina della predestinazione; ma non ho niente a che fare neppure con Calvino l’assassino, perché credo che Gesù Cristo è morto per tutti e non solo per gli eletti, così è scritto, e credo pure che la salvezza si può perdere, com’è scritto nella Bibbia.
    Una cosa che contesto a coloro che commentano e cercano di difendere la loro dottrina è questa: scrivono sotto ad un articolo dove sono stati messi dei passi, e non provano neppure minimamente a spiegarne il significato secondo la loro veduta, non si azzardano neppure, non lo fanno perché non possono, non sono in grado e non lo intendono, quindi se ne stanno ben alla larga dai passi che gli vengono citati.
    Ma noi che non siamo come costoro, iniziamo proprio da quello che costoro dicono, li confutiamo come devono essere confutati, a loro vergogna, e dimostriamo che parlano contro la Bibbia, contro la Verità, contro Gesù Cristo, dimostrandosi così nemici della verità. Quindi, fratelli nel Signore, badate bene a chi date retta, non seguite i cianciatori e seduttori di menti, che parlano solo per interessi personali e per pregiudizi dottrinali acquisiti nelle loro scuole di cui hanno titoli appesi al muro.
    Chi legge questo e altri articoli dove sono citati passi della Scrittura dove è insegnato il concetto che la salvezza si può perdere, è sospinto a temere Iddio e a fuggire il male, perché quei passi, come fa anche l’esistenza dell’inferno, portano a temere e ad esaminare sé stessi per vedere a che punto spirituale si è giunti. Non bisogna mai abbandonare l’idea che dopo essere stati salvati per mezzo della fede da Gesù Cristo, bisogna PERSEVERARE nella fede e nella santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore, nessuno entrerà nel regno dei cieli. Chi legge questo articolo deve tremare di paura se non è a posto con Dio, perché se non si ravvede e non abbandona il peccato che lo ha avvolto, sarà gettato all’inferno. L’opposizione a quello che è scritto nasce nel cuore dei ribelli, come nel tuo che hai scritto quel commento, nasce nel cuore di quelli che vogliono vivere non da servi del Signore e a Lui sottomessi, ma vogliono vivere la loro vita liberi di peccare e di fare quello che gli piace. No, non è così, il popolo di Dio renderà conto di quello che ne ha fatto della salvezza ottenuta, infatti si rende conto dei talenti che sono stati dati, e se non si fanno fruttare, la punizione sarà grande.
    Se uno è salvato, se è nato di nuovo, è veramente salvato, ma le Scritture dicono che deve sentirsi salvato in quel momento, ma se si conduce in maniera disordinata, se da retta a spiriti seduttori e si svia dalla verità, se commette il peccato che mena a morte rinnegando Gesù Cristo e la verità della Parola di Dio, allora quella salvezza ottenuta non lo porterà ad entrare nel regno celeste, alla sua morte andrà a finire all’inferno. Il concetto così appare più chiaro? Questo è quello che insegnano le sacre Scritture. Non dice forse Giacomo che la fede senza le opere è morta? (cfr. Giacomo 2: 14 e ss.) Lo dice, ma molti non lo accettano, non lo credono, e non lo insegnano. Stiamo dicendo che la salvezza si ottiene per mezzo delle opere? No, stiamo dicendo che se la fede c’è in una persona, DEVE VEDERSI CON LE OPERE SANTE CHE FA E CON LA SANTIFICAZIONE DELLA SUA VITA. Niente opere? Allora la fede è inesistente! Quindi si va in perdizione non tanto per la mancanza di opere, ma perché la fede è venuta meno. Dunque ora sapete che bisogna perseverare nella fede in Dio e in tutta la Parola di Dio, non solo in alcune parti che più ci piacciono. Attenti, cari nel Signore, se vi stanno insegnando che le opere non servono, vi stanno spingendo all’inferno, vi stanno spingendo a peccare. Badate a voi stessi e state lontani da coloro che vi dicono tali cose.

    Non conosco esattamente tutto ciò che dicono e insegnano gli arminiani, tuttavia conosco qualcosa delle sacre Scritture, anche della epistola agli ebrei, e in merito alla lettera agli ebrei, dobbiamo dire questo a proposito del passo da te citato del capitolo 10 versetto 14:
    «Perché con un’unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati.» (Ebrei 10:14)
    Che belle parole, citate dallo scritto agli ebrei per far capire loro che volevano tornare ad osservare la legge con i vari sacrifici e altro per non essere perseguitati, e con quelle parole ricorda loro che il sacrificio di Cristo Gesù era completo e perfetto, perché la remissione dei peccati si ottiene solo per mezzo della fede in quel sacrificio. Questo è sufficiente ed edificante perché parla della salvezza che si è ottenuta e che non c’è bisogno di altri sacrifici e la legge di Mosè non può salvare.
    Ma continuando il capitolo 10 di ebrei cosa dice ancora? Ed è qui che cascano i sempre salvati anche se peccano a dismisura, citano e leggono solo quello che gli piace, ma non tengono di nessun conto quello che viene detto prima e dopo, non considerano tutto il contesto. Ebbene, ve lo presento io il prosieguo di quel capitolo, dove lo scrittore agli ebrei esorta i credenti a perseverare nella fede in Gesù Cristo secondo la grazia e non a rinnegarlo per tornare a servire la legge di Mosè che non salva per non essere perseguitati.
    Ecco alcune cose che sono scritte:
    «Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l’ardor d’un fuoco che divorerà gli avversarî. Uno che abbia violato la legge di Mosè, muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni. Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia? Poiché noi sappiamo chi è Colui che ha detto: A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È cosa spaventevole cadere nelle mani dell’Iddio vivente. Ma ricordatevi dei giorni di prima, quando, dopo essere stati illuminati, voi sosteneste una così gran lotta di patimenti: sia coll’essere esposti a vituperio e ad afflizioni, sia coll’esser partecipi della sorte di quelli che eran così trattati. Infatti, voi simpatizzaste coi carcerati, e accettaste con allegrezza la ruberia de’ vostri beni, sapendo d’aver per voi una sostanza migliore e permanente. Non gettate dunque via la vostra franchezza la quale ha una grande ricompensa! Poiché voi avete bisogno di costanza, affinché, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate quel che v’è promesso. Perché: Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà; ma il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce. Ma noi non siamo di quelli che si traggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvar l’anima.» (Ebrei 10:26-39)

    Vedete, se si pecca volontariamente, cioè se si commette il peccato che mena a morte e si rinnega il Signore, non si può più ricevere il perdono dei peccati, e si andrà a finire all’inferno. Di questo sono stati avvisati gli ebrei, tutta la epistola agli ebrei ha lo scopo di esortare a non sviarsi dalla verità e a non rinnegare la fede in Gesù Cristo. Se fossero salvati per sempre, quella epistola non avrebbe motivo di esistere. Hai citato proprio quella epistola che più va contro a coloro che credono che la salvezza non la possono perdere. Questo dimostra quanto sono insensati coloro che credono nelle false dottrine e seguono gli spiriti seduttori, non sanno neppure quello che dicono. Senza la guida dello Spirito santo sono degli insensati.

    Tu hai scritto: “Da Chi sono santificati per essere perfetti per sempre per Dio, ma dal sacrificio e dal sangue di Gesù Cristo, il Signore! Gloria a Dio!”

    Attenzione, perché è il sacrificio di Gesù Cristo ad essere perfetto, e avendo fede in esso con perseveranza i nostri peccati vengono rimessi. Ora vediamo cosa sta scritto, e l’ho anche già citato, a riguardo dei SANTIFICATI dal sangue di Gesù Cristo che lo rinnegano:
    «Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto COL QUALE È STATO SANTIFICATO, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?» (Ebrei 10:29)

    Bisogna sapere, inoltre, una cosa molto importante, a riguardo del peccato che commettono i credenti dopo essere stati salvati e rigenerati spiritualmente, perché è necessario sapere che dopo che si pecca i credenti devono ravvedersi di quel peccato e chiedere perdono a Dio, secondo quanto è scritto:
    «Se diciamo d’esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.» (1 Giovanni 1:8-10)

    «Figliuoletti miei, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.» (1 Giovanni 2:1-2)

    Purtroppo l’eresia della salvezza che si otterrà qualsiasi cosa si faccia, è una ERESIA DISTRUTTIVA, porta il credente a non avere timore di Dio e a non pentirsi dopo che pecca. Questa eresia, lo ripeto, è molto pericolosa, e bisogna starne lontani, come pure bisogna stare lontani da coloro che ve la stanno insegnando, perché vi stanno menando in perdizione.

    Asserire che è il diavolo che dice che i credenti devono PERSEVERARE NELLA FEDE IN DIO e nella SANTIFICAZIONE, guardandosi dal peccato, ebbene è un azzardo non da poco, è una evidente opera del diavolo perpetrata per screditare la verità della Parola di Dio.
    Antonio, Armando o come ti chiami, sappi che Dio ha visto quello che hai scritto, sa bene quello che insegni e che vai in giro a dire, e a suo tempo riceverai quello che ti meriti. Non mi interessa sapere chi sei, Iddio lo sa, e sei nelle sue mani, e questo mi basta.

    Nessuna creatura può separarci da Dio, ma come è stato detto di Giuda (cfr. Giovanni 17:12), il CREATORE può fare tutto ciò che vuole, perché Egli ha misericordia di chi vuole e INDURA chi vuole, e ciò è valido per i credenti e anche per i non credenti. Se uno si svia dalla verità, dipende da Dio concedergli il ravvedimento e ristabilirlo dopo la caduta, secondo quanto insegna l’apostolo Paolo:
    «Or il servitore del Signore non deve contendere, ma dev’essere mite inverso tutti, atto ad insegnare, paziente, correggendo con dolcezza quelli che contradicono, se mai avvenga che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità; in guisa che, tornati in sé, escano dal laccio del diavolo, che li avea presi prigionieri perché facessero la sua volontà.» (2 Timoteo 2:24-26)
    Vedete, avete letto che è Dio che concede il ravvedimento a coloro che sono sviati e prigionieri del diavolo, e credetemi, nella Chiesa di credenti prigionieri del diavolo ce ne sono tantissimi. Badate bene dunque a come ascoltate, a chi ascoltate e cosa ascoltate, perché ci sono molti massoni che insegnano eresie nelle Chiese, per portare i santi alla distruzione e all’inferno come vuole il diavolo. L’eresia una volta salvati sempre salvati è una ERESIA DISTRUTTIVA, CHE MENA IN PERDIZIONE, state dunque attenti.
    Fratelli nel Signore, dico a voi che siete già stati salvati e rigenerati dallo Spirito santo, vi esorto a perseverare nella fede sino alla fine e ad abbondare di opere, perché sono le opere e la vostra santificazione che faranno vedere la fede vera in Dio che voi avete. Se uno vive nel peccato e non secondo i comandamenti di Dio, è sviato quanto alla verità, e se non si ravvede va a finire all’inferno.
    E con te, Antonio, Armando o come ti chiami, Dio lo sa, ho terminato, e qui le nostre strade hanno finito di incrociarsi.

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