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Se le tue opere non sono compiute davanti al Signore sei morto

1 dicembre 2020

Se le tue opere non sono compiute davanti al Signore sei morto

L’apostolo Giovanni ha scritto queste parole:

«E all’angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto. Sii vigilante e rafferma il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le opere tue compiute nel cospetto del mio Dio. Ricordati dunque di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo, e ravvediti. Che se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te. Ma tu hai alcuni pochi in Sardi che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno meco in vesti bianche, perché ne son degni. Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.» (Apocalisse 3:1-6)

Fratelli nel Signore, la prima cosa che voglio che notiate è il fatto che Gesù fa dipendere la vita spirituale del pastore di Sardi dalle sue opere, che Egli le ha trovate non compiute al cospetto di Dio; queste sono le parole da contemplare: “Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto”.

Con quelle parole Gesù ci fa sapere chiaramente che quel conduttore della Chiesa a causa di mancanza delle opere, la sua vita spirituale era morta; per quello Gesù lo esorta a ravvedersi e a ricordarsi di quanto aveva ricevuto e udito prima, perché c’era un tempo, ‘prima’, che quella persona era a posto davanti a Dio, anche con le opere che erano compiute.

Quindi, è bene ricordare che tra le cose che sono scritte nel Nuovo Testamento (e la legge non c’entra niente in quello che sto dicendo) ci sono anche dei comandamenti che impongono ai credenti di compiere buone opere, in particolare di santificarsi.

Cari nel Signore, vi esorto a considerare attentamente le parole di Gesù che vi ho riportato sopra, e vi esorto anche a tenervi lontani da coloro che dicono che le opere non sono importanti per la salvezza, perché le cose non stanno proprio come dicono costoro, ma le cose stanno ESATTAMENTE come dice Gesù Cristo e basta.

Riflettete attentamente e giudicate da voi stessi da persone intelligenti, e domandatevi a chi preferite credere, a coloro che vi dicono che siete liberi di fare tutto quello che volete, anche di peccare e di vivere nello stesso modo che vivono i pagani che non conoscono Iddio; o è doveroso credere a Gesù Cristo, che esorta a porre molta importanza anche alle opere che devono essere compiute? Non avete voi letto sopra le parole di Gesù che dicono che coloro che non hanno le proprie opere “compiute davanti a Dio” il loro nome sarà CANCELLATO dal libro della vita? Se leggete le parole di Gesù, per quale motivo voi non credete? Siete forse INDURATI DI CUORE? Siete forse stati ripudiati da Dio?

Badate, diletti e fedeli nel Signore, che le cattive compagnie corrompono i buoni costumi; non illudetevi, se state seguendo persone insensate, traviate e corrotte spiritualmente, anche voi vi corromperete alla pari di loro.

Fratelli, vi supplico nel nome del Signore Gesù Cristo, considerate attentamente quello che dice il nostro Signore Gesù Cristo e mettete in pratica i suoi comandamenti. Sappiate che tutti quelli che non vi esortano a santificarvi e a compiere buone opere, odiano le vostre anime, vi stanno illudendo e vi stanno portando alla morte. Come il serpente disse ad Eva a riguardo del comando dato da Dio ad Adamo per sedurla e spingerla a trasgredire: “no, non morrete affatto”, così, nello stesso modo vi dicono i corrotti e gli sviati mente. Ma Gesù ha detto al pastore di Sardi che egli era morto a cagione delle sue opere incompiute davanti a Dio.

Giudicate voi a chi volete credere, sapendo che, se sbagliate a giudicare, è giusto che scendano su di voi i giudizi di Dio ed Egli vi tratti come ha detto al conduttore della Chiesa di Sardi. Ricordatevi e non dimenticate che Gesù gli ha detto anche: “tu non saprai a quale ora verrò su di te”, quindi non sai quanto tempo ti rimane ancora da vivere, bada a non farti sorprendere mancante, perché se così fosse, tu andresti prima a finire all’inferno e poi nello stagno di fuoco e di zolfo per l’eternità. Ti sta piacendo vivere nei piaceri della vita e carnalmente, ebbene, ora sai anche quale sarà la fine che farai.

Chi ha orecchio ascolti e contempli ciò che Gesù Cristo dice alle Chiese.

Giuseppe Piredda

 

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