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Anche Davide descrive l’uomo savio che si corrompe e diventa empio

11 giugno 2024

Anche Davide descrive l’uomo savio che si corrompe e diventa empio

Davide ha descritto così un uomo che un tempo camminava con Dio, ma in un certo momento ha cessato di confidare in Lui e si è sviato dalla verità, lasciandosi andare a vivere completamente nel peccato:

«L’iniquità parla all’empio nell’intimo del suo cuore;

non c’è timor di Dio davanti ai suoi occhi.

Essa lo lusinga che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio.

Le parole della sua bocca sono iniquità e frode;

egli ha cessato d’esser savio e di fare il bene.

Egli medita iniquità sopra il suo letto;

si tiene nella via che non è buona; non aborre il male.» (Salmo 36:1-4)

Quelle parole di Davide parlano dello stato in cui una persona che un tempo era savio e temeva Iddio, ma finisce per corrompersi e sviarsi da Dio, perciò cessa di essere savio e di fare il bene, e non si trattiene più di fare ogni tipo di male, non avendo più coscienza del peccato ed essendo diventato un uomo senza scrupoli, in una parola diventa un empio, cioè diventa una persona priva di ogni pietà verso il prossimo, che si dedica a fare del male con crudeltà e con piacere, e non dorme la notte se prima non ha architettato di fare del male al suo prossimo.

Certuni che si corrompono e si sviano dalla verità, che hanno ottenuto il sostentamento dai fratelli perché sono vissuti principalmente immersi nella religione, non vanno via semplicemente dal mezzo della Chiesa, ma vi rimangono, perché vogliono continuare a ricevere il sostentamento dai poveri credenti sfruttati ed ingannati, perciò col cuore si sono sviati, ma all’apparenza cercano di continuare come prima a fare professione di conoscere Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona(Tito 1:16).

Quindi, gli sviati di cuore che sfruttano i fratelli della Chiesa, possono pure continuare a professare le stesse cose di un tempo, ma sono le opere che non sono in grado di fare, perché gli alberi cattivi fanno per forza di cose frutti cattivi, diventano ribelli a Dio e sono completamente incapaci di fare alcun che di bene, anzi, si prodigano a fare il male, cercando di nascondersi, per apparire esteriormente santi come prima.

Pertanto, è dalle opere che certuni compiono che si riconoscono per quello che sono realmente, ed essendo corrotti e sviati dalla verità, non deve meravigliare il fatto che parlino contro le opere buone che i santi devono compiere, tra le quali la preghiera, il digiuno, l’elemosina, perché essi sono nemici e combattono ogni cosa che non sono più capaci di fare e non vorrebbero che neppure gli altri lo facessero. I corrotti di cuore non odiano più il male, anzi, si dilettano in esso, soprattutto usano la calunnia, le insinuazioni ed ogni sorta di male contro coloro che li contraddicono, li smascherano e li riconoscono come sviati di cuore dalla verità, fanno loro la guerra per screditarli agli occhi dei fratelli. Siccome sta scritto che Il timore dell’Eterno è odiare il male, e Dio odio la superbia, l’arroganza, la via del male e la bocca perversa(Prov. 8:13), ci si può facilmente accertare personalmente del fatto che coloro che si sono sviati dalla verità e si sono corrotti e sono diventati degli empi, come ha detto Davide nel passo sopra riportato, tra le cose che si possono notare di quei tali è il fatto che non si tengono lontani dal male, anzi lo praticano senza problemi di coscienza, e sono pure persone superbe e arroganti oltremodo, si credono di essere migliori di altri, e non sopportano chi gli va contro e gli fa notare la verità, e dalla loro bocca escono calunnie e insinuazioni a tutta forza, per distruggere in qualche modo il prossimo che non gli è gradito e non si schiera dalla loro parte.

Gli sviati di cuore fanno quest’errore grave di cui ha scritto anche Davide nel Salmo, l’iniquità del suo cuore li lusinga, cioè li attira e alletta facendo loro credere che ciò che fanno non è male, s’illudono e cominciano a credere a cose irreali che esistono solo nella loro mente, giungono al punto di non avere più la percezione della realtà in maniera corretta, sono disconnessi completamente con la realtà e dalle persone, esistono solo loro e sono validi solo i propri pensieri, e vivono in un mondo tutto loro che si sono costruiti nella loro mente perversa, e non arrivano a pensare che saranno riconosciuti e scoperti da tutti dal loro modo di fare inconfondibile, malvagio, iniquo, perverso; ma essi non se ne rendono conto, non gli è più dato di intendere le cose nella maniera corretta secondo il senso delle cose di Dio, perché il loro cuore si è ottenebrato e la sapienza ormai si tiene lungi da loro.

Non essendo cosa rara, purtroppo, è molto importante che i santi della Chiesa di Gesù Cristo imparino a riconoscere coloro che si sviano dalla verità e si corrompono e diventano degli empi al più preso possibile, perché se ciò accade a coloro che si definiscono ministri dell’Evangelo, il pericolo nella Chiesa è molto maggiore, perché un conduttore corrotto, un ministro dell’Evangelo sviato dalla verità (cfr. 2 Pietro 2:1-2), può menare in perdizione molte persone della comunità, tutti coloro che lo seguono e ripongono fiducia incondizionata in lui. Per riconoscerli senza timore di sbagliarsi, bisogna sempre ricordarsi dell’insegnamento molto importante di Gesù che dice che l’albero buono fa frutti buoni, sempre, in maniera costante ed il frutto dei ministri di Dio deve essere oltre che costante anche permanente, non evanescente, inconcludente che scompare e va scemando col tempo, oggi c’è e domani e già scomparso.

Dunque, diletti e fedeli nel Signore, vi ho esposto quelle parole di Davide, affinché sappiate queste cose e, se già le sapevate ve le ho ricordate e confermate, riflettendo attentamente su di esse voi stiate attenti su chi riponete la vostra fiducia, a chi affidate la guida della vostra vita e non dimentichiate mai di badare che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.

Giuseppe Piredda

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