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Erediterà la vita eterna solo chi avrà perseverato sino alla fine

14 giugno 2024

Erediterà la vita eterna solo chi avrà perseverato sino alla fine

Sta scritto nella Parola di Dio che saranno salvati solo quelli che Dio ha preordinato a vita eterna, i quali sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo (cfr. Apoc. 21:27), e sono stati preconosciuti, cioè su loro Iddio ha riposto la sua affezione, e sono stati anche chiamati a ravvedimento e sono stati salvati per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo e sono stati resi giusti da Dio, ed il loro peccato viene rimesso (Rom. 8:28-30).

Tuttavia, è scritto pure, che tra quelli che sono scritti nel libro della vita e sono chiamati a salvezza, ed i loro peccati vengono rimessi, può avvenire che i nomi di taluni di quelli sarà cancellato dal libro della vita, secondo quanto è scritto:

«Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli.» (Apoc. 3:5)

Anche a Mosè furono dette queste parole che riguardavano la possibilità che certi nomi di coloro che non vinceranno, cioè che non avranno perseverato nella fede sino alla fine, saranno alla fine cancellati dal libro della vita:

«Mosè dunque tornò all’Eterno e disse: ‘Ahimè, questo popolo ha commesso un gran peccato, e s’è fatto un dio d’oro; nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!’ E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!» (Esodo 32:31-33)

Tali parole non devono meravigliarci, perché l’Apostolo Paolo ha scritto a Timoteo che “lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demonî” (1 Tim. 4:1), di conseguenza, è comprensibile e si deve accettare che Iddio cancelli dal libro della vita coloro che credono solo per un tempo e non perseverano nella fede sino alla fine (cfr. Luca 8:13), quelli cioè che apostatano dalla fede e rinnegano il Signore Gesù Cristo che li ha riscattati e purificati dai loro peccati.

Non può apostatare dalla fede qualcuno che non ha mai creduto veramente nel Signore Gesù Cristo, perché non ha la fede, di conseguenza non può gettare via da lui qualcosa che non ha, quindi quelle parole riguardano espressamente coloro che sono nati di nuovo, sono solo di quelli che possono rinnegare la verità e apostatare dalla fede. L’incredulo, anche se frequenta i locali di culto evangelici, rimane incredulo se non nasce di nuovo, e non può rinnegare qualcosa che non ha, che non ha conosciuto, non può rigettare qualcosa che non ha mai ottenuto.

Il nostro Signore Gesù Cristo, rispondendo ai suoi discepoli che gli chiesero quando sarebbe avvenuto il segno della sua venuta e della fine dell’età presente, disse, tra l’altro, queste parole per avvisare tutta la Chiesa delle cose che sarebbero avvenute:

«Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome.

E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.

E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà.

Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Matteo 24:9-13).

Cari nel Signore, ponete ben mente a quelle parole di Gesù, perché è bene che sappiate che i credenti possono essere anche perseguitati duramente, e a causa delle persecuzioni e per salvarsi la vita, può accadere che si scandalizzino, che rimangano così fortemente turbati dalla cosa, che finiscono per non perseverare nella fede sino alla morte, e rinnegano la verità del nostro Signore Gesù Cristo. Ed oltre a ciò, il Signore Gesù mette anche in guardia contro i falsi Ministri di Dio, i quali insegnando cose perverse ed avendo per primi loro rinnegato il Signore che li ha riscattati, introdurranno nelle Chiese eresie di perdizione, e molti li seguiranno e saranno anche loro menati in perdizione (cfr. 2Pietro 2:1-2), ed anche il loro nome viene cancellato dal libro della vita.

Quindi, considerando i pochi passi che vi ho riportato sopra dalla Scrittura, e ce ne sono molti altri che confermano le cose dette sopra, fratelli nel Signore farete bene a studiarli tutti attentamente, perché è grazie ad essi che si comprende per quale motivo la Scrittura esorta vivamente avvisando tutti i santi che soltanto “chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24:13), quindi, coloro che non perseverano nella fede sino alla fine, ma rinnegano la verità o si sviano dalla retta via, andranno a finire in perdizione.

Dunque, è fondamentale nascere di nuovo per essere salvati (cfr. Giov. 3:3-5), perché coloro che non nascono di nuovo non saranno salvati, ma tra quelli che nascono di nuovo e vengono veramente salvati, per ereditare la vita eterna è necessario che perseverano nella fede sino alla fine, perché se hanno fede solo per un tempo e rinnegano il Signore che li ha riscattati, non potranno ereditare la vita eterna.

Diletti e fedeli nel Signore vi ricordo queste cose affinché stiate sempre in guardia e badiate a voi stessi, per non perdere il premio che Iddio ha promesso a quelli che lo amano fino alla fine, non solo lo amano per un tempo limitato. Badate dunque a come ascoltate e badate che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.

Giuseppe Piredda

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