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La Bibbia spiega quale sia il significato della parola “conoscere” in taluni casi

11 Maggio 2012

La Bibbia spiega quale sia il significato della parola “conoscere” in taluni casi

«Perché quelli che Egli ha PRECONOSCIUTI, li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figliuolo, ond’egli sia il primogenito fra molti fratelli;» (Romani 8:29)

Certuni pensano che la parola ‘preconosciuti’ presente nel passo che ho riportato sopra, significhi che Dio ha CONOSCIUTO PRIMA coloro che si sarebbero convertiti, e pertanto li ha pure predestinati ad essere salvati e ad essere conformi all’immagine del suo FIGLIOLO.

Tuttavia, è doveroso far notare a costoro, che Dio ha PRECONOSCIUTO TUTTI gli uomini ancor prima che venissero all’esistenza, sia quelli che gli sono graditi che i perversi di cuore e di mente.

È cosa certa e riconosciuta da tutti che Iddio ha PRECONOSCIUTO tutti gli uomini, da prima della fondazione del mondo, pertanto, tra “QUELLI CHE EGLI HA PRECOSCIUTO” ci sono inclusi tutti quanti, sia credenti che non credenti, essendo che IDDIO è ONNISCENTE.

Se la parola “CONOSCIUTO” usato in quel passo citato sopra, la si vuole intendere nell’ambito della ONNISCENZA DI DIO, allora non quadrano il resto delle parole del passo, perché sta scritto che “tutti quelli che egli ha PRECONOSCIUTI, li ha pure PREDESTINATI ad esser conformi all’immagine del suo figliolo”, e noi sappiamo bene che Dio PRECONOSCE tutti, malvagi e buoni, ma non è cosa possibile che i malvagi, quelli che sono andati in perdizione e quelli che andranno in perdizione, siano stati predestinati ad essere conformi all’immagine del figliolo di Dio, che è Gesù.

Per forza di cose dobbiamo riconoscere che la parola CONOSCERE in quel passo deve avere per forza di cose un altro significato, perché quello legato al “sapere”, e lo dobbiamo fare scavando profondamente nelle sacre Scritture.

Nella Bibbia leggiamo che il verbo “CONOSCERE” viene anche usato per indicare rapporti carnali tra marito e moglie, infatti è scritto:

«Or Adamo CONOBBE Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: “Ho acquistato un uomo, con l’aiuto dell’Eterno”.» (Genesi 4:1) [vgs anche Matteo 1:25]

Ancora, in altri passi delle Scritture la parola “CONOSCERE” viene usata per indicare un particolare tipo di affezione che Dio ha verso determinati uomini, come ad esempio verso Mosè:

«E Mosè disse all’Eterno: “Vedi, tu mi dici: Fa’ salire questo popolo! e non mi fai conoscere chi manderai meco. Eppure hai detto: Io ti CONOSCO personalmente ed anche hai trovato grazia agli occhi miei.» (Esodo 33:12)

In questo caso si deve intendere la parola CONOSCO, con il significato di profondo affetto di Dio verso Mosè, confermato ancora dopo nello stesso passo quando dice che Mosè “HA TROVATO GRAZIA agli occhi di Dio”.

Ora prendiamo ad esempio il sentimento che il mondo ha nei confronti dei santi:

«Se il mondo VI ODIA, sapete bene che prima di voi ha odiato me.» (Giovanni 15:18)

«Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d’esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo. Per questo NON CI CONOSCE il mondo: perché non ha CONOSCIUTO lui.» (1 Giovanni 3:1)

La parola “CONOSCERE” viene usata per indicare un sentimento, e in questo caso indica un sentimento di opposizione del mondo verso i santi. Giovanni nel vangelo questo sentimento del mondo contro la Chiesa e contro Dio lo chiama ODIO, mentre nell’epistola lo stesso sentimento negativo viene reso dalle parole “NON CI CONOSCE”.

Ora, se Giovanni per indicare con la parola “NON CI CONOSCE” vuole dire che il mondo ci ODIA, allora si può anche dire che CHI CI CONOSCE ci AMA.

Iddio, appunto, CI CONOSCE, conosce quelli che sono suoi, cioè LI AMA, conosce LE SUE PECORE, ha riposto sul suo popolo la SUA AFFEZIONE.

Quindi, alla luce di questa spiegazione della parola “CONOSCERE”, rileggiamo il passo di Romani, e lo dobbiamo fare in questa maniera, nel suo vero significato:

«Perché quelli che Egli ha “PRE-AMATI” (significato di PRE-CONOSCIUTI), li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figliuolo, ond’egli sia il primogenito fra molti fratelli;» (Romani 8:29)

Ecco, in questa maniera si capisce bene che Dio quelli che ha amati fin dal principio del mondo li ha pure PREDESTINATI ad essere conformi all’immagine del suo figliolo.

Infatti sta pure scritto:

«Ho AMATO Giacobbe, ma ho odiato Esaù.» (Romani 9:13)

Sarebbe possibile anche dire così: “HO PRECONOSCIUTO Giacobbe, ma NON HO CONOSCIUTO Esaù”

Dai “PRECONOSCIUTI DA, secondo quanto abbiamo dimostrato finora, sono esclusi gli uomini malvagi, quelli preparati per la perdizione, i vasi d’ira. Infatti, a proposito di questi ultimi è scritto:

«E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione,..» (Romani 9:22)

E ancora è scritto, per dimostrare che Dio non ama tutti indistintamente:

«..secondo che è scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù. Che diremo dunque? V’è forse ingiustizia in Dio? Così non sia. Poiché Egli dice a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò compassione. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. Poiché la Scrittura dice a Faraone: Appunto per questo io t’ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza, e perché il mio nome sia pubblicato per tutta la terra. Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole. Tu allora mi dirai: Perché si lagna Egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?» (Romani 9:13-19)

Fratelli, che voi lo vogliate oppure no, Iddio fa misericordia a chi vuole fare misericordia, e INDURA chi vuole, secondo la sua volontà, la quale NON DIPENDE e non è influenzata in nessuna maniera dall’uomo.

C’è forse ingiustizia in Dio che vuole fare ciò che più gli piace? No, non c’è ingiustizia in Lui, anzi, chi sei tu che replichi a Dio? Chi ti ritieni di essere, forse qualcuno più sapiente di Dio, a tal punto che vuoi modificare la volontà di Dio?

Ti ritieni di essere più buono di Dio che vuoi aprire la salvezza a tutti gli uomini, compresi la bestia e il falso profeta che verranno?

Tu sei un rottame fra i rottami, sei nulla, sei carne e polvere come tutti gli altri uomini che sono vissuti e che vivranno sulla terra, quindi, umiliati davanti alla potente mano di Dio e riconosci che Dio è Colui che opera ogni cosa e in tutti, e l’uomo non gli può resistere in nessuna maniera.

A Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, siano la gloria, l’onore e la lode nei secoli dei secoli. Amen!

Giuseppe Piredda, salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù.

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