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Siamo stati salvati per grazia, non per opere

25 settembre 2013

Siamo stati salvati per grazia, non per opere

Universo«Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia.» (Romani 11:6)

Fratelli nel Signore, e voi uomini tutti, voglio farvi riflettere su questo passo biblico fondamentale nel cristianesimo: “la salvezza per sola grazia”.

Prendiamo ad esempio due persone, una rimane incredula tutta la vita, mentre l’altra viene rigenerata da Dio.
Entrambe hanno ascoltato l’evangelo della grazia ed hanno fatto una vita simile in tutto.

Ora, quanto è accaduto a tali due persone lo possiamo considerare da due punti di vista, uno è quello del libero arbitrio, l’altro è quello della predestinazione.

Dal punto di vista del libero arbitrio, si deve credere che l’uomo che ha creduto, HA MERITATO in qualche maniera, ha aperto il suo cuore, ha VOLUTO credere, etc., a differenza di quello che non ha voluto credere, quindi, secondo il LIBERO ARBITRIO, uno HA FATTO QUALCOSA, un’opera che HA DETERMINATO la sua salvezza. Mentre, colui che non ha creduto, non ha fatto tale cosa che ha fatto l’altro.

La differenza tra i due, visto che ad entrambi è stato annunziato l’evangelo, secondo il libero arbitrio, sta nel fatto che UNO HA VOLUTO CREDERE.
Nell’altro che non ha creduto, invece, Iddio non ha potuto operare, non ha POTUTO salvarlo, perché non ha fatto come il primo.

Una tale situazione, però, contrasta con il passo biblico che ho riportato sopra, e cioé che la salvezza è per sola grazia, e non per opere, neppure quella piccola di voler essere salvati, perchè creerebbe una differenza tra gli uomini. Nel caso di coloro che hanno creduto, questi avrebbero fatto un qualcosa che gli altri che sono rimasti increduli non hanno fatto, secondo il libero arbitrio, e ciò annullerebbe la salvezza per sola grazia, in quanto non sarebbe più un DONO GRATUITO di Dio, ma una ricompensa per aver VOLUTO ACCETTARE la salvezza.

Chi crede nella predestinazione non va incontro a nessuna contraddizione, infatti egli si limita a dire che dei nostri due uomini presi ad esempio, uno era scritto nel libro della vita ed è stato salvato per grazia, senza alcun merito, mentre l’altro non era scritto e quindi non poteva essere salvato in alcuna maniera, perché DIO nella sua piena SOVRANITA’ ha deciso già prima della fondazione del mondo di non salvarlo.

Per tali parole molti gridano allo scandalo, dicono: “Se Dio fa in tale maniera è INGIUSTO”, ma a costoro la Parola di Dio gli risponde in questa maniera:

«Che diremo dunque? V’è forse ingiustizia in Dio? Così non sia.
Poiché Egli dice a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò compassione.
Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.» (Romani 9:14-16)

E ancora:
«Tu allora mi dirai: Perché si lagna Egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?
Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà essa a colui che la formò: Perché mi facesti così?
Il vasaio non ha egli potestà sull’argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile?
E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione, e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de’ vasi di misericordia che avea già innanzi preparati per la gloria, li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto di fra i Giudei ma anche di fra i Gentili?» (Romani 9:19-24)

Fratelli nel Signore, e voi uomini tutti, dovete sapere che Dio salva chi vuole e indura chi vuole, e l’uomo non può fare nulla per cambiare ciò che Dio ha già stabilito già prima della fondazione del mondo.

Quindi, quando diciamo che la salvezza è per sola grazia mediante la fede in Cristo Gesù, per dare un valore concreto a tale affermazione noi dobbiamo anche credere nella dottrina della predestinazione, altrimenti una tale affermazione non avrebbe alcun senso.

Se noi crediamo in questo passo:
«Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio.» (Efesini 2:8)
che dice chiaramente che la salvezza NON VIENE da noi, ma è il DONO DI DIO gratuito, allora dobbiamo per forza credere anche nella predestinazione, perché solo credendo nella dottrina della predestinazione la salvezza per sola grazia senza le opere dell’uomo è pienamente confermata senza alcuna contraddizione.

Purtroppo i difensori del libero arbitrio, nelle loro affermazioni attaccano appunto questo importante pilastro della salvezza per sola grazia, perché vogliono per forza di cose lasciare all’uomo un’opera che deve fare per essere salvato, facendo pendere l’ago della salvezza sull’uomo, come se dipendesse da lui, quando invece la Scrittura in numerosi passi afferma chiaramente che la salvezza di ogni uomo non dipende assolutamente da lui, ma solo dalla volontà di Dio.

Si sa, comunque, e tutti lo stanno ormai vedendo, che c’è in atto un attacco contro le dottrine veraci che sono scritte nella Bibbia, e tra le più avversate c’è appunto quella della predestinazione, che tradotto in altre parole significa che Dio salva per sola grazia, senza alcuna opera dell’uomo, ma solo per Sua volontà.

Nel fare ciò Iddio sarebbe ingiusto? Iddio non è ingiusto, Iddio nella sua sovranità fa ciò che gli piace, e fa ciò che è giusto e fa appunto ciò che è per il bene degli uomini.

E voglio anche dirvi a voi che non volete credere nella predestinazione, che sono pienamente convinto che se non fosse così, se il ravvedimento non lo desse Iddio ma dipendesse dall’uomo, nessun uomo si convertirebbe e nessun uomo sarebbe mai salvato, basta pensare alla seduzione in cui sono caduti Adamo ed Eva, che non avevano una natura corrotta come ce l’hanno tutti gli uomini oggi. Se hanno fallito loro che erano senza peccato, figuriamoci che fine farebbe tutta l’umanità intrisa di peccato e di morte.

Io ringrazio Iddio che ha avuto pietà di me e perché mi ha scritto nel libro della vita prima della fondazione del mondo. Io non ho alcun merito per la salvezza che mi è stata donata gratuitamente, nessuno, neppure minimo. Grazie Signore Iddio per aver avuto pietà di me secondo la tua volontà, ancor prima della fondazione del mondo. L’Eterno ha regnato in passato, regna oggi e regnerà sempre come meglio gli piace.

Chi ha orecchie ascolti ciò che la Parola di Dio dice ai credenti.

Giuseppe Piredda, salvato per sola grazia mediante la fede in Cristo Gesù.

2 commenti leave one →
  1. Gianni Bianchini permalink
    25 settembre 2013 08:57

    Scusa Giuseppe, ma non capisco come la tesi della predestinazione non contraddica altri passi del Vangelo, come la parola di Gesù in cui dice p.es. «Qualunque cosa avete fatto… (non avete fatto…) l’avete fatta a me», oppure a tutte le esortazioni che ha fatto in vari frangenti: «Porgi l’altra guancia, ama il tuo nemico, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, ecc.». Se non conta ciò che facciamo, le nostre scelte, i nostri sacrifici, perché conta solo quello che Dio ha scelto per noi, che senso hanno tutte queste rinunce, queste obbedienze ai suoi comandi? Che senso ha affrontare il martirio per la Parola, se non siamo stati predestinati alla vita eterna?

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  2. 25 settembre 2013 17:49

    Le cose che tu hai detto non sono cose che si contrappongono tra di loro, ma si integrano perfettamente. La dottrina della predestinazione, cioé che è Dio che salva, che opera negli uomini il volere e l’operare, è ciò che si vede dal Tempio di Dio, dal punto di vista di Dio; dal punto di vista umano, in quanto non sappiamo chi è predestinato e chi no, ci dobbiamo esortare a santificazione tutti gli uomini e tutti si devono santificare e devono abbondare nelle buone opere. Prova a ragione sui fatti dai due punti di vista, quello di Dio e quello degli uomini.
    Comunque, vista la fine che hanno fatto Adamo ed Eva, se non esistesse la predestinazione non ci sarebbe nessun uomo che si salverebbe. A Dio sia la gloria, l’onore e la lode nei secoli dei secoli. Amen!

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