“Ricordati dunque di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo, e ravvediti”
Gesù dice queste parole al pastore della Chiesa di Sardi: “RICORDATI DUNQUE DI QUANTO HAI RICEVUTO E UDITO; E SERBALO, E RAVVEDITI”
«E all’angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto. Sii vigilante e rafferma il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le opere tue compiute nel cospetto del mio Dio. Ricordati dunque di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo, e ravvediti. Che se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te. Ma tu hai alcuni pochi in Sardi che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno meco in vesti bianche, perché ne son degni. Chi vince sarà così vestito di vesti bianche, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, e confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.»(Apocalisse 3:1-6)
Gesù ha detto quelle parole ad una persona che aveva ricevuto il ministerio di pastore e che era credente, infatti lo esorta a SERBARE QUELLO CHE HA RICEVUTO E UDITO; quindi, se l’ha RICEVUTO ce l’ha, non lo deve ancora RICEVERE. Se non era credente Gesù non lo avrebbe esortato a SERBARE quello che ha ricevuto, perché se non aveva creduto, non aveva niente da serbare.
Inoltre, Gesù dice ancora che se lui, il pastore, o altri della comunità NON AVREBBERO VINTO, il loro nome sarebbe stato CANCELLATO dal libro della vita. Quindi, se un nome può essere cancellato, allora significa che prima c’era scritto nel libro, altrimenti come si può cancellare. Vi ricordo anche che sta scritto, sulle cose che stiamo dicendo:
«E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.» (Apocalisse 20:15)
Alla fine, non saranno trovati scritti nel libro della vita, sia quelli che non sono mai stati scritti, sia quelli che vengono cancellati.
I novelli calvinisti che credono nella falsa dottrina “una volta salvati sempre salvati”, che loro non amano chiamarla in quella maniera, ma la definiscono come la dottrina della “perseveranza dei santi”, ma nella sostanza sono la medesima cosa, ne hanno di PASSI della Bibbia da ANNULLARE, sono veramente tanti, e mi dispiace per coloro che li seguono, perché sono ciechi che guidano altri ciechi, e tutti cadranno nella fossa, che si adoperano di continuo per annullare quanto viene insegnato dalla Parola di Dio, non parlano certo per confermare e per spiegare quello che è scritto, ma per ANNULLARE.
Cari nel Signore, state in guardia, dunque, e badate che nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Giuseppe Piredda