Il proponimento dell’elezione di Dio su di Esaù e Giacobbe
Il proponimento dell’elezione di Dio su di Esaù e Giacobbe
Il proponimento dell’elezione di Dio è la decisione che il Signora ha preso in sè stesso di salvare alcuni e perderne altri, fin dalla fondazione del mondo, e ciò è dimostrato dai passi della Scrittura che riguardano Esaù e Giacobbe, dei quali è scritto:
«Non solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand’ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli; poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama, le fu detto: Il maggiore servirà al minore; secondo che è scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù.» (Romani 9:10-13)
Purtroppo, non sono pochi coloro che si oppongono a quel passo e non vogliono assolutamente accettare ciò che insegna, cioé che la salvezza non dipende assolutamente dall’uomo, ma dipende solo ed esclusivamente da Dio che fa misericordia a chi vuole e indura chi vuole (cfr. Rom. 9:18).
Ciò che conta è quello che sta scritto, che il Signore ci insegna attraverso le sacre Scritture, mentre le cose che dicono gli avversari della predestinazione e della salvezza per sola grazia di Dio che esclude completamente la volontà dell’uomo, sono da rigettare, perché non sono bibliche, non sono conformi alla volontà dell’Iddio vivente e vero.
Nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.
Giuseppe Piredda